“Cristo è morto, ma a Focà non è risorto”

“Cristo è morto, ma a Focà non è risorto”

Dopo l’attenzione riservata alla vicenda di Focà dal Tg nazionale di Rai3 gran parte dei quotidiani regionali continuano a dedicare attenzione e spazio ai fatti accaduti la domenica di Pasqua a Caulonia.

Anche oggi “Cronache del garantista”, il quotidiano diretto da Piero Sansonetti, dedica una spazio nelle sue pagine regionali (pagina 7) ai fatti di Focà con una riflessione di Ilario Ammendolia dal titolo significativo: “Le due Calabrie: l’accogliente e l’egoista”. Ammendolia conclude il suo pensiero scrivendo: “Meno saremo solidali ed accoglienti più saremo razzisti, individualisti e ndranghetisti della peggior specie”.

“La Gazzetta del Sud” dedica due articoli alla vicenda, sia nelle pagine regionali che locali, grazie al corrispondente cauloniese Armando Scuteri. Sono riportate sia la posizione dei genitori degli undici bambini che frequentano la scuola di Focà: “Scuola blindata col cancello saldato. I genitori si difendono: Non siamo razzisti”, sia quella dell’Amministrazione di Caulonia, che difende i propri concittadini, evidenziando come pochi facinorosi non possano rappresentare l’intero paese: “L’Amministrazione replica agli attacchi: Macchè razzisti, sono persone fragili”. Riportata dalla Gazzetta del Sud anche la dichiarazione, espressa in una nota, di Franco Corbelli, Presidente del Movimento per i diritti civili, che sostiene: “Brutta pagina che non fa onore alla Calabria”.

Diretto l’articolo “Via i migranti, i padri sigillano la scuola” proposto da “Il Manifesto”. Il giornalista Silvio Messinetti, dopo aver descritto l’andamento dei fatti, incalza: “E lo stato? Sparisce. La prefettura balbetta, indietreggia, cede. E per millantate «ragioni di ordine pubblico» decide qualche ora dopo di trasferire i migranti a Roccella Jonica. Dandola così vinta ai seminatori d’odio e rancore.
I fascioleghisti esultano e tornano nelle loro case. Hanno vinto loro, ha perso lo Stato”.

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