Festa San Martino: un successo gioiosano

Festa San Martino: un successo gioiosano

Puoi comprimerla in spazi e luoghi ristretti. Puoi decidere di operare cesure e fratture dettate dal frenetico scorrere della contemporaneità. Puoi anche svilirla dall’alto di un sovrano disprezzo intellettuale. Ma quando l’anima popolare di una comunità esiste ed è radicata nelle sue viscere, alla fine emerge nella sua prepotenza più intima.

Gioiosa è anche questo: una strana cittadina, a tratti quasi inafferrabile; una comunità talvolta separata, frammentata, priva di una sua conformazione identitaria pienamente condivisa; ma anche una realtà che ha una sua anima autentica, popolana, difficilmente estirpabile.

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Il successo della Festa di San Martino merita di essere interpretato anche in questo senso. Perché a vincere è soprattutto una Gioiosa semplice, genuina, che si rinnova faticosamente e tenacemente senza mai dimenticare le proprie radici. Perchè a vincere è una Gioiosa con una sua anima, per l’appunto.

L’azione concertata di Borgo Antico, CTM, Consulta delle Associazioni è stata magistrale: per il senso di cooperazione prima ancora che per gli effetti positivi del lavoro comune. Militanza e volontariato allo stato puro, un’oasi dissetante contro il deserto della mercificazione materialista.

Il vino nuovo, le immancabili zeppole, il calore delle caldarroste, i fumi della griglia, i sapori e gli odori della nostra tradizione. Ancora, l’artigianato locale così generosamente riproposto. Il tutto incorniciato nella magìa degli scorci gioiosani, scenario mirabilmente giustapposto al teatro e agli artisti di strada.

Una ricetta magari già sperimentata, in parte “copiaincolla” (Gustando il Borgo, per restare a Gioiosa): in ogni caso, un successo che si adatta perfettamente alle caratteristiche e alle potenzialità della nostra cittadina, un successo che incentiva per il futuro a battere strade inedite e ad essere laboratori innovativi.

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E, poi, la partecipazione popolare, quella senza filtri e senza zavorre. Bella ed abbondante. Le persone in carne ed ossa hanno la voglia e la disponibilità di ritrovarsi in piazza, di costruire legami sociali all’insegna del sano intrattenimento, di sfuggire alla dittatura della televisione variamente declinata.

Gioiosa città aperta ed ospitale, vocata alla re-invenzione della propria tradizione identitaria : questa è la traccia di un programma e di una prospettiva, per una comunità perennemente alla ricerca di sè stessa. San Martino 2015 la lascia – quella traccia – alla nostra attenzione e alla nostra sensibilità: una festa di paese – con il suo spirito comunitario, la sua consapevolezza organizzativa, la sua esaltazione di un paesaggio urbano – rimane una condizione insufficiente ma comunque necessaria per farcela.

La galleria è tratta dalla pagina facebook della Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica

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