Caulonia, intervista a tutto campo all’ex assessore Franco Napoli

Caulonia, intervista a tutto campo all’ex assessore Franco Napoli

Franco Napoli, auguri di buona Pasqua. Dopo i suoi trascorsi al Comune di Caulonia perché si è schierato con quello che è stato definito Terzo Polo?

Intanto Buona Pasqua. Perché lo chiama Terzo Polo precludendo che un giorno possa essere il Primo? E’ una compagine moderata in atto formata dall’unione di anime popolari a forte propensione civica disposte ad impegnarsi e battersi a difesa del nostro territorio e di chi ci vive. L’obiettivo è quello di ritornare a fare una politica con la “P” maiuscola, nella vera e piena accezione del termine, consci che per raggiungere tale meta siano necessari spirito di sacrificio, abnegazione e quel coraggio, che certamente è necessario nel momento in cui si intende intraprende un’ avventura che vuole vedere una coalizione collocata al di fuori delle logiche e degli schemi dominanti della vecchia politica. Pertanto non vedo perché la ricerca di ciò che unisce debba essere considerata un tradimento o una distorsione di chissà quale messianico mandato ricevuto dagli elettori.

Pertanto come colloca nel paese questa iniziativa politica?

La vedo come un’ immagine plastica di una cosa che forse nasce, forse no. Intanto contiamo che se ne parli . E’ un’area che si sta formando, punto di incontro tra uomini e donne che sono stati parte di schieramenti diversi e adesso hanno sempre più punti importanti in comune. E’ tempo di unire coloro che erano lontani: con la necessità di un “Patto per Caulonia “, di “una fase nuova”. E’ finita un’epoca, è finito dopo il letargo risvegliato dal Covid il vecchio modo di governare. Terzo polo, o quel che sarà, se sarà, per fare rinascere Caulonia dalla “malattia del separatismo”, avvertendo la classe dirigente attuale che sta scherzando con il fuoco. C’è allarme ma : Caulonia può farcela. Occorre uscire dal tunnel, dalla logica dello scontro, del nemico. Il ping-pong è colpa tua/no è colpa tua, ha stancato i cittadini. Il Paese ha bisogno di una stagione di rilancio proseguendo un cammino iniziato nel 2005 con la trasformazione di Caulonia da paese prettamente agricolo a paese pieno di modernità adatto ai tempi.

Come dovrebbero essere gestite le problematiche del paese?

Almeno in questi ultimi 10 anni a Caulonia non è stato risolto un solo problema e la politica ha rivelato la sua natura primitiva dando spazio a contingenze del tutto fallimentari che non hanno avuto prospettiva indebolendo e facendo arretrare il cammino di trasformazione del nostro paese e la dichiarazione del dissesto ne è una prova: troppo facile azzerare tutto per scrollarsi dalle responsabilità e praticare false tecniche attrattive come quella di cercare di stabilizzare degli LSU/LPU, mortificanti nel quantum sia per chi le fa che per chi le riceve ed a questo dissesto collegate scopiazzando da amministrazioni precedenti e ricordo bene come assessore al Personale a suo tempo le ben 14 stabilizzazioni che l’allora compagine amministrativa ha concretizzato assegnando non quisquiglie, ma 30 ore a stabilizzato, un vero posto di lavoro.

Quale il progetto ha in mente la nuova compagine, al momento identificatasi in ReAzione cauloniese?

Il progetto che si intende intraprendere fonda il suo credo su una constatazione realistica: “si può fare”, basta crederci e volerlo. I vuoti lasciati da chi fa ed ha fatto politica senza tener conto , in prima istanza, delle esigenze primarie dei cittadini e del territorio , lasciano infatti spazi sufficienti per la creazione di “ un contenitore diverso” che racchiuda al suo interno i bisogni e le voci di chi è rimasto inascoltato da tanto tempo e di chi vuole ripensarci. A guidare Caulonia dovrà essere un’equipe responsabile con voglia di vivere ed analizzare i bisogni del territorio, capace di coinvolgere e trasmettere quei valori quasi assopiti ma determinanti per far rinascere il nostro Paese con persone vicine alla comunità , facendosi carico, per quanto possibile, delle loro esigenze, e mettendo in atto ogni possibile iniziativa politica o umanitaria. Ricordo con rammarico quanta roba era presente nei piani delle opere pubbliche precedenti delle quali tante realizzate e tante concretamente avviate; le altre iniziative auspicavano una continuità amministrativa volta al miglioramento, ma non solo siamo andati sempre indietro, ma abbiamo perso quel poco che avevamo costruito. Per ricordarne solo alcune e non le solite che dovrebbero essere di ordinaria amministrazione e sono oggi diventate una chimera (acqua, spazzatura, manutenzione, ecc): dove sono finite le Case Popolari con soldi già in cassa, dove è finito l’Eliporto utilizzabile dalle società interessate anche per calamità naturali come gli incendi di cui la Locride ne è sfornita? dove è finita la Sopraelevata che portava alla spiaggia? dove è finito il Poliambulatorio ed il Centro Riabilitativo per Motulesi?dove è finito il miglioramento delle performaces per le frazioni affinché non venissero abbandonate? dove sono finite il compattatore e le aree cimiteriali? dove sono finiti i progetti di ampliamento del Piano Regolatore con i collegamenti alle attività turistiche ed imprenditoriali?dove è finita l’incentivazione di una attività agricola di trasformazione? e mi fermo qui ! La gente spero che sarà più interessata a quel che accadrà alla prossima tornata elettorale con il compito di pensare alla Caulonia di domani da affidare, senza alcuna discriminante, a giovani e meno giovani e coinvolgendo le donne che nelle nostre zone contano, se non più, quanto gli uomini ed orientano le cose da buone madri di famiglia.

Pertanto quali saranno le condizioni imprescindibili affinché lei rimanga a lavorare in questa compagine?

Da sessantenne non mi posso permettere di sbagliare e pertanto valuterò con calma uomini/donne e situazioni. L’amore esternato per il paese dovrà coinvolgere gran parte della comunità ,in primo luogo quella che si è detta favorevole e disponibile a partecipare a questo nuovo e grande progetto di riqualificazione del territorio e valorizzazione delle sue, innumerevoli e, per certi versi uniche, ricchezze ed opportunità Spetterà, in concerto con tutti coloro che si riconoscono nel progetto, tracciare la via maestra e le linee guida di una possibile coalizione. Il terzo polo che io vorrei abbracciare dovrà proporsi l’obbiettivo di aggregare i valori del buongoverno , della legalita’ , della difesa del territorio e del diritto al lavoro. La città di Caulonia sarà la protagonista del progetto, il motivo conduttore di ogni iniziativa della coalizione. Intenderà coinvolgere tutti quei cittadini che hanno a cuore le sorti del Paese e siano pronti ad intraprendere attività ed iniziative per riqualificare il territorio, per tantissimo tempo deriso ed abbandonato, e le sue ricchezze e prerogative. Per raggiungere tale obbiettivo sara’ quindi necessario mettere in campo la capacità di analisi per la messa a nudo delle problematiche insieme al dinamismo ed alla voglia di fare per risolverli al meglio e soprattutto nel più breve tempo possibile. Il nostro territorio appare infatti , a causa della miopia delle politiche fino ad oggi attuate, sempre più depresso, sempre più omologato, sempre meno caratteristico, in balia di una profonda crisi d’identità!

Ma come si potrà gestire una eventuale eredità che lei giudica pesante e complessa?

Chi governerà alla prossima tornata non si deve fare illusioni; erediterà un territorio che continua a non avere un’anima condivisa. La coalizione nascente è quindi aperta ad una aggregazione, quanto piu ampia possibile, di donne e uomini che abbiano a cuore Caulonia e lo scopo e la visione della costruzione di un polo politico che coinvolga e metta insieme tutti quei cittadini, da troppo tempo inascoltati , che possano finalmente trovare voce e riscontro alle loro idee. Un Terzo Polo innovativo nel concreto che si richiama alla tradizione liberalsocialista e ribadisce che il progetto politico vuole essere una voce che ancorchè nuova, sia in continuità con quella storia politica, purtroppo ormai sopita, che abbia a cuore i valori della famiglia, delle radici cristiane, dello spirito di comunità e appartenenza, del lavoro, dell’assistenza ai piu deboli e bisognosi, dell’istruzione , del diritto dei cittadini, della legalità e trasparenza amministrativa. Presto i rappresentanti del Terzo Polo dovrebbero organizzare una conferenza di presentazione progettuale alla comunita’, la quale, vista le restrizioni Covid, sarà attivata con modalità online ed a cui tutti potranno partecipare. Aperta al dialogo a tutte quelle forze politiche,associative civiche e culturali , in questo momento in campo nel Paese, che condividano i nostri ideali ed obbiettivi e soprattutto che abbiano a cuore l’interesse di questa bella cittadina.

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