Monasterace, i genitori di Pasquale: “Ogni bambino ha diritto a partecipare ad una gita didattica”

Monasterace, i genitori di Pasquale: “Ogni bambino ha diritto a partecipare ad una gita didattica”

Ogni bambino ha diritto a partecipare ad una gita didattica. Anche i bambini con disabilità che hanno bisogno di un infermiere per potervi partecipare.
Immaginate la classe in gita: risate, scoperte, emozioni.

Ora immaginate che quel bambino non ci sia.

Non perché non voglia partecipare. Ma perché ha bisogno appunto della presenza di un infermiere al suo fianco. Tra l’altro previsto specificatamente dalla legge.

Per molti alunni con disabilità gravi, l’assistenza infermieristica è l’unico ponte tra l’esclusione e la partecipazione.

Le gite scolastiche non sono un lusso: sono diritto all’inclusione, alla socialità, alla vita reale.
Ignorare questa necessità significa dire, anche senza parole: “Tu non puoi venire.” Vuol dire discriminare un bambino che ha gli stessi desideri e gli stessi diritti degli altri.
È quello che è successo a Pasqualino ieri.
Dopo aver mandato ben due richieste all’ASL per l’autorizzazione all’accompagnamento dell’infermiera durante la visita guidata, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

Benché fosse tutto pronto, incluso il pullman con la pedana per l’accesso della carrozzina, Pasqualino non è potuto andare insieme ai suoi compagni.

Ma la cosa più struggente è che dopo aver capito che non sarebbe andato in gita ha pianto. Ma nonostante questo dolore gli abbiamo comunque chiesto se volesse andare ugualmente a scuola e ha risposto di sì, anche sapendo non ci sarebbero stati i suoi compagni . E così alla fine questa storia si è conclusa con Pasquale rimasto da solo in classe.

Per questo motivo noi possiamo fare meglio.

Dobbiamo fare meglio.

Perché l’inclusione non si ferma ai cancelli della scuola.

I genitori di Pasquale

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