Dopo la strage di Roccella, Abolish Frontex lancia un appello: “Fermiamo la militarizzazione delle frontiere”

Dopo la strage di Roccella, Abolish Frontex lancia un appello: “Fermiamo la militarizzazione delle frontiere”

17 giugno 2025/ prima parte

Giornata di testimonianze e iniziative in memoria delle vittime del naufragio di Roccella Jonica, ad un anno dalla strage

A Roccella, come a Cutro per non dimenticare. Veritá e giustizia per le stragi alle frontiere della Fortezza Europa.

Come Carovane abbiamo partecipato alle iniziative organizzate dalla Rete 26 Febbraio.

La giornata inizia presto, nel piccolo Cimitero di Armo poco distante da Reggio Calabria. Qui negli anni, grazie all’impegno della Caritas Diocesana e del Comune, una parte del cimitero e stata dedicata alle sepolture degli ultimi, dei migranti morti per la violenza delle frontiere- Papa Francesco li chiamava scarti-, come ci ha raccontato padre Nino Russo.

In questo luogo da anni il 3 di giugno si celebra la Giornata della Memoria per le vittime delle migrazioni. Grazie a Bruna Mangiola di Caritas, ai volontari, al prezioso lavoro dell’ ASGI, come sentiremo raccontare nel pomeriggio, ad Armo alcune sepolture hanno un nome. Tra queste, nove persone sono state identificate sui ventun corpi qui sepolti del naufragio di Roccella.

Ci ricordano che tredici corpi di migranti kurdi, rimpatriati, riposano per sempre nella terra da cui sono partiti.

Come si fa con i nostri morti, abbiamo deposto un fiore sulle loro tombe, letto i loro nomi, in silenzio.

Per ascoltare, soprattutto le loro voci. Risuonano, nelle domande dei vivi, delle loro famiglie, di quanti, loro amici, ce l’hanno fatta ad arrivare in questa maledetta Europa.

Ancora una volta un nuovo Lenzuolo della Memoria Migrante è con noi. Insieme, durante le iniziative, si riempie dei nomi dei morti di Roccella.

Lo posiamo sulla stessa terra, come un sudario laico, un segno di ribellione al sistema pianificato di migranticidio.

#lenzuolimemoriamigrante

Intervista a padre Nino Russo   https://www.youtube.com/watch?v=uaGcfUSaDNc

 

17 giugno 2025/ seconda parte

Giornata di testimonianze e iniziative in memoria delle vittime del naufragio di Roccella Jonica, ad un anno dalla strage

A Roccella, come a Cutro per non dimenticare. Veritá e giustizia per le stragi alle frontiere della Fortezza Europa.

Come Carovane abbiamo partecipato alle iniziative organizzate dalla Rete 26 Febbraio.

Nel pomeriggio a Roccella Jonica l’occasione per riprendere i temi del documento nato dalle giornate di Crotone, lo scorso 26 febbraio. Identificazione dei corpi, alle sepolture, attenzione ai superstiti ed alle famiglie.

Incontro, seminario:

Verità e Giustizia per tutte le vittime dei naufragi.

Dare dignità ai morti costruendo con superstiti e famiglie pratiche di lotta e certezza del diritto.

Una partecipazione nutrita, con un collegamento da Fuerteventura e la proiezione del servizio di Report sul naufragio di Roccella realizzato da Rosamaria Aquino.

Ha coordinato l’incontro ALFONSO DI STEFANO della Rete 26 Febbraio, sono intervenuti MANUELITA SCIGLIANO. portavoce della Rete 26 febbraio; SERGIO SCANDURA giornalista, redattore di Radio Radicale; LIDIA VICCHIO avvocato, ASGI-progetto Medea; GIANFRANCO CRUA di Carovane Migranti; VITTORIO ZITO sindaco di Roccella Jonica; MARIA GRECO portavoce Asociación Entre Mares, Fuerteventura; GIOVANNI MAIOLO Rete delle Comunità Solidali; ENZO INFANTINO ResQ – People Saving People; FRANCESCO SACCOMANO, attivista Rete 26 Febbraio

La registrazione integrale su Radio Radicale

https://www.radioradicale.it/…/verita-e-giustizia-per…

Il documento di Crotone del 26 febbraio 2025

https://bit.ly/3QIuu9C

Il testo sul naufragio di Roccella di Carovane Migranti e Caravana Abriendo Fronteras

https://bit.ly/3Tu9MeN

Il comunicato dell’ Associazione Studi Giuridici Immigrazione

https://bit.ly/4n0ytNJ

Abolish Frontex, una rete di organizzazioni e gruppi che lavorano per porre fine al regime di frontiera
dell’UE, chiede azioni concrete in occasione della Giornata mondiale del rifugiato (venerdì 20 giugno
2025). Mentre l’UE continua ad espandere le sue infrastrutture di frontiera e ad aumentare le
espulsioni con il crescente coinvolgimento di Frontex, finanziato direttamente dalla Commissione
europea, la vita e i diritti delle persone in movimento sono costantemente sotto attacco. Dobbiamo
continuare a protestare e resistere.
Negli ultimi anni, Frontex è diventata un attore importante nelle espulsioni e ora può persino avviare
autonomamente i voli di espulsione. L’agenzia è coinvolta nei rimpatri forzati di decine di migliaia di
persone in transito ogni anno e cerca di intervenire nelle fasi iniziali della procedura di asilo per
indirizzare le persone verso rimpatri “volontari”. A marzo la Commissione europea ha lanciato
nuove proposte per aumentare il numero di espulsioni, prolungare la possibile durata della detenzione
e creare “hub di rimpatrio” dell’UE, centri di detenzione in paesi extra-UE per incarcerare le persone
a cui è stato negato il diritto di soggiorno. La stampa e i politici europei sono pronti a denunciare le
nuove politiche anti-immigrazione dell’amministrazione Trump, ma non si rendono conto che l’UE sta
costantemente seguendo la stessa strada. Questo include i tentativi di espellere persone, in particolare
palestinesi e attivisti per la solidarietà con la Palestina, per motivi politici .

Frontex svolge anche un ruolo significativo negli sforzi di esternalizzazione delle frontiere dell’UE, con
operazioni in cinque paesi extra-UE (Albania, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia) e
altre forme di cooperazione con molti altri. Nonostante le comprovate violazioni massicce dei diritti
umani da parte delle milizie libiche, Frontex continua a condividere la posizione delle imbarcazioni di
migranti con la cosiddetta Guardia costiera libica , consentendo di fatto crimini contro l’umanità nei
campi di detenzione dove le persone sono imprigionate. Nel frattempo, alla fine di marzo Italia e Libia
hanno concluso un nuovo accordo per l’addestramento di piloti libici per “combattere l’immigrazione
irregolare”. Questo accordo, come il Memorandum d’ intesa tra Italia e Libia , dovrebbe
essere sciolto. Nonostante i pessimi risultati di Frontex, la Commissione Europea ha proposto di
aumentare il personale dell’agenzia a 30.000 unità, nell’ambito dei piani per rafforzare le forze
dell’ordine dell’UE a tutti i livelli. Nell’ultimo anno Frontex ha speso centinaia di milioni di euro per
l’acquisto o il leasing di aerei , droni e altre attrezzature per la sorveglianza delle frontiere da parte di
aziende produttrici di armi come Airbus e Leonardo. Le ore di volo di sorveglianza dei droni di
Frontex sul Mediterraneo sono aumentate notevolmente. Il rafforzamento della sicurezza delle
frontiere spinge le persone in movimento verso rotte più pericolose. Di conseguenza, lo scorso anno,
oltre 2.200 persone sono morte nel Mediterraneo e molte altre sono scomparse nel tentativo
di raggiungere le Isole Canarie. Tutto ciò fa parte della sempre più ampia infrastruttura di sicurezza
delle frontiere e di espulsione della Fortezza Europa. L’attuazione del Patto sulla migrazione e
l’asilo porta a un’ulteriore erosione dei diritti delle persone in movimento, in particolare del diritto di
chiedere asilo, e a un aumento delle perdite di vite umane alle frontiere. I respingimenti , un’azione
completamente illegale, continuano a verificarsi e vengono sempre più normalizzati, mettendo a
repentaglio vite umane e irridendo qualsiasi nozione di UE come promotore e protettore dei diritti
umani e garante dei trattati. Mentre il direttore di Frontex Leijtens continua la sua campagna
mediatica di “insabbiamento” dell’agenzia, in realtà la sua complicità nelle violazioni dei diritti umani
continua indisturbata.

Carovane Migranti

La Presidente dell’UE von der Leyen ha annunciato di recente che l’anno prossimo sarà all’ordine del
giorno una proposta per un nuovo regolamento Frontex, che rafforzerà il ruolo di Frontex nella
sicurezza delle frontiere e nelle espulsioni e includerà un mandato per organizzare le espulsioni
direttamente con i paesi terzi. Nel frattempo, l’UE e i suoi Stati membri sono entrati in un’era di
militarizzazione, sprecando centinaia di miliardi di euro in bilanci militari in rapida crescita,
costruendo un apparato bellico, sostenendo l’industria bellica, indebolindo i controlli sulle esportazioni
di armi, accantonando le misure contro il cambiamento climatico e tagliando i budget per l’istruzione,
l’assistenza sanitaria, la previdenza sociale e la cooperazione allo sviluppo. Ciò mette a rischio la
sicurezza di tutti e alimenta le ragioni che costringono le persone a fuggire in tutto il mondo. In questo
panorama cupo, è più importante che mai unirsi e lottare contro la militarizzazione delle frontiere e
per la libertà di movimento per tutti. Anche di fronte alla violenza e alla repressione, si stanno aprendo
delle crepe nella Fortezza Europa. L’UNHRC ha ordinato, per la prima volta, a Malta di effettuare un
salvataggio in mare , creando un precedente che potrebbe avere ripercussioni ben oltre il
Mediterraneo. I tribunali hanno iniziato a reagire, con la CEDU che ha emesso sentenze contro il
brutale trattamento riservato ai migranti dalla Grecia, diversi casi legali contro Frontex presso la
CGUE che procedono e importanti processi per i salvataggi in Italia e Grecia che crollano sotto il peso
della loro stessa ingiustizia. Maysoon Majidi, un’attivista curdo-iraniana accusata di essere una
trafficante, è libera, e attivisti in tutta Europa continuano a contestare deportazioni e detenzioni. Il
cambiamento è possibile. Lottiamo non solo perché il sistema è violento e ingiusto, ma perché ogni
lotta, ogni protesta, ogni atto di solidarietà ci avvicina a un mondo in cui nessuno è illegale e nessuno
viene lasciato morire alle frontiere.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2025, invitiamo voi e i vostri gruppi locali a
organizzare un’azione contro Frontex e il regime di controllo delle frontiere dell’UE. Vi preghiamo di
segnalarci eventuali eventi nella vostra città in questa occasione inviando un’e-mail a
info[at]abolishfrontex.org, in modo che possiamo integrarli nelle nostre attività mediatiche.
https://abolishfrontex.org/blog/2025/04/27/abolish-frontex-and-stop-the-expansion-of-fortress-europecall-for-20-june-world-refugee-day-international-action-days/

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