Locri, scontro ANPI-maggioranza sul riconoscimento dello Stato di Palestina : “Chi disprezza i diritti umani dovrebbe vergognarsi”
In merito alle recenti dichiarazioni pubbliche del capogruppo di maggioranza del Comune di Locri, l’ANPI di Locri-Gerace ritiene doveroso intervenire per ristabilire la verità dei fatti e respingere con fermezza le offese, le calunnie e le strumentalizzazioni dallo stesso diffuse a mezzo stampa.
Il capogruppo mente quando afferma che la posizione della maggioranza consiliare fosse chiara e coerente. La discussione in Consiglio comunale si è conclusa, infatti, come riportato nella delibera n. 56 del 27 novembre 2024, con l’invito del Sindaco a ritirare la mozione per concepire un documento congiunto, da condividere con gli enti sovraordinati, come tra l’altro già indicava la mozione da noi proposta. Documento che, però, a otto mesi di distanza, non è stato né elaborato né riportato all’attenzione del Consiglio comunale. L’atteggiamento istituzionale non è stato, dunque, quello di una chiara presa di posizione contro il terrorismo e i crimini contro l’umanità, ma quello del rinvio e dell’oblio.
Il posticcio richiamo al principio dei “due popoli, due Stati” citato dal capogruppo nella sua ultima nota, risulta strumentale e incoerente. Ci chiediamo, infatti, come può essere applicato tale principio se proprio il Governo italiano non riconosce uno dei due Stati e quali saranno i due popoli, visto che uno dei due –il popolo palestinese– è oggetto di un processo di annientamento, su cui è necessario intervenire prima che sia del tutto inutile riconoscerlo.
Ricordiamo che ad oggi, l’Italia è tra i soli 48 Stati membri delle Nazioni Unite, su 193, a non riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. La mozione presentata in Consiglio comunale non chiedeva altro che un gesto simbolico in tal senso, per sollecitare anche il nostro Governo al riconoscimento dello Stato di Palestina.
Non vogliamo credere che il silenzio e le posizioni della maggioranza nazionale, in merito al conflitto, non siano altro che il frutto di intrecci di interessi tra esponenti di governo e industrie dell’indotto, a partire da Crosetto. Ci auguriamo non sia questo il vero volto di una “linea” politica che, in barba al principio costituzionale del ripudio della guerra, continua a trarre guadagni economici dal sangue di un popolo oppresso, anche perché a quel punto sarebbe interessante capire quale interesse possa avere un amministratore locale, di un Comune che tanto ha insegnato alla civiltà occidentale, nel difendere una simile posizione.
Ribadiamo, poi, al capogruppo che la mozione non è una proposta isolata del territorio, ma fa parte di una campagna nazionale promossa dall’ANPI e condivisa da numerose sezioni, anche nel nostro comprensorio. Le insinuazioni circa secondi fini sono infondate e pretestuose, oltre che banali.
L’ANPI, come organizzazione autonoma e antifascista, non accetterà mai che nessuno le detti la linea. Le nostre scelte sono guidate dai principi della Costituzione, dalla memoria della Resistenza e dai diritti umani. Chi cerca di delegittimare l’ANPI lo fa con lo stesso disprezzo per la memoria storica che anima le posizioni negazioniste e revisioniste.
Soprattutto chi siede nelle istituzioni, ha il dovere di rispettarle e non certo di piegarle a logiche personali o propagandistiche. Le istituzioni democratiche sono luoghi di confronto e rispetto, chi non accetta il confronto democratico non è in grado di rappresentarle degnamente.
Infine, a chi ama citare la parola di Dio per giustificare il proprio silenzio di fronte all’orrore, ricordiamo che non si può essere figli del Vangelo e difensori di chi perpetua violenze contro civili e bambini. Le immagini drammatiche che giungono ogni giorno dalla Palestina testimoniano una realtà che non può più essere ignorata.
No, capogruppo, non siamo noi a doverci vergognare. Noi difendiamo la pace, la verità, la dignità umana. Noi difendiamo la vita. Chi invece disprezza questi valori, o li usa a convenienza, dovrebbe fermarsi e riflettere!
Barbara Panetta – ANPI Locri-Gerace