Lotta al disagio giovanile: la Calabria è la prima regione a dire sì allo psicologo a scuola
Notizia tratta da Ansa.it
Il disagio giovanile in Calabria si manifesta con la percentuale più alta d’Italia per cyberbullismo (14,5%), un’elevata incidenza di uso problematico di social network (13,5%) e videogiochi (24%) e la depressione che si attesta a 43,2 per 10mila abitanti tra le ragazze e 25,4 per 10mila tra i ragazzi (tra i più alti d’Italia).
Per fronteggiare questa situazione la Regione Calabria ha promosso il progetto pilota “Discutiamone a scuola” che ha l’obiettivo di inserire all’interno delle scuole calabresi, a partire dal prossimo anno scolastico 2025-2026, 43 psicologi che si occuperanno dello sportello psicologico.
“C’è un grandissimo disagio tra i giovani – ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nel corso della conferenza di presentazione nella sede della Cittadella regionale -. Spesso questo disagio viene vissuto come uno stigma anche dalle famiglie, dai docenti e non è giusto che sia così.
Sicuramente contribuirà anche ad affrontare drammatici problemi che si stanno verificando negli ultimi anni nella fascia più giovane della società”.
Si tratta di un progetto pilota, il primo in Italia, che prevede l’occupazione di psicologi per più di qualche ora al mese come avviene oggi e che il senatore Mario Occhiuto sta cercando di far diventare un progetto nazionale. “Spero – ha detto Roberto Occhiuto – che mio fratello riesca nella sua azione in parlamento. Negli ultimi tempi c’è stata una accelerazione che nasce anche dalla mia esperienza personale, e idealmente vorrei che questo pezzo del mio lavoro venga dedicato a mio fratello e a mio nipote Chicco”.
Sviluppato d’intesa con l’ufficio scolastico regionale e con l’ordine regionale degli psicologi della Calabria, il progetto prevede un finanziamento di nove milioni di euro con un importo annuale di tre milioni di euro e l’occupazione per ciascun psicologo impiegato Asp, di 36 ore settimanali. Il totale delle scuole coinvolte è di 285.
“Il progetto – ha detto Giusi Princi – ci permetterà di andare a contrastare il disagio socio-psico-relazionale che vivono i nostri studenti, garantendo loro il benessere. Gli psicologi che andranno a garantire l’intervento di supporto psicologico a tutte le istituzioni scolastiche di primo grado, nelle classi terze medie e di secondo grado nel biennio saranno di supporto con azioni di accompagnamento”.
“L’autolesionismo – ha dichiarato Massimo Aiello, presidente regionale dell’ordine degli psicologi – è aumentato del 27% negli ultimi tre anni, assieme a fenomeni quali il bullismo, disturbi alimentari, in un’età target, quella adolescenziale, la risposta della Regione è corposa e associata ai 25 milioni di euro sui disturbi specifici dà delle risposte concrete alle famiglie, ma soprattutto agli adolescenti”.
All’incontro erano presenti anche le assessore regionali all’Istruzione e alle Politiche sociali, Maria Stefania Caracciolo e Caterina Capponi.
“Preveniamo in questo modo – ha detto Caterina Capponi – i diversi disagi. Una scuola che si prende cura delle emozioni forma non solo delle menti brillanti ma delle persone che un giorno possono affrontare le proprie sconfitte e le proprie vite con coraggio e speranza”.
Per Stefania Caracciolo “si investono fondi nostri per portare avanti progetti finalizzati a supportare le famiglie in difficoltà. Lo facciamo lavorando sinergicamente con le associazioni che portano avanti la legalità, con i ragazzi che provengono dai contesti più disagiati perché è con loro che bisogna lavorare è su loro che bisogna investire”.
(ANSA)