Kaulonia Tarantella Festival 2025: da “Brigante se more” a “Faccetta nera”?

Kaulonia Tarantella Festival 2025: da “Brigante se more” a “Faccetta nera”?

In tanti anni di Kaulonia Tarantella Festival (KTF) sul palco di piazza Mese non si è solo cantato e ballato ma sono sempre stati trasmessi messaggi politici. Che fosse per la scelta del tema principale del festival o per merito dei gruppi che si alternavano il Ktf ha parlato di pace, di diritti civili, di accoglienza dei migranti, di meridionalismo, di diritti sociali, di antifascismo.

La canzoni di Eugenio Bennato e Mimmo Cavallaro, più volte direttori artistici, parlano di società multietniche, di Mediterraneo, di brigantaggio, di Sud. Lo stesso è avvenuto con l’Arpa e con Bonelli.

Ma come si concilierebbe tutto questo con una eventuale direzione artistica affidata a Morgan?

Il nome del cantautore è stato fatto dall’assessore alla cultura Ninni Riccio nel consiglio comunale del 16 luglio. “Mi hanno contattato – ha dichiarato Riccio – dicendomi che Morgan vorrebbe fare il direttore artistico del Ktf”.

Poi Riccio ha anche detto che al centro del festival deve esserci il tema della Palestina e “i tanti bambini morti a Gaza”. Una scelta giusta, onorevole, che farebbe a cazzotti con la direzione artistica ad un sostenitore di Giorgia Meloni, cioè di colei che da Presidente del consiglio dei ministri dell’Italia non ha fatto nulla per impedire il genocidio in atto. Addirittura il ministro degli esteri di Meloni ha delegittimato la giustizia internazionale, schierandosi al fianco del criminale di guerra Netanyahu e affermando che se venisse in Italia non verrebbe arrestato nonostante l’ordine di cattura. Il sangue di ventimila bambini palestinesi trucidati e di molti altri affamati grava sulle mani di quell’uomo che l’Italia di Meloni protegge e difende dai tribunali internazionali che lo hanno condannato. La stessa Meloni che per Morgan “ha una grandissima esperienza politica, è stata sempre vicina alla gente. È una donna che ha il senso della società ed è interessata ai bisogni delle persone”.

La direzione artistica a Morgan e lo slancio sincero e solidale di Riccio ci sembrano incompatibili.

“Se vuoi fare politica – altre dichiaraizoni di Morgan riportate dalla stampa nazionale – devi saper interpretare i bisogni della gente e la Meloni lo ha fatto”.

” La Meloni è l’unica che è stata in grado di fare opposizione in questi anni. Basta con questo spauracchio della deriva fascista – ha detto ancora Morgan – è una ‘puttanata pazzesca!”. Queste dichiarazioni hanno portato il quotidiano di estrema destra Libero a titolare: “Morgan fa godere la Meloni”.

Il cantautore continua a pensarlo alla luce dell’approvazione dei decreti sicurezza di Meloni che limitano la democrazia e la libertà di espressione?

Morgan si è vantato di avere consigliato Giorgia Meloni sul suo programma elettorale. Bè, complimenti, mentre Mimmo Cavallaro ed Eugenio Bennato cantavano l’accoglienza dei migranti la Meloni costruiva carceri in Albania per rinchiudere le stesse persone che i precedenti direttori artistici del KTF riconoscevano come fratelli.

Non sta certo a noi decidere chi farà il direttore artistico del KTF ma ci permettiamo di invitare l’amministrazione Cagliuso a riflettere seriamente sul progetto culturale che ha in testa per Caulonia.

Se si potesse votare, tra Morgan e Mimmo Cavallaro, io voterei per Mimmo Cavallaro.

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