Misure diverse
Di Francesco Violi
Nell’antica Grecia, ogni quatto anni si interrompevano le guerre e i conflitti e si effettuavano dei giochi ad Olimpia che coinvolgevano tutti con un regolamento leale in cui il vincitore di ogni categoria veniva premiato, unica regola fissa: non umiliare l’avversario. Le olimpiadi moderne ricalcano quelle antiche nei principi e dovrebbero coinvolgere tutti i paesi che intendono partecipare. Esiste un’altra virtù umana che ha un linguaggio universale, l’arte. Un’opera d’arte può essere riconosciuta da tutti per ciò che rappresenta indipendentemente dalla lingua che essi parlano. Anche la musica ha un linguaggio universale, chiunque apprezza una buona melodia e la comprende indipendentemente da chi l’ha composta.
Da un po’ di tempo però qualcuno (Comitato Olimpico Internazionale) ha deciso che non tutte le nazioni possono partecipare alle Olimpiadi per il loro comportamento non consono riguardo ai conflitti che intraprendono o per il mancato rispetto dei diritti umani. Ma non possono partecipare nemmeno ai principali campionati internazionali. Cosi si viola lo spirito delle olimpiadi e dello sport in generale. Perciò la Russia per il suo comportamento bellicoso è esclusa a livello internazionale, da 2014, da qualsiasi competizione sportiva (I tennisti sono esenti perché gareggiano senza “bandiera”). Sono state imposte sanzioni (perfettamente inutili perché puntualmente aggirate) allo scopo di impedire la costruzione di armi e nel tentativo di costringere il suo dittatore a risolvere con la diplomazia le dispute e le questioni con le altre Nazioni.
Nel frattempo i beni degli oligarchi russi, vicini al despota Putin, sono stati sequestrati nei paesi occidentali (questo dal 2022 con l’invasione dell’Ucraina). Il motivo è quello di impedire che possano essere utilizzati per aiutare l’aggressione Russa, e anche per indurre gli oligarchi ad esercitare pressione sul potere per far cessare la guerra. Qualche oligarca ci ha provato, ma adesso non lo può raccontare più a nessuno. Oggi si discute su come utilizzare quei fondi, se costituiti da depositi bancari, per aiutare la parte lesa. Riteniamo che questa ipotesi sia del tutto arbitraria perché è necessaria prima la confisca dei beni mentre al momento è solo un blocco temporaneo in attesa della fine della crisi dopodiché i beni, in assenza di coinvolgimento diretto di dei singoli soggetti nella guerra, andrebbero restituiti agli oligarchi altrimenti si lede il diritto di proprietà dei soggetti che, a meno di prova contraria, hanno acquisito legalmente i beni. Si potrebbero comunque utilizzare i fondi bancari per la manutenzione di barche o ville, sequestrate agli stessi oligarchi, per non pesare sulle casse dei singoli stati.
Oggi non solo si boicotta lo sport ma anche la musica se proveniente dallo stato russo. Il caso del compositore Gergiev, amico di Putin, invitato ad esibirsi nella reggia di Caserta dal governatore De Luca, ha suscitato un grande clamore e molti esponenti di partito “saputi” moralisti si sono scagliati contro la decisione tanto che gli organizzatori hanno disdetto l’esibizione per non ritrovarsi in a dover gestire manifestazioni di protesta.
Per prima cosa bisogna considerare che 1) L’Italia non è in guerra con la Russia, ci sono relazioni diplomatiche, nonostante le sanzioni, per curare gli interessi reciproci. 2) non ha senso boicottare la cultura Russa perché non si condivide l’atteggiamento dell’attuale classe dirigente, una ulteriore punizione al popolo russo oltre alle sofferenze inflitte con una guerra sicuramente non voluta 3) come si può pensare che il maestro in questione possa cercare consenso politico in occidente tramite la sua arte? Forse Putin potrà aver pensato la stessa cosa quando Al Bano si è esibito a S. Pietroburgo qualche settimana fa, cioè che con la sua esibizione abbia cercato di influenzare i russi con usi e costumi occidentali? Ma proprio no! Di colpo ripudiamo le opere di Tolstoj, di Dostoevskij, di Gogol’ … e ancora di quelli moderni Pelevin, Limonov, Sorokin!
Nel frattempo non facciamo nulla per fermare le stragi che un’altra guerra voluta da un politico privo di scrupoli, anzi privo di pietà verso gli inermi: probabilmente, Egli, somiglia tanto a certi Leader occidentali, che quasi lo adorano. E se qualcuno prova ad intraprendere una timida protesta contro di lui è additato come antisemita da quei partiti politici che derivano più o meno direttamente dai nazisti che durante la seconda guerra mondiale hanno compiuto crimini orribili compreso lo sterminio degli Ebrei. Sembra proprio che la storia si ripete ribaltata, adesso i perseguitati di allora sono diventati gli sterminatori… Negli ultimi giorni qualcosa sta cambiando: alcuni paesi tra cui L’Italia hanno intimato ad Israele di fermare la strage di bambini mentre fanno la fila per un po’ di pane… Ma perché hanno aspettato tanto?
Intanto non è stato preso nessun provvedimento contro lo stato ebraico, nessuna sanzione, nessuna limitazione ai suoi atleti, nessuna ai suoi artisti. Un trattamento diverso rispetto a quello verso la Russia… Perché? Anzi proprio in questi giorni un nostro noto Ministro ha ricevuto un premio proprio da Israele, per le sue posizioni coraggiose!? Contro i migranti inermi “a difesa dei confini”; mentre continua la strage di palestinesi che, otre ad essere bersaglio delle mitragliatrici, stanno proprio morendo di fame e di sete proprio a causa delle decisioni di Netanyahu, cose da far venire il voltastomaco!
Lo sport e la musica non può fermare la guerra ma può favorire il dialogo mentre qualsiasi atteggiamento di chiusura come quello contro Gergiev non avvicina alla pace. O forse qualche “saputo” pretende ottenere la pace senza trattare con i paesi coinvolti o di mettere all’angolo la Russia mentre tratta sottobanco per ottenere il suo petrolio?
“Ogni mattina in Africa c’è una gazzella che si alza sapendo che deve correre più del leone per non essere mangiata; un leone si alza e sa che deve correre più veloce della gazzella per non morire di fame…” ; ogni mattina in Italia c’è un populista, anzi più di uno, che si alza e cerca un nuovo nemico contro cui scagliarsi per mantenere il potere: un giorno la Magistratura, il giorno dopo l’opposizione politica, concentrato di tutti i mali, il giorno dopo ancora l’amministrazione di una grande città come Milano su cui getta fango a secchiate. Ogni giorno c’è un italiano, anzi tanti imbecilli, che cadono nella trappola e credono a chi getta fango a destra e manca pronti a sacrificare i diritti e la propria libertà in nome di una maggiore “sicurezza” senza sapere nemmeno cosa sia. A proposito credo di aver capito perché la Premier sperpera soldi con l’HUB per l’espulsione dei migranti in Albania: teoricamente se riesce a portare li i migranti, che in genere non hanno commesso reati in Italia, può farli torturare e anche farli morire senza violare le leggi italiane, essendo al di fuori della nostra giurisdizione, in attesa di modificare le leggi in Italia e depenalizzare il reato di tortura!
Ogni giorno in Italia c’è un ecologista “saputo” e forse più di uno, che si alza e fa di tutto per impedire la costruzione di un inceneritore a Roma e non solo, perché crede fermamente che si possano, anzi si debbano, già adesso, riciclare i rifiuti al 100% ed evitare le discariche e gli odiati inceneritori “ inquinanti”. A questo vogliamo dire soltanto come intende riciclare le tonnellate di rifiuti speciali ospedalieri, per fare un esempio… ma si potrebbero fare centinaia di altri esempi: evidentemente chi fa certe affermazioni non si è mai interessato di come separare a casa i rifiuti che si accumulano con il nostro modo di vivere attuale e accorgersi che buona parte di essi non rientrano in nessuna categoria del riciclo. Forse tra 20-30 anni le cose potranno cambiare con leggi e accorgimenti appropriati!
Intanto Roma e altre città soccombono sotto i propri rifiuti e non sempre è colpa dei cittadini poco attenti e menefreghisti.