
Dove il silenzio canta: Cordæ e la magia sonora di Giorgio Caporale a Badolato
Il 26 agosto, alle 21.30, nella suggestiva cornice architettonica che circoscrive l’iconica Chiesa dell’Immacolata, a Badolato Borgo, approda Cordæ – Suoni dal Silenzio, una performance musicale che ha tutti i connotati di un’operazione artistica site-specific legata al movimento della Spop Art, che proprio da Badolato prende vitalità. Protagonista il chitarrista Giorgio Caporale, che porta sul palco una tavolozza sonora ricchissima: un minimo di 8 strumenti tra chitarre elettriche e acustiche ed effettistica varia. L’identità sonora è data da composizioni originali e brani strumentali costruiti su scale modali, loop, delay, ottave e accordature aperte. Così come da un ampio uso di armonici naturali, tessiture ritmiche su chitarra, con influenze world/jazz/classica. Un viaggio sonoro che attraversa il Mediterraneo, il jazz, la sperimentazione ambient, in uno stile personale e riconoscibile, che negli anni lo ha caratterizzato e che oggi si declina in modo esclusivo per il borgo di Badolato. “Ogni nota dev’essere l’eco di una storia mai raccontata. In un posto del genere la storia è già scritta nella pietra. Io devo solo tradurla in suono”, dichiara Caporale.
L’evento è promosso ed organizzato dalla Pro Loco Badolato APS nell’ambito del progetto “Casa delle Arti e delle Culture”, con il patrocinio del Comune di Badolato, dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dell’UNPLI Calabria e della Compagnia Teatro del Carro/Residenza Teatrale “MigraMenti”, con la preziosa collaborazione della Confraternita dell’Immacolata e di un gruppo di artisti locali impegnati nel coordinamento e nell’allestimento. Il testo critico dell’operazione porta invece la firma di Elisa Longo, poetessa, storica dell’arte e direttrice del Museo d’Arte del Bosco della Sila.
“La regola è ripartire dall’Arte ben contestualizzando, adattandone cioè strumenti, mezzi e potenzialità alle proprie necessità, anche dove le urgenze pratiche sembrano insormontabili e poco accoglienti rispetto a certe aspirazioni apparentemente astratte. In questo clima si è coltivata l’idea di Cordæ – Suoni dal Silenzio, un nuovo atto della Spop Art badolatese, un intervento musicale che esce dalle logiche del momento di spettacolo e chiama alle arti Giorgio Caporale, musicista eclettico e anticonvenzionale, con un particolare background nell’universo delle arti visive e un’educazione alla flessibilità, alla versatilità e allo “scandalo”, che fa di lui un chitarrista atipico e “Spop”.
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Giorgio Caporale, maestro chitarrista formatosi con diversi Maestri Jazz del panorama nazionale, come Gigi Cifarelli. Influenzato dalla ricca tradizione Rock-jazz, ha conquistato il palcoscenico musicale sin dal suo debutto, nel 2007. La sua abilità nel reinterpretare classici Rock con un tocco contemporaneo lo ha reso un punto di riferimento nei club, apprezzato da appassionati di tutto il panorama musicale.
Nel 2012 pubblica un disco solista dal titolo “ExSir”, disco composto da 4 brani strumentali di matrice Jazz-sperimentale, un tributo al chitarrista Statunitense Wes Montgomery e un brano del trombettista Miles Davis. Nel progetto del 2014, dal titolo “Testa o Croce”, si propone una rilettura di brani di John Lennon, un percorso musicale affidato interamente alle sonorità, alla “voce” dei singoli strumenti. Nel 2015 esce il secondo lavoro “Suite of the Nine Mountains”, una sperimentazione di sonorità cult che arrivano, in un viaggio multi stilistico, a un dialogo solo tra percussioni e chitarra. In questo lavoro, Caporale mette da parte il genere che per anni lo ha caratterizzato, realizzando song melodiche strumentali con venature folk – blues, avvalendosi di chitarra acustica ma anche di strumenti elettrici. Il suo penultimo singolo, “Red Lizards” è un viaggio musicale alla stregua dell’introspezione che segna la conclusione di una trilogia iniziata con “Sun Flower” e passata per “Menina” – tributo alla città di Madrid, abile fusione di melodie rock e linguaggi jazz. Con “The day after”, singolo uscito il 14 novembre 2024, si apre una nuova stagione di sperimentazione musicale che, chiuso il cerchio della precedente, porterà alla nascita del nuovo album, previsto per la primavera del 2025.
Presente, nei diversi anni di attività, in rassegne di grande rilevanza come il Roccella e il Peperoncino Jazz Festival. Nel corso della sua carriera, ha spesso realizzato autentici paesaggi sonori per le vibrazioni poetiche di numerosi autori, da Jack Hirschman (uno degli ultimi Beats) a Elisa Longo (tra le proposte del premio Strega Poesia 2024), da Daniel Cundari fino al collettivo Nucleo Kubla Khan.
Asmara Bassetti