
L’associazione culturale teatrale “Dietro le Quinte” di Bivongi si è ripresentata al pubblico con l’opera “Tutta colpa della luna di maggio”
Di Mario Murdolo
Dopo due anni di fermo, dovuto a problemi organizzativi e tecnici l’Associazione culturale teatrale” Dietro le quinte di Bivongi si e’ ripresentata al pubblico con una bellissima e significativa opera dal titolo : “Tutta colpa della luna di maggio”.
L’importante sodalizio bivongese lo scorso mese di marzo aveva provveduto al rinnovo delle cariche sociali e Grazia Zaffino, attuale sindaco, presidente per bel 12 anni, ha ceduto il posto all’architetto Giorgio Metastasio, stasera anche attore. Vice presidente e’ stata riconfermata l’instancabile Antonella Simonetti coadiuvata da Giovanni Battista Micelotta segretario e tesoriere.

A completare il quadro i soci Mario Tisano e Diego Bucchino. Non poteva mancare certamente la riconferma del direttore artistico, regista e attore Pino Sorgiovanni che ieri sera , come sempre ha deliziato il numeroso pubblico presente nel suggestivo e meraviglioso scenario della villa comunale mettendo in scena,in modo veramente spettacolare e professionale una brillante commedia dal titolo “Tutta colpa della luna di maggio”.
E’ stato, ovviamente Pino Sorgiovanni, leader artistico, a spiegare i motivi della temporanea sosta che ora viene riavviata con tanto impegno e grande entusiasmo. E proprio per ripresentarsi in scena in modo più credibile e apprezzabile e convoncente si e’ dedicato ad una approfindita e minuziosa ricerca culminata nella scelta di un copione molto bello e significativo.
Con una interpretazione dei vari attori protagonisti, veramente da veri ed affermati artisti sono stati numerosi i momenti di plauso e grande ovazione. I vari brani della recita molto ironici e comiceìi, nello stesso tempo invitavano noi spettatori ad una giusta e importante riflessione. Certamente si affrontava in modo molto comprensibile e chiaro un tema di grande attualita’.
In sintesi si affrontava il dramma di una giovanissima ragagazza, che nata e costretta a vivere in un piccolo paese che non le offriva nessuna rosea prospettiva di un ottimo futuro. Viene, come tantissime sue coetanee attratta e illusa da falsi e pericolosi tranelli che invece di regalarle una vita onesta e pura verra’ spinta sulla strada della perdizione. In questo caso la maledetta strada della prostituzione attraverso il miraggio del cinema, anch’esso sporco e inaccettabile.
Di fronte a tanta bravura mi sento di dire che dopo i tanti sacrifici da voi sostenuti mi sembra poco fare una sola rappresentazione e mi permetto di suggerirvi di proporre l’opera in altri luoghi e teatri.