Rinnoviamo Caulonia: “Il percorso di stabilizzazione delle assistenti sociali scelto dall’amministrazione Cagliuso è sbagliato!”

Rinnoviamo Caulonia: “Il percorso di stabilizzazione delle assistenti sociali scelto dall’amministrazione Cagliuso è sbagliato!”

Oggi le assistenti sociali firmano il contratto a tempo indeterminato con il Comune di Caulonia. A loro vanno i nostri auguri e le nostre congratulazioni: è un traguardo importante e meritato. Proprio mentre si compie questo passo, sentiamo la responsabilità di offrire una riflessione sul percorso dell’Ambito Territoriale Sociale, di cui Caulonia è capofila.

Proprio un anno fa, RinnoviAmo Caulonia aveva sollevato dubbi sulle modalità con cui si voleva arrivare alla stabilizzazione delle 11 valenti assistenti sociali, già in servizio da qualche anno con contratti a tempo determinato (nel frattempo le operatrici sono diventate 9): i nostri dubbi, ovviamente, non erano sull’obiettivo, che condividevamo e condividiamo senza esitazioni, ma sul percorso scelto, incerto nelle coperture e totalmente sbilanciato finanziariamente sul Comune di Caulonia, quale ente Capofila dell’Ambito Territoriale Sociale.

Nei giorni scorsi l’Ambito ha comunicato, con nota formale indirizzata ai singoli Comuni, di non poter garantire il servizio sociale professionale sul territorio per il mancato trasferimento delle quote necessarie al pagamento del personale. Speriamo che tutti i Comuni, alla fine, adempiranno agli impegni assunti e verseranno quanto dovuto al Comune di Caulonia; resta però il fatto che i ritardi hanno già determinato periodi di sospensione delle attività e incertezza per le lavoratrici. 

Era esattamente ciò che intendevamo evitare quando chiedevamo prudenza, coperture certe e regole chiare prima della sottoscrizione dell’Accordo di Programma. In solitudine avevamo anche proposto che ciascun Comune dell’Ambito assumesse in proprio, secondo criteri omogenei, una o più assistenti sociali per non gravare esclusivamente su Caulonia. Quella proposta non è stata accolta e oggi la pianta organica del Comune di Caulonia  conta nove unità in più categoria D.

Cosa fare adesso?

Nell’immediato è indispensabile che tutti i Comuni trasferiscano senza ulteriori ritardi le quote dovute (alcuni lo hanno già fatto), così da riattivare i servizi e garantire le spettanze al personale.

Il percorso di stabilizzazione scelto dall’amministrazione Cagliuso, per noi, è quello sbagliato!

Per superare in modo strutturale questa precarietà occorre al piu presto, a nostro modesto parere, riprendere con urgenza il percorso per l’istituzione dell’Azienda Speciale Consortile: lo strumento che pone tutti i Comuni sul medesimo piano di responsabilità, evita anticipazioni insostenibili per il capofila, assicura un bilancio proprio e consente stabilizzazioni fondate su coperture stabili e servizi programmabili. 

Non si parte da zero in quanto i sindaci dell’Ambito hanno lavorato sullo statuto per oltre un anno, tanto che la definizione sembrava in dirittura d’arrivo. Oggi va semplicemente ripreso, approvato e portato nei consigli comunali. Non è la rivincita di chi “l’aveva detto” (non ci interessa ribadirlo), ma la coerenza di chi un anno fa si è assunto la responsabilità di segnalare un problema e oggi indica, nonostante tutto, una via per chiuderlo correttamente: 

trasferimento immediato delle quote dovute;

istituzione, nel più breve tempo possibile, dell’Azienda Speciale Consortile. 

Nei prossimi mesi ci faremo promotori delle iniziative necessarie perché ciò avvenga.

Il gruppo di minoranza RinnoviAmo Caulonia

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