
«Concerti e feste non cancellano il fallimento»: l’opposizione attacca l’amministrazione di Roccella
Siamo alle solite, si tenta di mascherare il disastro amministrativo provocato dall’incapacità, inadeguatezza ed inconcludenza degli “amministratori” roccellesi dietro i presunti successi dei concerti e delle altre manifestazioni ludiche estive.
Ma i concerti, che nel modo in cui vengono tenuti nulla hanno portato, come sempre, nelle tasche dei commercianti e dei cittadini roccellesi, dimostrando la loro assoluta inadeguatezza a costituire pezzi di processo di sviluppo, non possono far dimenticare il disastro provocato dalla cosiddetta “classe dirigente” comunale, che poi si riduce notoriamente solo a due persone, che effettivamente esercita l’azione amministrativa nella città.
Di esempi di cattiva progettualità, di utilizzo di materiali scadenti e di pessima esecuzione di lavori ne abbiamo visti diversi che hanno dimostrato come nessuna crescita si è avuta nonostante i consistenti finanziamenti pubblici investiti.
Ne sono l’esempio i lavori del castello (oltre 30 milioni di euro di finanziamento spesi e ancora da spendere) che hanno causato prima il deturpamento delle mura esterne con un intonaco non idoneo, oltre che infissi inadatti per un palazzo feudale, poi con un museo multimediale che non ha mai attratto nessun visitatore, ed oggi con il fallimentare progetto del wedding and conference che nulla ha a che vedere con la valorizzazione culturale e turistica per il nostro paese.
Oltre che quelli relativi alla “grande bruttezza” della scalinata di San Giuseppe, quelli di “peggioramento” della pavimentazione del Porto delle Grazie e quelli malfatti ed incompiuti del Lungomare che hanno compromesso la stagione estiva e danneggiato gli operatori turistici, quelli degli “ecomostri” delle mense scolastiche all’interno dei plessi di via XXV Aprile, dove di fatto è stato annullato lo storico cortile, e di via Cannolaro.
Ultimo in ordine di tempo ma certamente non di importanza il disastro provocato nei lavori di messa in sicurezza della strada Roccella – Bosco Catalano –Maria, che sono stati iniziati ed interrotti nella stessa giornata a causa di un clamoroso ed inescusabile gravissimo difetto progettuale.
Se a questo aggiungiamo: l’ampliamento del cimitero caduto nel dimenticatoio; l’adozione di un Piano Strutturale discriminatorio e penalizzante che se approvato in via definitiva creerà un serio freno allo sviluppo urbanistico del Paese; il mancato dragaggio dell’imboccatura del porto che resta costantemente insabbiata; le contrade sempre più isolate ed emarginate con i cittadini penalizzati in ogni tipo di servizio, dall’erogazione e contaminazione dell’acqua, dalle strade fatiscenti, dalla scadente raccolta dei rifiuti, dalla scarsa sicurezza di fronte alle emergenze; i bilanci finanziari dal 2013 ad oggi, viziati da gravi irregolarità contestate dalla Procura della Corte dei Conti e tutt’ora sottoposti al vaglio della predetta Corte; la pressione fiscale devastante imposta ai cittadini roccellesi; il galoppante aumento del debito pubblico comunale; il malcostume clientelare nella gestione delle società partecipate, riteniamo c’è ne sia più che abbastanza per esprimere un giudizio finale irreversibile di totale, assoluto e conclamato fallimento amministrativo.
Roccella in Comune – Prima le Persone