Grenci: “Lo slogan della destra è OBIETTIVO CONTINUITA’. Quella dei 15mila giovani che vanno via dalla Calabria ogni anno? Io e altri amici di Caulonia voteremo PD”

Grenci: “Lo slogan della destra è OBIETTIVO CONTINUITA’. Quella dei 15mila giovani che vanno via dalla Calabria ogni anno? Io e altri amici di Caulonia voteremo PD”

Di Bruno Grenci

Lo slogan “OBIETTIVO CONTINUITÀ “, con cui il centrodestra calabrese si presenta all’elettorato, ritengo sia un autogol e una castroneria politica superficiale, da incapaci incompetenti. Non si capisce di cosa dovremmo auspicarci la Continuità. Dei 15.000 ragazzi che ogni anno vanno via dalla regione? Continuità con 350 milioni di euro l’anno che la Calabria paga alle regioni del nord per le cure che i calabresi vanno a chiedere? Continuità del calo demografico che assieme allo spopolamento di cui dicevamo prima proietta la regione verso l’estinzione? Continuità nell’indice di lettura di libri e di testi il più basso d’Europa? Continuità del degrado ambientale, ecologico, forestale? Continuità del malcostume e del malaffare tra politica e criminalità?

Avrebbero potuto dire “Continuità nei miglioramenti che abbiamo fatto”; Già se la sarebbero cavata un poco meglio. Ma ora voglio parlare della mia parte politica e CHIEDERE DI VOTARE PARTITO DEMOCRATICO. Ho conosciuto Elly Schlein a Bologna circa 13 anni fa in un’iniziativa dal titolo eloquente “occupy PD”. Ho sempre creduto nel suo progetto di riposizionamento e rinnovamento del partito. Lei a livello centrale sta ottenendo buoni risultati. A livello periferico le cose sono più difficili. Come ha pronunciato a Reggio Calabria qualche settimana fa il candidato al consiglio regionale Giuseppe Falcomata’ il partito spesso viene concepito come un taxi su cui salire o scendere a seconda dei capricci delle persone. E mantenere un piede in due staffe non rende e a lungo andare non da buoni risultati.

Mi si dice pure che non bisogna parlare delle persone bensì degli argomenti. Bene. Anzi, benissimo. Musica per le mie orecchie. Sono un piccolo agitatore militante di paese; dunque parlerò di argomenti. A Caulonia negli ultimi anni si sono demolite due scuole senza un motivo valido, e le nuove scuole si potevano costruire in altri siti. Per me quello rimane un delitto imperdonabile. Si è demolita una palestra per i ragazzi per farne una nuova che invece è rimasta un ammasso di rottami e degrado a cielo aperto a metà strada tra le scuole e la chiesa.

Si è decisa una vasca per raccogliere le acque piovane, quando mai?, che probabilmente non entrerà mai in funzione. Si è avviata la ristrutturazione del municipio alla cieca, senza avere un progetto complessivo e finale dell’opera, così è abbandonato pure quello. Si sono buttati centinaia di migliaia di euro per un’isola ecologica che non abbiamo e non avremo mai. Si è avallato un progetto Anas per un tracciato della nuova strada statale 106 scellerato e che va contro il paese e la comunità. Il tutto, e altro, quanto sopra elencato, per milioni di euro, senza discuterne seriamente e democraticamente con il Paese, con il consiglio comunale, con le comunità. Il dissenso viene deriso, disprezzato ed emarginato. Ma si sappia che le persone, i cittadini, la gente, non dimenticano. E anche se dimenticassero ci saremo noi a ricordare. Un vero, o una vera, leader, o aspirante tale, dovrebbe prestare più attenzione e ascoltare il dissenso piuttosto che gli yes-man o le yes-woman.

Come pure la qualità del leader, o aspirante tale, si misura nella capacità di fare autocritica e, se serve di chiedere scusa. Qualità, queste, nobili, che evidentemente non allignano in taluni, o talune.
Ma fortunatamente il Partito gode di buona salute in generale. E come qualcuno diceva, le persone passano, il Partito resta. Come pure dalle crisi e dalle rotture nasceranno nuovi germogli e nuove sfide. E, come diceva qualcun’altro, canteremo nuove canzoni.

La campagna elettorale per le prossime regionali del 5 e 6 ottobre, come tutte le campagne elettorali, com’è giusto che sia, creerà lacerazioni, rimescolamento di posizioni; sfide ideali più o meno nobili e di maggiore o minore spessore politico. La destra e il suo autocandidato a’ la Salvini, esponente-despota regionale, si arrampicano sugli specchi per spiegare la bontà del loro agire e chiedono-propongono “LA CONTINUITÀ”. Nascondendo e rimuovendo le inchieste e accuse gravi che la magistratura ha mosso al sistema familista-clientelare-affarista che vige nella loro Calabria.

Ma come dicevo il PARTITO DEMOCRATICO calabrese, con l’ausilio e la capacità lungimirante della segretaria nazionale ha saputo muoversi; da noi come in Campania, in Puglia, nelle Marche. E ha creato un’alleanza che non si vedeva da decenni. E questa ha creato una piccola rivoluzione innanzitutto nei settori conservatori e settari dello stesso partito. La candidatura del professore Tridico, cinque stelle, ma direi un laico rispetto al partitismo e al politichese, ha scompaginato in meglio il centrosinistra calabrese e la politica regionale. E sono convinto la rimonta potrebbe pure diventare un obiettivo raggiungibile. Con buona pace dei seminatori di derisione e calunniatori dei social, variamente e scandalosamente prezzolati, che provano a gettare fango sul centrosinistra e il suo rappresentante.

Il nostro PARTITO DEMOCRATICO è ottimamente rappresentato nella nostra provincia reggina. Dal sindaco del capoluogo Giuseppe Falcomata’ al sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano; dalla assessora di Siderno Maria Teresa Floccari al sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio. È a questi ultimi due candidati che, con altri amici di Caulonia, abbiamo deciso di dare il sostegno, di votare e fare votare.

Rivolgo un accorato appello ai miei amici, paesani, simpatizzanti democratici e della sinistra, ma anche di destra a cui questa musica non piace, il 5 e 6 di ottobre, di esprimere un voto sul SIMBOLO TRICOLORE CON P, e D, che significano PARTITO DEMOCRATICO.

Con TRIDICO PER RESTARE E PER TORNARE.

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