
Nicoletti: “Ospedali mai aperti e liste d’attesa infinite: la verità dietro i fallimenti di Occhiuto sulla sanità calabrese”
Occhiuto parla dei massimi sistemi, solo per nascondere i suoi quotidiani fallimenti.
La Sanità ne è il paradigma.
Occhiuto dice che solo grazie a lui i cantieri dei nuovi ospedali calabresi stanno procedendo speditamente, ma nasconde la verità.
I quattro nuovi ospedali calabresi, Sibaritide, Vibo Valentia, Piana di Gioia Tauro e Catanzaro, sono stati finanziati nel 2007 dal Governo Prodi, a seguito di un accordo di programma del valore di circa un miliardo di euro, sottoscritto tra il Ministero della Salute, allora guidato da Rosy Bindi, il Ministero dell’Economia e la Regione Calabria guidata da Agazio Loiero.
Quando i progetti per la realizzazione delle nuove strutture sanitarie erano entrati nella fase esecutiva, nel 2010 ci furono le nuove elezioni regionali, che sancirono la vittoria del centrodestra e l’avvento di Giuseppe Scopelliti.
Da allora sono cominciati i veri problemi per i nuovi ospedali, perché il neo-eletto Presidente della Regione decise di abbandonare i progetti già ultimati, per affidarne la realizzazione a “Infrastrutture Lombarde” (guarda caso…), con un costo aggiuntivo di progettazione pari ad € 4,5 milioni, interamente pagati dai Calabresi.
Non solo! Sempre nel 2010 il Governo nazionale, allora presieduto da Berlusconi, commissariò la sanità calabrese e la affidò al Presidente della Regione Calabria, ossia a Scopelliti,il quale, nei mesi successivi, chiuse ben 18 ospedali.
Sintetizzando, dei circa 16 anni di commissariamento sanitario cui è sottoposta la Regione Calabria, la destra ne ha governati ben 11: 5 con Scopelliti, 2 con la compianta Jole Santelli, 4 con Occhiuto. Negli unici 5 anni di governo regionale del centrosinistra, tra il 2014 e il 2019, Presidente Mario Oliverio, in realtà la sanità non è stata gestita dal Presidente della Regione, ma da un commissario di nomina governativa con il quale lo stesso Oliverio è stato costantemente in conflitto, per non aver voluto condividere le linee di ristrettezze e sacrifici imposte da Scopelliti nel quinquennio precedente, condivise dal commissario ma sempre avversate da Oliverio.
I guai della sanità calabrese hanno quindi un’origine e una paternità, ben individuate: il commissariamento affidato a Scopelliti, e i governi del centrodestra.
Occhiuto, da quattro anni Presidente della Regione e poi anche Commissario regionale alla sanità, se possibile sta facendo peggio di Scopelliti.
La migrazione sanitaria ha generato nel 2024 ben 323 milioni di euro di spesa, che la Regione Calabria paga a regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, per prestazioni sanitarie dei Calabresi, costretti a migrare a salvaguardia della propria salute.
È quasi un milione al giorno, tutti i giorni, 365 giorni all’anno, che la Calabria sborsa perché non è in grado di far fronte alle necessità sanitarie dei propri Cittadini.
Ma questo Occhiuto non lo dice, preferisce continuare a parlare dei vantati progressi nella costruzione dei nuovi ospedali, che invece sarebbero potuti essere operativi già da almeno un decennio, se il suo sodale Scopelliti nel 2010 non avesse bloccato le procedure già avviate.
Ancora, Occhiuto dice che ha proceduto all’assunzione di 4.000 nuovi Lavoratori, immessi nel sistema sanitario regionale; ma si dimentica di dire che negli ultimi 4 anni sono usciti dal sistema, per pensionamento o altro, non meno di 3.500 Lavoratori. Come si intuisce, il saldo positivo è da barzelletta, poiché in Calabria si continua a morire per mancanza di Medici nelle ambulanze, mentre si allungano le liste d’attesa, si alimenta il malcontento dei Cittadini che si rivolgono ai Pronto Soccorsi, si gonfia ulteriormente la spesa per migrazione sanitaria, che quattro anni fa era di 250 milioni di euro all’anno e quest’anno ha già superato i 300 milioni. L’insoddisfazione sanitaria non riguarda solo i Cittadini, ma anche i Medici e gli Operatori della sanità: basti pensare a quanti Medici si sono già dimessi dal lavoro, compresi Medici cubani, perché le strutture in cui sono costretti a lavorare sono carenti di Personale e non danno loro sicurezza. Tutti ricordiamo le ormai quotidiane aggressioni subite da Medici, Infermieri, O.S.S., sui luoghi di lavoro, poiché Occhiuto, essendo troppo preso dai suoi continui sproloqui, non ha ancora avuto tempo di pensare a come rafforzare la sicurezza e la vigilanza nelle strutture sanitarie più esposte.
Nel frattempo, la Regione Calabria rischia di perdere i finanziamenti del PNRR, perché le nuove case di comunità, le case della salute, la medicina di prossimità, non rientrano nelle cure di Occhiuto.
In sanità, quindi, Occhiuto ha fallito, nonostante le benemerenze che solo lui si attribuisce, e nonostante il Governo nazionale a lui amico.
Evidentemente, amico solo di Occhiuto, perché il commissariamento fa male ai Calabresi, che vedono abbassare la qualità del sistema sanitario calabrese e perciò sono costretti ogni giorno a pagare circa 1 milione di euro per migrazione sanitaria a favore delle regioni dove la sanità ha ben altra dimensione. Ma a questa cifra bisogna anche aggiungere quanto spendono di tasca propria i Calabresi ammalati, costretti a migrare fuori regione, e i loro familiari che li accompagnano nei “viaggi della speranza”, tra spese di vitto, alloggio e viaggio: anche questi, sono altri milioni che escono dai confini della Calabria, e che contribuiscono a renderla la regione più povera d’Italia e una delle più povere dell’intera Europa.
Anche per questo, i Calabresi hanno bisogno di mandare a casa il governo regionale del fallimento sanitario, sostenendo la candidatura di Tridico come la sola capace di chiudere la stagione delle chiacchiere a buon mercato, di cui la Calabria non ha bisogno.
Giovanbattista Nicoletti – Candidato nella lista “Tridico Presidente”