
Nasce a Cinquefrondi la Comunità Energetica “CER della Piana”
Risparmiare sulla bolletta e al contempo fare la cosa giusta per l’ambiente ora è possibile anche a Cinquefrondi. L’iniziativa di lancio della Comunità Energetica “Cinquefrondi CER della Piana ”si terrà mercoledì 29 ottobre, alle ore 18.00, nella Sala Consiliare dove in un’ Assemblea aperta a tutti i cittadini, alle aziende e agli Enti interessati si costituirà l’unica comunità energetica tra tutti i comuni della Piana con la possibilità di usufruire di finanziamenti a fondo perduto per gli impianti fotovoltaici. La comunità energetica che a breve partirà – spiega Michele Conìa, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace- si tradurrà principalmente in un risparmio in bolletta per famiglie, imprese e aziende ma anche nell’ abbattimento delle emissioni di CO2 e gas serra derivanti dalle fonti fossili. La Costituzione della comunità energetica rinnovabile (Cinquefrondi CER della Piana) ai sensi del D.lgs n. 199/2001 in attuazione della direttiva comunitaria 2018/2001 sulla promozione e condivisione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili , è stata deliberata nella seduta del Consiglio comunale di Cinquefrondi del 30 luglio scorso. Le comunità energetiche sono associazioni di enti pubblici e privati che si uniscono per condividere l’energia prodotta localmente da fonti rinnovabili. L’energia elettrica rinnovabile così prodotta può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di uno medesimo perimetro geografico, come ad esempio un condominio o un territorio, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia. L’obiettivo è di autoprodurre e fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri, ma anche raggiungere benefici ambientali, economici e sociali. Le comunità energetiche possono garantire un accesso equo all’energia per tutti e tutte, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali e favorendo l’uso di energia pulita. Inoltre questa pratica educa alla sostenibilità ambientale, alla solidarietà e alla collaborazione tra cittadini, imprese ed enti locali rafforzando il senso di comunità e promuovendo l’inclusione sociale. I vantaggi che derivano dalle comunità energetiche possono contrastare la povertà energetica in cui versano famiglie e imprese. A tal riguardo, rifacendomi all’ultimo rapporto pubblicato dall’Ufficio studi delle Cgia di Mestre ( marzo 2025) che ha elaborato i dati estrapolati dal Rapporto Oipe 2023 dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica– continua il primo cittadino di Cinquefrondi- emerge una situazione davvero preoccupante. Sono quasi 2,4 milioni le famiglie italiane in povertà energetica per un totale di 5,3 milioni di persone ma il non invidiabile primo posto lo conquista la Calabria dove il 19,1 % delle famiglie, composte da quasi 349 mila persone, si trova in condizioni di povertà economica e non riesce a pagare le utenze di gas, luce e riscaldamento. La Cgia sottolinea come, nonostante un calo generale dei prezzi nel 2023 rispetto al 2022, i costi dell’energia sono nuovamente aumentati negli ultimi mesi del 2024, con impatti particolarmente gravi per le microimprese e le famiglie a basso reddito. Ma il caro energia non si arresta: a febbraio 2025, rispetto a un anno fa, sono incrementati del +93% per il gas e +73% per l’energia elettrica. Ma non solo disoccupati, pensionati, lavoratori autonomi, anziani, famiglie numerose, a soffrirne sono anche le microimprese che pagano il 165% più delle grandi aziende. Stando ai dati raccolti dalla Cgia di Mestre, la situazione risulta particolarmente preoccupante per le piccole e microimprese italiane, che pagano l’energia a prezzi nettamente superiori rispetto alle grandi aziende. Nel primo semestre del 2024, il costo dell’energia per le piccolissime imprese ha raggiunto i 348,3 euro per MWh, oltre due volte e mezzo rispetto ai 131,6 euro per MWh pagati dalle grandi aziende. Il recentissimo report dell’Osservatorio Mpi Confartigianato Calabria “Le sfide energetiche della transizione green per le imprese della Calabria – 2025” rivela una forte pressione dal caro energia che famiglie e imprese subiscono: le famiglie hanno dovuto sostenere un aumento medio del 18% rispetto al 2023 e nel 2024 le imprese del nostro territorio hanno affrontato una spesa di 53 milioni di euro per l’energia elettrica con un differenziale di 10 milioni rispetto alla media europea. Ed è proprio in questa direzione che si inserisce la comunità energetica non solo per ridurre i costi ma anche per diminuire le disparità economiche tra territori e aumentare la produttività delle aziende in particolare di quei territori delle aree interne che risultano non collegati alle reti di approvvigionamento nazionale. Sono convinto -conclude il sindaco Michele Conìa- che l’avvio della comunità energetica nella nostra cittadina sia una buona pratica per intercettare i bisogni dei più vulnerabili verso cui è orientato il nostro impegno, approvando provvedimenti per contenere le diseguaglianze perché sentiamo il dovere di contrastarle.
Michele Conìa, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace.
Michele Conìa – Sindaco di Cinquefrondi
Giada Porretta – Assessora all’ambiente
