Nicola Frammartino: “I guasti provocati in Calabria dalle classi dirigenti del Pd sono gravi”

Nicola Frammartino: “I guasti provocati in Calabria dalle classi dirigenti del Pd sono gravi”

Mi è piaciuto moltissimo leggere lo scritto della prof.ssa Donatella Di Cesare per la sua freschezza e “purezza”. Il suo non è un ringraziamento formale, estetico, ma commosso e contiene spunti di riflessione assi importanti. Su uno, pur nella mia modestia culturale in confronto soprattutto al valore della prof.ssa, oso esprimere dissenso: là dove la prof.ssa Di Cesare scrive: “Avremmo avuto bisogno di più tempo per spezzare vecchi vincoli di subalternità che pesano in questa regione che amiamo.”

Penso che durante la campagna elettorale si sia fatto moltissimo e non penso che si sarebbe potuto fare molto di più significativamente, neanche se la una campagna elettorale fosse stata più durevole. I guasti provocati dalle classi dirigenti del PD e delle formazioni da cui esso discende sono gravi, larghi, ampi, profondi e tanti numerosi che nella testa della gente si è radicata l’idea che la Sinistra sia meno sensibile ai problemi della gente e della povera gente in particolare; che sia meno attenta della destra ai problemi della collettività. Io sono stato Sindaco due volete a distanza di 30 anni l’una dall’altra, in questa terra sfortunata (non mi viene altro termine in questo momento) e ogni volta che ho cercato aiuto per risolvere i problemi della Comune mi è stata chiusa la porta in faccia dagli uomini delle classi dirigenti della Sinistra calabrese.

I mali della Sinistra da noi, stimatissima prof.ssa, si sono sommati nei decenni, dando forma ad un groviglio inestricabile. Questa è stata la mia esperienza. Questo è il PD in Calabria. E non solo il PD. Non sarà certo una campagna elettorale, né due o tre campagne elettorali per costruire una classe dirigente all’altezza dei tempi. Si può anche vincere un’elezione, d’altronde ci è è successo più di una volta, ma le cose non sono cambiate e non cambieranno. E la gente l’ha capito. E la gente non ci vota. E io stesso non ho sempre votato a sinistra.

Nicola Frammartino

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