
Appello per liberare Abdullah Öcalan e Marwan Barghuthi. Liberiamoli per liberare i popoli del Medio Oriente dalla guerra
No alla guerra, si a una pace giusta in Medio Oriente.
Simbolo di questa prospettiva, in due contesti diversi, sono Abdullah Öcalan e Marwan Barghuthi, detenuti rispettivamente nelle carceri turche e israeliane da oltre venti anni.
Due uomini che continuano a resistere dietro le sbarre, rappresentando la speranza dei popoli in lotta contro l’oppressione coloniale, lo Stato-nazione autoritario, il neoliberismo armato.
Öcalan ha unilateralmente deciso la fine della lotta armata in cambio del riconoscimento dei diritti del popolo Curdo.
Barghuthi, una delle figure più autorevoli del popolo palestinese, come Mandela, chiede pace e giustizia, non vendetta.
Entrambi sono stati definiti “terroristi”. Ma anche i partigiani in Italia erano definiti terroristi dai nazifascisti, così come Mandela dai Sudafricani bianchi e Arafat dagli Israeliani. Coloro che si oppongono alla guerra, al colonialismo e al capitalismo predatorio vengono sempre definiti terroristi, ma sono eroi per i loro popoli oppressi.
Queste due storie così vicine, e per certi aspetti così lontane, ci dicono che il mondo ha bisogno di nuove coordinate politiche. La corsa globale al riarmo e le guerre in atto, con il punto più spaventoso rappresentato dal genocidio di Gaza, dimostrano il fallimento dell’ordine globale. Nel futuro, noi rischiamo centinaia di Gaza ed è per questo che tantissime/i continuano a mobilitarsi. Mentre l’Occidente si mostra complice di regimi occupanti e autoritari, imponendo con Trump la sua “pace” dopo aver creato un deserto a Gaza, i popoli oppressi continuano a costruire percorsi alternativi.
La liberazione immediata e contestuale di Abdullah Öcalan e di Marwan Barghuthi, aprirebbe in tutto il Medio Oriente un processo di risoluzione pacifica dei conflitti senza precedenti. Sarebbe un antidoto al Caos sistemico che il capitalismo ha scatenato in quel quadrante politico. Per questo è fondamentale il riconoscimento delle lotte dei popoli curdo e palestinese come lotte di liberazione, il sostegno attivo ai progetti popolari di autodeterminazione e autonomia democratica, la rottura dei legami politici, militari ed economici con gli Stati coloniali e oppressori (Israele, Turchia, ecc.).
Occorre, a partire da questo appello, costruire una rete globale di solidarietà per contribuire a generare dal basso uno spazio internazionale di discussione tra i popoli che si oppongono al colonialismo e all’imperialismo.
Questo lavoro non è solo necessario: è urgente quanto una nuova internazionale dell’umanità insorgente.
Info-adesioni: catanesisolidali@tiscali.it
Foto di Gabriel McCallin su Unsplash
Promotori: Sankara SRL Impresa Sociale, Ciavula, Catanesi solidali con il popolo curdo, Verso il Kurdistan- Alessandria, Catanesi solidali con il popolo palestinese, Rete Kurdistan-Liguria, Cobas Scuola-Sicilia, Cobas-Brindisi, CSOA Angelina Cartella- Reggio Calabria, CarovaneMigranti,…
