
Verso il disastro
Di Francesco Violi
Continua il balletto di cifre e numeri dato dalla Premier e dai suoi “scagnozzi” per giustificare l’azione del governo. Si parla così di aumento dell’occupazione, di aumento delle spese per la sanità , di rottamazione delle cartelle esattoriali, di diminuzione delle tasse ; non si parla di stagnazione (o recessione) dell’economia, dei quasi 10 milioni di italiani che non riescono ad arrivare a fine mese nonostante il lavoro.
Le priorità di questa leadership di riciclati del vecchio governo Berlusconi del primo decennio del secolo a cui sono stati aggiunti una serie di giovani esuberanti, prepotenti e irriverenti ma totalmente incompetenti nella funzione loro assegnata, sono totalmente scollegate dal vita economica e sociale degli Italiani: premierato, autonomia differenziata, controllo dell’immigrazione e respingimenti, controllo dei giudici con la separazione delle carriere, impegno a fare campagna elettorale permanente stravolgendo i dati economici per fare presa sugli elettori ecc. . Per gli Italiani è forse il peggior governo della storia della Repubblica, sia in politica interna che internazionale. Le testate di destra che lo sostengono fanno di tutto per confondere gli elettori costruendo notizie false fondate su indizi insignificanti. Ultimamente “la Verità” di Bel Pietro ha pubblicato la notizia che al Quirinale si vuole pilotare le elezioni del 2027 per mandare a casa l’attuale Premier e la sua cricca. Il portavoce di Fratelli d’Italia Bignami, sfrontato, ha subito chiesto subito chiarimenti al Presidente della Repubblica, che naturalmente non si è mai neanche sognato una cosa del genere. Si sono costruiti un nuovo nemico puntando molto in alto!
La vera situazione degli italiani e della nazione non è quella che racconta, paradossalmente, il giornale di Bel Pietro e degli altri che fanno da supporto alle destre. L’industria è in seria difficoltà, non un centesimo è stato stanziato per sostenerla e nemmeno si interviene sui costi dell’energia ingiustificati se non in una logica di massimizzazione dei profitti delle società energetiche. Intanto la Presidente del Consiglio in barba al suo ruolo istituzionale va a fare comizi per le elezioni regionali e cosi anche il Presidente del Senato: Immaginate, qualche decennio fa, una come Nilde Iotti che ha ricoperto il ruolo di Presidente della Camera dei Deputati dal 1979 al 1992 che andasse a fare comizi di partito durante il suo incarico istituzionale!
Oggi questi politicanti, oltre alla caduta di stile, non hanno alcuna idea del ruolo che ricoprono e passano il tempo a promuovere e a vantarsi del loro operato come il migliore possibile e confrontarlo con quello dei governi precedenti e contro le idee della sinistra. Alcuni come il Ministro della Giustizia spara boiate condite di ideologia. Tutti comunque cercano di riabilitare il fascismo e si sentono nazionalisti flertando all’estero con i governi illiberali facendo credere di essere pacifisti come Salvini che è fermamente contrario all’invio di armi in Ucraina per non pestare i piedi dell’amico despota Putin. Già, farebbe bene ad interessarsi dei trasporti perché i treni, da quando c’è lui come ministro dei trasporti, tra ritardi e cancellazioni e guasti, sono il simbolo dell’inefficienza altro che alta velocità!
Per non parlare poi del ponte sullo Stretto bocciato ripetutamente dalla Corte dei Conti per irregolarità: che cosa ci dovevamo aspettare da un ministro che non ha mai combinato niente di buono nella sua decennale carriera politica? Tutti parlano di sicurezza ma le città non sono più sicure a causa di bande di ragazzi, magari sotto gli effetti di sostanze stupefacenti, che annoiati si scagliano contro inermi passanti senza motivo. La sicurezza delle destre si limita al respingimento dei migranti e allo spauracchio, inesistente nel nostro territorio, dell’estremismo islamico.
Sul lato prettamente economico si fa avanti con condoni e rottamazione delle cartelle che altro non sono che spot elettorali al fine di assicurarsi la vittoria alle elezioni, non solo in quelle del 2027 ma in qualsiasi elezione locale che sia regionale o comunale per avere “uomini di fiducia” sul territorio. Non si parla di salario minimo, si parla di diminuzione di tasse ma ciò non aiuta, anzi prende per in giro, le classi più povere che hanno già una tassazione al minimo, ma tanto, questi ultimi, non vanno neanche a votare, delusi e trascurati dallo Stato.
Intanto non c’è una visione chiara del futuro della nazione, si seguono le tendenze senza ragionare sulle potenzialità del progresso e dell’innovazione, non si fa quasi nulla per la transizione energetica mentre India, Cina, ed altri paesi emergenti galoppano con nuove tecnologie green per liberarsi dalla dipendenza dal petrolio e dal gas, qui si cercano nuovi partner per acquistare scorte di gas e benzina per favorire all’infinito gli inquinatori del pianeta che sta morendo. Tutto , non in nome non del cambiamento al quale tutti i regimi totalitari occidentali sono allergici, per il mantenimento dello status quo.
E cosa ci potevamo aspettare da un governo composto da parenti e amici della Premier, scelti non per le competenze, ma perché accondiscendenti e bravi a ripetere all’infinito le poche idee maldestre, dettate dall’ideologia scarna e priva di utilità per il popolo, e a volte completamente prive di senso.
Le nostre industrie manifatturiere soffrono la concorrenza di quelle cinesi e indiane e del sud est asiatico in generale ma anche per l’assenza di un ricambio generazionale: i pochi figli degli italiani non seguono le orme dei padri e cercano di fare altri mestieri invece di innovare e proseguire sulla strada tracciata dai genitori. Spesso i nostri giovani, che hanno studiato, attirati da stipendi più alti e condizioni di vita migliori emigrano. Per non parlare poi del sud ormai ridotto ad un deposito di anziani mentre il territorio viene sempre più privato della sua vocazione agricola e di fatto lasciato nel più completo abbandono. L’emigrazione giovanile verso le regioni del nord e anche verso l’estero non è una scelta ma una naturale conseguenza che passa attraverso il completamento del percorso di studi. I ragazzi del sud non hanno come opzione possibile il ritorno nei paesi di origine!
Il sud come il nord avrebbe bisogno di lavoratori in alcuni settori (come quello agricolo) che non trovano manodopera sia perché alcuni mestieri non sono più ambiti tra i giovani, sia per gli stipendi non adeguati al costo della vita. Una parte di questi lavoratori potrebbero essere sostituiti da stranieri immigrati ma nell’immaginario collettivo inculcato dalla propaganda di questa classe politica essi sono una “specie invasiva e pericolosa” da espellere o respingere prima di tentare l’integrazione e l’inserimento nel mondo del lavoro. Per evitare il completo disastro sia economico che sociale a cui ci stanno portando i nullafacenti e profittatori di questo “trio politico eterogeneo” che sta in piedi con l’unico scopo di mantenere le poltrone anche dopo le elezioni del 2027, le opposizioni dovrebbero, non solo dichiararsi contrarie ad ogni decisione assurda di questa maggioranza ma specificare cosa farebbero al loro posto, come affronterebbero le stesse questioni con razionalità e equilibrio senza cadere nella demagogia alfine di convincere gli elettori a fare una scelta diversa e soprattutto convincerli ad andare a votare.
