
Werner Wies: “Un errore avere costituito il comitato per Rupe Maietta, interessi inconciliabili hanno rallentato il lavoro. A Caulonia serve più comunità”
All’inizio di agosto di quest‘anno, dopo un’azione collettiva di pulizia e sgombero nel nostro quartiere, noi primi attivisti abbiamo deciso di continuare ad impegnarci a favore del nostro quartiere trascurato e del problematico cantiere „rupe Maietta“, fondando la “Comunità Judeca – Maietta”, con l’intenzione di allargarla continuamente. Da ciò, poco dopo, è nato il desiderio di costituire un comitato (ne ho parlato sulla mia pagina Facebook) per poter agire in modo più deciso nei confronti della politica e dell’amministrazione. Oggi, quasi tre mesi dopo, questo per me si è rivelata un errore. Approcci lavorativi, opinioni e interessi inconciliabili hanno rallentato fortemente il lavoro del comitato e io, in qualità di ideatore e leader, mi sono sentito completamente fuori posto. Di conseguenza ho dato le mie dimissioni e insieme a mia moglie ho lasciato il comitato per continuare con la „Comunità Judeca – Maietta“ e con i membri della prima ora a rafforzare subito la pressione sulla politica e sull’amministrazione, per contrastare in modo sostenibile il pericoloso degrado che ci circonda quotidianamente e che ha bisogno di interventi urgenti. Per questo abbiamo inviato una lettera di emergenza, con qualche foto e il nostro „Piano di Lavoro“, tutto sotto allegato. Con quest’ultimo confronteremo costantemente l’amministrazione, chiedendo risultati e offrendo anche la nostra collaborazione. Ho imparato la mia lezione e sono più che mai convinto che Caulonia non ha bisogno di più comitati ma di più comunità. Non escludiamo una collaborazione con il Comitato, al quale auguriamo un bon cammino, ma ora porteremo avanti con determinazione il nostro obiettivo, per il quale continuiamo a cercare alleati … per la rupe Maietta, per il quartiere e per tutto ciò che per noi significa VITA.“
Werner Wies

LA LETTERA
al
Consiglio Comunale del Comune di Caulonia
protocollo.caulonia@asmepec.it
Ufficio Tecnico del Comune di Caulonia
Consiglio regionale della Calabria
consiglioregionale@pec.consrc.it
Presidente della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà protocollo@pec.cittametropolitana.rc.it
Prefetto della provincia di Reggio Calabria, Clara Vaccaro protocollo.prefrc@pec.interno.it
Vescovo di Locri, Francesco Oliva
diocesilocri@pec.chiesacattolica.it
Ministro della cultura, Alessandro Giuli
Camera dei deputati, Elly Schlein
Commissione Europea, Ursula von der Leyen
Parlamentare Europeo, Domenico Lucano
domenico.lucano@europarl.europa.eu

Oggetto:
il degrado del quartiere “Judeca-Maietta” (Centro Storico di Caulonia, Provincia Reggio Calabria, Italia) e del lì situato cantiere „rupe Maietta“
Egregi Signore e Signori.
Siamo Werner Wies (nativo tedesco e autore della lettera) e Caterina Scali (nativa caulonese). Siamo marito e moglie e scriviamo questa lettera in estrema emergenza.
Siamo porta voci di una piccola comunità con l’obbiettivo di contribuire alla riqualificazione e rivitalizzazione del nostro Centro Storico. La maggior parte dei nostri membri, come anche noi, sono abitanti (residenti e non residenti) del quartiere
Judeca – Maietta, con un passato ebraico (“Judeca”) particolare, con l’entrata più importante del Centro Storico di Caulonia, borgo incantevole ma in degrado della Locride di Calabria, situato su uno sperone dell‘Aspromonte di ca. 300 m di altezza, con uno dei più problematici cantieri della regione, chiamato „rupe Maietta“, un cantiere di importanza vitale per tutto il Centro Storico.

Lì sul bordo della rupe è crollata la Piazza Del Carmine, una delle più impressionante della Locride. I lavori per la sua ristrutturazione sono in ritardo da anni. Fino all’autunno di 2024 su questa rupe instabile è stata costruita una sottostruttura per ca. la metà della nuova piazza, con tonnellate di cemento armato e senza stabilizzare prima i fianchi della rupe pietrosi ed erodi. Di più i muri laterali della struttura, da noi chiamata “vasca”, per mesi erano esposti alla pioggia senza alcuna protezione. Il cantiere rimaneva fermo e in uno stato di abbandono fino alla primavera 2025. Così nell’inverno 2024 una forte frana, causata di infiltrazioni di acque meteoriche, ha distrutto il fianco della rupe e con essa ha danneggiato la struttura appena costruita e ha devastata la strada che porta alla zona Palma ai piedi della rupe. Un risultato clamoroso e uno stato pericolosissimo che dura fino ad oggi. Sul cantiere da ottobre 2024 non è visibile nessun progresso notevole. Alla fine di quest’estate le parti laterali della vasca sono stati coperti con una plastica, contro l’infiltrazione delle acque meteoriche, secondo noi per conservare lo stato di blocco. E non abbiamo parlato ancora dell’altra metà della piazza, la sua entrata principale per arrivare alle nostre case. Lì, lontano di qualsiasi intervento, il crollo si peggiora giorno per giorno drammaticamente. In allegato trovate alcune foto che dimostrano tutte le condizioni gravi. Questa situazione assolutamente disastrosa comporta che le case degli abitanti, così come i monumenti storici e di un valore inestimabile, quali la Chiesa del Carmine e l’Antico Teatro, sono fortemente a rischio di crollo e che noi che abitiamo lì siamo sempre più isolati e stiamo vivendo nella costante paura di perdere tutto ciò che rappresenta la nostra identità .

A ciò si aggiunge il fatto che il blocco dei lavori in questo cantiere sta rallentando e mettendo a rischio i lavori alla Chiesa del Carmine, gestiti dalla diocesi di Locri (Chiesa Cattolica).
Non siamo preoccupati solo per lo stato di questi cantieri, ma anche per le pessime condizioni generali del nostro quartiere, dove il degrado e la totale assenza dell’amministrazione causano un crescente pericolo per la sicurezza pubblica e l’abitabilità del nostro quartiere.

I dettagli trovate nel documento allegato “Piano di Lavoro”,dove sono descritti gli obbiettivi della comunità e, in forma di una tabella, i disastri più grandi, urgentemente da eliminare, con essi noi da tre anni stiamo confrontando il comune e la sua amministrazione senza alcun risultato.

Vedendo questo stallo pericoloso e leggendo il “Piano Nazionale per le Aree Interne” del governo italiano, chiamata „eutanasia dei borghi“, dobbiamo temere che la situazione continuerà a peggiorare e potremo probabilmente assistere alla prossima pioggia intensa che porterà via il cantiere “rupe Maietta”, portando con sé tutto ciò che è esistenziale per noi e il nostro quartiere. Un contesto orribile che lascia completamente perplessi soprattutto i membri non residenti che, come noi, portano da decenni ospiti a Caulonia. Ospiti che hanno iniziato ad apprezzare il nostro borgo e questa splendida regione come meta turistica e lo hanno raccontato ad altri, ma ora evitano in particolare Caulonia e il suo Centro Storico a causa dello stato di abbandono, visibile in tutto il suo territorio.

Tutto ciò, come anche la mancanza di informazioni seri dalla parte dell’amministrazione e la loro crescente incapacità di comunicare con le persone, ci rende triste e disperati. È come tagliare linfa vitale di questo borgo. A questo punto abbiamo bisogno dell’aiuto delle autorità sovralocali e vi chiediamo di esercitare urgentemente un influsso positivo sui responsabili per contrastare decisamente questa situazione insopportabile. Abbiamo bisogno di voi, politici di governo e opposizione e responsabili della Chiesa, della Regione, dello Stato e d‘Europa, per riconoscere questo borgo e altri come punti di riferimento di una società profondamente sofferente e per liberare finalmente il cantiere „rupe Maietta“ da freni burocratici ed altro, che esso viene realizzato in modo che duri, protegga e contribuisce a rendere il nostro borgo di nuovo un centro di vita, un luogo che gli ospiti visitano con piacere e che offre un futuro ai suoi figli che soprattutto noi, figli della prima generazione degli emigrati ancora, con cuore spezzato, vediamo scappare in massa.

Da parte dei responsabili del Comune di Caulonia aspettiamo l’accelerazione dei lavori, di portare risultati secondo il nostro “Piano di Lavoro” e di dare mensilmente informazioni seri sullo stato del cantiere “rupe Maietta” e sullo stato dei lavori chiesti per il nostro quartiere abbandonato, in modo che noi possiamo aggiornare continuamente questo documento.

Speriamo di esserci fatti capire bene, nonostante il nostro italiano non perfetto.
Aspettando con urgenza le vostre risposte sui nostri indirizzi e-mail sopra indicati, rimaniamo,
con cuori feriti,
Werner Wies & Caterina Scali

IL PIANO DI LAVORO
concepito: 12.10.2025
aggiornato: 10.11.2025
Questo documento contiene l’obiettivo della nostra comunità e le nostre richieste ed è la base per un dialogo con i cittadini, la politica e l’amministrazione attuale, come anche quelle future di Caulonia. Da loro aspettiamo che tutti i contenuti di questo documento trovano riscontro in un piano amministrativo per la riqualificazione e la rivitalizzazione del Centro Storico, di collaborare con noi (offriamo il nostro aiuto e le nostre proposte dov’è possibile) secondo questo piano e di dare mensilmente informazioni seri sullo stato di tutti i lavori chiesti da noi, in modo che possiamo aggiornare continuamente questo documento.

Obbiettivo della Comunità Judeca – Maietta:
Unire abitanti e sostenitori del nostro quartiere in un processo di riqualificazione e rivitalizzazione del nostro quartiere – con particolare attenzione alla corretta realizzazione dei suoi progetti e cantieri – e promuovere questo processo lavorativo, basato sulla diversità e sul rispetto dell’ambiente e del patrimonio culturale, per migliorare la qualità di vita delle persone e per dare così impulso a tutto il nostro paese.
| data segnalazione | descrizione dello stato | annotazioni, richieste e proposte | data realizzazione | |
| 1. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | cantiere „rupe Maietta“ (Centro Storico): il cantiere sta cadendo periodicamente in uno stato di stallo. Per questo una frana disastrosa nell’inverno 2024 ha provocato danni alla sottostruttura della nuova piazza appena costruita e ha devastato la strada per arrivare alla zona Palma. È passato un anno e ancora non è visibile un progresso notevole dei lavori. Stiamo vivendo uno stato di isolamento di un continuo pericolo esistenziale per abitanti e il lì situato patrimonio storico (case private storiche, Chiesa del Carmine, Antico Teatro) i cui edifici si trovano sul bordo del cantiere e della frana e rischiano di crollare. | chiediamo l’accelerazione del cantiere, lavori continui e la fine dello stato di pericolo pubblico e di isolamento di un intero quartiere temiamo che i problemi descritti hanno un impatto negativo sul cantiere della Chiesa del Carmine e su tutta la rupe proponiamo che la strada di costruzione che porta alla Chiesa del Carmine, diventa un collegamento permanente con la Piazza del Carmine, per rendere più facile l’accesso a parti del nostro quartiere chiediamo di dialogare con noi come la nuova Piazza del Carmine può diventare un luogo d’incontro per tutti, con un parco gioco per bambini, gastronomia, alberi e panchine in legno | 00.00.0000 |
| 2. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | Parcheggio accanto alla Porta Sant’Antonio, l’entrata principale del Centro Storico per ospiti e abitanti: questo logo attualmente viene usato parzialmente per fornire i cantieri la ripida salita che porta al parcheggio è completamente rovinata e scivolosa, causato dai mezzi pesanti, dal fatto che il manto stradale non è stato preparato per tali mezzi e da una continua caduta di sassi anche il manto stradale del parcheggio è in crescente rovina, ultimamente causata dai mezzi pesanti dei cantieri il parcheggio viene usato come discarica abusiva e cimitero per autoambulanze fuori servizio mancano alberi – dall’inizio previsti e mai realizzati – per dare ombra a persone e macchine. In estate il parcheggio diventa un forno per lasciare il parcheggio, i pedoni devono arrampicarsi su un muro, un disastro per handicappati, anziani, deboli e famiglie con bambini piccoli. l’erosione preoccupante della “rupe Sperone” lato parcheggio | chiediamo di intervenire immediatamente per finire lo stato di pericolo pubblico, di isolamento e di mancanza di manutenzione e inclusione chiediamo di dialogare sulle nostre proposte per un ammodernamento di questo luogo abbandonato, anche per creare impulsi economici (posti di lavoro) e contrastare le casse vuote del Comune: accesso senza barriere architettoniche (vale per tutta Caulonia) impiantare alberi, donati da persone interessate, tramite un’azione “adottare un albero” impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica servizio navetta con macchine elettriche secondo il sistema “car sharing” … per turisti: carretti con asini riattivazione dell’abbeveratoio accanto alla Porta Sant’Antonino mercati regolari con prodotti tipici caulonesi, in capanne stabili in pietra naturale e legno ai bordi del parcheggio, i cui tetti potrebbero essere utilizzati per elementi fotovoltaici (“parcheggiare ed acquistare a chilometro zero”) | |
| 3. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | scalinate, vie e piazze del quartiere erosi e deformati dalle acque meteoriche e mal percorribili: p.e. scalinata Via II Maietta, Via Sant’Antonio, Largo e Via Del Vecchio, Piazza Sperone | chiediamo di intervenire immediatamente per finirelo stato di pericolo pubblico e di dialogare sulle nostre proposte: montare ringhiere per potersi appoggiare e rendere i gradini accessibile ai disabili | |
| 4. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | Case abbondonate in pericolo di crollo in Via II Maietta e in Via San Leo | chiediamo di intervenire immediatamente per finire lo stato di pericolo pubblico e di dialogare sulle nostre proposte: ristrutturare in modo originale, mettere in sicurezza o demolire (per creare nuovi luoghi d’incontro) edifici abbandonati trasformare edifici abbandonati in centri di assistenza, consulenza e incontro (pronto soccorso, dopo scuola, corsi per la partecipazione alla vita pubblica, asilo, Casa della Storia, ecc.) e dare impulsi (anche finanziari) per il ripopolamento del Centro storico | |
| 5. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | tombini completamente intasati in tutto il quartiere, causando dilavamenti pericolosi | da pulire immediatamente per finire lo stato di pericolo pubblico | |
| 6. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | mancanza di indicazioni turistici (B&B, ristoranti, bar, luoghi storici) in tutto il quartiere, soprattutto sul parcheggio | chiediamo di intervenire urgentemente e di dialogare sulle nostre proposte: organizzare un concorso per realizzare in modo più creativo cartelli informativi per tutto il Centro Storico | |
| 7. | 10.11.2025 PEC protocollo | i nomi di tantissime vie e numeri civici non sono più leggibili / problemi logistici, p.e. per la consegna di lettere e pacchi, per il controllo dei contattori dell’acqua, ecc. | chiediamo di intervenire urgentemente | |
| 8. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | mancanza di fontane d’acqua potabile in tutto il quartiere. Quella all’inizio della scalinata Via II Maietta è rotta da anni. | chiediamo una riparazione immediata della fontana rotta e di dialogare sulle nostre proposte: installare fontanelle che escludono la possibilità di prelevare acqua per usi privati impropri. | |
| 9. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | pulizia del quartiere: non esistente | da realizzare immediatamente e dialogare sullenostre proposte: organizzare azioni di pulizia con volontari a supporto degli operai comunali | |
| 10. | luglio 2025 ufficio tecnico 10.11.2025 PEC protocollo | il lampione all’inizio della scalinata Via II Maietta è spento da mesi, nonostante le segnalazioni effettuate durante l’estate | da sistemare immediatamente | |
| 11. | Il parcheggiare selvaggio su tutte le piazze e vie del Centro Storico | chiediamo di modificare urgentemente la viabilità del Centro Storico proponiamo di limitare il parcheggiare sulle piazze creando spazzi moderni (vedi le soprastanti proposte) per parcheggiare fuori del centro storico e zone solo per scaricare | ||
| 12. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | invece di restaurare il Municipio, secondo un progetto di centinaia di migliaia di euro, esso da tre anni sta cadendo sempre di più in rovina | temiamo un intenzionale ostruzionismo dei lavori che indebolirebbe ulteriormente Caulonia Centro e chiediamo la realizzazione immediata del progetto | |
| 13. | 02.07.2024 PEC protocollo 10.11.2025 PEC protocollo | le tante strade distrutte e parzialmente invase che collegano le diverse frazioni | chiediamo una manutenzione sostenibile per finire lo stato di crescente isolamento e di pericolo pubblico | |
| 14. | 10.11.2025 PEC protocollo | la mancanza di una isola ecologica e i problemicon quelli che non sono registrati per la raccolta differenziata dei rifiuti | chiediamo di intervenire urgentemente per dare una mano ai cittadini – invece di far loro pagare 5€ per ogni pezzo d’ingombrante, aumentando così ulteriormente le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti già estremamente elevate rispetto ad altri comuni – per prevenire danni ambientali, per creare posti di lavoro e per contrastare le casse vuote del Comune | |
| 15. | 10.11.2025 PEC protocollo | I problemi continui con l’acqua (non) potabile e con quelli che non sono registrati e non pagano i contributi | chiediamo di intervenire urgentemente per rassicurare una fornitura idrica moderna, una manutenzione sostenibile della rete idrica, analisi regolari della qualità d’acqua potabile e la loro pubblicazione per la sicurezza dei cittadini, per garantire un prezzo equo dell’acqua, inferiore al livello attuale, e per contrastare le casse vuote del Comune | |
| 16. | 10.11.2025 PEC protocollo | l’antico abbeveratoio per animali, sul terreno sotto l’edificio dei carabinieri con al fianco una struttura illegale | chiediamo di eleminare l’obbrobrio (struttura illegale) e ristrutturare l’abbeveratoio, un monumento caratteristico per Caulonia Centro | |
| 17. | 10.11.2025 PEC protocollo | lo stato indegno del cimitero di Caulonia Centro | chiediamo di garantire una manutenzione sostenibile e dialogare sullenostre proposte: organizzare azioni di pulizia con volontari a supporto degli operai comunali |










