Grenci: “Non è morale nè sostenibile per Caulonia spendere 100mila euro di tasca nostra per strimpellare in piazza Mese”

Grenci: “Non è morale nè sostenibile per Caulonia spendere 100mila euro di tasca nostra per strimpellare in piazza Mese”

di Bruno Grenci

Il ragionamento del direttore Giovanni Maiolo non fa una grinza. lo condivido. faccio pure una piccola osservazione: come lui afferma, e io condivido, non è morale né è sostenibile per il nostro comune spendere con le casse comunali, quindi di tasca nostra, 100 mila euro per strimpellare 5 sere in piazza mese. mi viene in mente che alcune settimane fa, in occasione della morte delle Kessler, un quotidiano italiano ha pubblicato una loro intervista che recitava così: “quando in Germania ci chiamavano per recitare Brecht in Italia ci imploravano di venire a fare il dadaumpa”. ecco cari amici, quelle 5 serate di tarantella ogni anno, penso siano il nostro dadaumpa. altro che Brecht.

ora però dove io divergo dall’impostazione di Giovanni? quando lui lascia intendere che si, 100 mila euro delle casse comunali, sono insostenibili e immorali per la tarantella, ma che se fossero arrivati dalla regione nulla questio, perché con le centinaia e migliaia di euro regionali possiamo scialacquare e spendere-spandere a gogò. qui io non mi ci trovo. perché pure quelli sono soldi dei cittadini e dei contribuenti. e dato che in soli dieci anni si sono spesi quasi due milioni di euro per questo benedetto ballatoio, se si fosse fatto come il primo anno che è costato circa dieci mila euro, con il resto avremmo risolto per esempio il problema del passaggio dalla parte alta a quella bassa della frazione marina, solo per dirne una. o anche altre emergenze. ma, come ho detto in un’altra sede, io penso che questa musica, che voi chiamate erroneamente evento culturale, serve come sedativo-soporifero per tenere buono il popolo. Cioparelli e cioparelle belli e belle di mammata’…

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