“La scuola sotto assedio”: dibattito a Reggio Calabria su militarizzazione, scuola e censura

“La scuola sotto assedio”: dibattito a Reggio Calabria su militarizzazione, scuola e censura

Sabato 20 dicembre alle ore 18:30, presso la Casa del Popolo “Ruggero Condò” di Reggio Calabria, si terrà l’iniziativa pubblica “La scuola sotto assedio – Militarizzazione, censura e diritto all’insegnamento”, promossa dal Coordinamento Pro Palestina Reggino, dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e da Docenti per Gaza.

L’incontro si colloca in un contesto segnato da scelte politiche che intrecciano sempre più chiaramente investimenti in armi, compressione degli spazi di dissenso e impoverimento dei servizi pubblici, a partire proprio dalla scuola e dall’università. La recente manovra economica del governo conferma questa direzione: mentre aumentano in modo esponenziale le risorse destinate alla spesa militare e all’industria bellica, proseguono e si moltiplicano i tagli e il definanziamento dell’istruzione, della sanità e dei servizi essenziali.

In questo quadro, scuole e università non sono solo colpite sul piano economico, ma vengono sempre più trasformate dal governo in luoghi strategici funzionali alla costruzione del consenso e alla legittimazione delle proprie politiche belliciste. È una linea politica precisa, promossa dall’alto, che stipula accordi tra scuole e Forze Armate e promuove iniziative che incentivano l’arruolamento, introducendo nei percorsi educativi linguaggi e pratiche che normalizzano ed “educano” alla guerra – presentata come “necessaria” o “inevitabile” – mentre si riducono risorse e spazi per una formazione critica.

Parte integrante di questo processo è la crescente censura del dissenso e la compressione della libertà di insegnamento. Emblematico, in tal senso, è il contenuto di recenti circolari emanate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato da Giuseppe Valditara, che, dietro un linguaggio apparentemente neutro, operano per scoraggiare e di fatto impedire la discussione su quanto accade oggi a Gaza, configurando un controllo politico sui contenuti dell’insegnamento.

Un altro episodio significativo è il recente annullamento del convegno “La scuola non si arruola”, previsto per il 4 novembre e promosso dal CESTES (Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali) e dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università: un atto grave che segnala la volontà del governo di impedire ogni confronto pubblico sulla crescente militarizzazione dei luoghi di formazione.

In questo contesto si inseriscono anche i provvedimenti proposti dal DDL Gasparri e dal DDL Del Rio, che introducono nuovi strumenti repressivi e favoriscono l’uso strumentale dell’accusa di “antisemitismo” per colpire docenti, studenti e ricercatori che criticano le politiche dello Stato di Israele o denunciano i crimini in atto a Gaza, rafforzando un sistema di intimidazione e controllo.

Durante l’iniziativa questi temi saranno affrontati grazie ai contributi di Antonio Mazzeo, giornalista e ricercatore dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, da anni impegnato nel denunciare il legame tra sistema educativo, industria bellica e politiche di guerra; Maria Stelitano, di Docenti per Gaza, rete di insegnanti che si oppone al silenzio imposto sul genocidio in atto in Palestina; Alessandra Liccardo, di USB Scuola, che collegherà la difesa della libertà di insegnamento alla battaglia per una scuola pubblica, laica e accessibile; Laura Marchetti, professoressa di Pedagogia interculturale all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

L’iniziativa vuole essere un momento di analisi e confronto per difendere il diritto all’insegnamento e l’autonomia della scuola e dell’università, e per immaginare percorsi educativi capaci di sottrarsi alla logica della guerra e di riappropriarsi di spazi di critica e dissenso.
L’incontro è pubblico. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Reggio per la Palestina

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