
Lavoro irregolare: chiuse tre attività tra la Piana di Gioia Tauro e la Costa Viola
Prosegue l’impegno dell’Ispettorato Area Metropolitana (IAM) di Reggio Calabria nell’ambito della vigilanza straordinaria A.L.T. caporalato T.R.E., con una settimana di controlli mirati nelle aziende agricole della Piana di Gioia Tauro.
Nel periodo compreso tra il 24 e il 30 novembre 2025 sono state ispezionate 17 aziende agricole, per un totale di 71 lavoratori occupati.
Nel corso delle verifiche, un’azienda è stata destinataria del provvedimento di sospensione dell’attività a causa dell’impiego irregolare di due lavoratori risultati “in nero” al momento dell’accesso ispettivo. Per poter riaprire, il datore di lavoro dovrà non solo regolarizzare i dipendenti, ma anche versare la somma aggiuntiva di 2.500 euro prevista dalla normativa vigente. A ciò si aggiunge la maxi-sanzione per lavoro nero pari a 7.800 euro, oltre agli importi necessari per adempiere alle prescrizioni penali relative alla mancata sorveglianza sanitaria e alla formazione obbligatoria.
Un secondo caso di irregolarità è stato riscontrato in una microimpresa agricola, dove l’unico dipendente presente risultava anch’esso impiegato “in nero”. Per il datore di lavoro è scattata una sanzione di 3.900 euro, cui seguiranno le prescrizioni per l’effettuazione della visita medica e per l’assolvimento degli obblighi formativi.
La vigilanza straordinaria ha inoltre riguardato la verifica della documentazione aziendale legata alla sicurezza sul lavoro e alla corretta applicazione del Testo Unico 81/2008.
In un caso, a carico del datore di lavoro è scattata la prescrizione per un DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) privo della sezione obbligatoria relativa alla movimentazione dei carichi.
Nell’ambito delle attività programmate in congiunta con la Guardia di Finanza sulla Costa Viola è stata sospesa per “lavoro nero” una pasticceria; su 5 lavoratori occupati, 2 erano in nero, senza contratto né assicurazione.
Per riaprire l’attività il datore di lavoro dovrà provvedere, oltre alla regolarizzazione dei dipendenti, al pagamento della somma aggiuntiva pari a 2500,00 euro. La maxi-sanzione per lavoro nero, in questo caso, è pari a 7800,00 euro, cui si aggiungeranno le somme dovute per adempiere alle prescrizioni penali in materia di omessa visita medica di idoneità alla mansione e per la mancata formazione.
Segreteria del Direttore INL
