Caulonia, commerciante multata dalla polizia municipale scrive a Ciavula

Caulonia, commerciante multata dalla polizia municipale scrive a Ciavula

Riceviamo e pubblichiamo:

Di Ornella Rullo.

La mattina del 22 agosto a causa della mancanza di parcheggi lungo tutta la via C. A. Dalla Chiesa, considerato anche che i miei clienti mi stavano aspettando in negozio, ho dovuto lasciare l’automobile in uno spazietto esattamente davanti alla mia attività ma con una ruota sul marciapiede, senza per altro intralciare nessun passo carrabile, area riservata ai disabili, circolazione delle altre auto o dei pedoni. Era mia intenzione, comunque, spostare la macchina non appena si fosse liberato un parcheggio, per cui di tanto in tanto uscivo fuori a controllare la situazione.

Poco prima delle 11:30 noto una vigilessa che era nel procinto di farmi una multa esco, lasciando la mia cliente a metà trattamento, mi scuso con la vigilessa e le spiego il perché di quel “Parcheggio Selvaggio” offrendomi immediatamente di spostare la macchina e confidando nella sua sensibilità. Nulla da fare, la solerte vigilessa applica la normativa alla lettera: pagina x, articolo Y, comma z del C.d.S e mi combina una sanzione di euro 87 per “sosta sul marciapiede”. Provo ad insistere ancora, la imploro, mi prostro anche ai suoi piedi facendo appello al suo sentimento di donna e ad una certa forma di elasticità che ognuno di noi dovrebbe avere nel proprio lavoro facendole notare che avrebbe potuto anche avvertirmi visto che sul parabrezza dell’auto era esposto in bella mostra il permesso di parcheggio con scritto a caratteri cubitali il nome della mia attività che porto avanti in quella via dal lontano 1992; non era sicuramente un atto dovuto, ma sarebbe stata una dimostrazione di comprensione, una certa elasticità che non avrebbe fatto perdere la propria autorevolezza e la propria professionalità alla vigilessa. Ma così non è stato, la vigilessa mi informa, con ragione, che non è tenuta ad avvisare nessuno ma deve semplicemente far rispettare la legge. Le spiego che anche io ogni tanto non applico la legge alla lettera, attuando sconti, concedendo credito ed in qualche caso anche lavorando gratis. Nulla da fare: la legalità vince sulla comprensione. Rientro in negozio, con la cliente ormai zuppa d’acqua e riprendo il mio lavoro. Ho pensato che forse il Comandante dei Vigili sarebbe stato più magnanimo, mi avrebbe saputo ascoltare, avrebbe capito questo mio “atto folle” di parcheggiare una ruota sul marciapiede, ma nemmeno questa volta sono stata fortunata: ho cercato il comandante dal venerdi’ al martedì successivo ma non sono mai riuscita a trovarlo in ufficio, ho chiesto di prendere un appuntamento ma non è stato possibile, ho lasciato il mio numero di telefono pregando di essere richiamato quando fosse rientrato in ufficio… ma sto ancora aspettando. L’unica cosa che mi rimaneva da fare era pagare la multa senza nessuna possibilità di appello. Però in una cosa sono stata fortunata, pagando la sanzione entro cinque giorni, ho “usufruito di uno sconticino”: 60 euro a fronte degli 87…. Non male. Ad ognuno le proprie conclusioni.

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