Meteo Calabria: domani e venerdì previste piogge sulle zone ioniche
Di Stazione Meteorologica Sant’Elia di Catanzaro
Negli ultimi 8 giorni, su questa pagina meteoscientifica, abbiamo dato a pillole quello che poteva accadere e poteva formarsi per giovedì e venerdì. Nulla di sorprendente dunque. E siamo orgogliosi di essere sempre i primi ad analizzare e prevedere certe dinamiche, a differenza di chi rovina la meteorologia svegliandosi solo negli ultimi due giorni, sparando titoloni allarmistici e creando ansia inutile tra la gente.
𝙋𝙖𝙨𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙤𝙧𝙖 𝙖𝙡 𝙛𝙤𝙘𝙪𝙨 𝙨𝙪𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙩𝙚𝙣𝙨𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙩𝙪𝙧𝙗𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙖𝙛𝙧𝙤-𝙢𝙚𝙙𝙞𝙩𝙚𝙧𝙧𝙖𝙣𝙚𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙖 𝙙𝙤𝙢𝙖𝙣𝙞 𝙧𝙖𝙜𝙜𝙞𝙪𝙣𝙜𝙚𝙧𝙖̀ 𝙞𝙡 𝙎𝙪𝙙 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖, 𝘾𝙖𝙡𝙖𝙗𝙧𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙧𝙚𝙨𝙖.
Oggi pomeriggio una saccatura inizierà a scivolare verso sud, raggiungendo il deserto algerino dove, interagendo con i rilievi montuosi locali, andrà a formare un minimo barico: si tratta di una zona in cui la pressione atmosferica è più bassa rispetto alle aree circostanti.
Questo minimo, spostandosi verso nord-est, raggiungerà il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia, strutturandosi in una depressione sia al suolo che in quota.
𝙄𝙣 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙚 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙡𝙞𝙘𝙞: la bassa pressione non si manifesterà solo al livello del mare, ma sarà ben strutturata anche fino a circa 5-10 km di altezza. Questo è un segnale di forza e maturità della perturbazione.
È una configurazione che in Calabria abbiamo visto e rivisto, soprattutto in autunno tra ottobre e novembre, con impulsi da sud-est (ionici) che colpiscono con decisione tutta la fascia orientale della regione.
Ovviamente, stavolta non sarà fredda come nelle ondate autunnali, ma l’apporto piovoso sarà comunque importante.
Inizialmente, le precipitazioni saranno cariche di polveri sahariane, proprio perché il sistema nasce dal cuore dell’Africa.
Solo in una fase successiva la pioggia diventerà più pulita.
𝙋𝙖𝙨𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙞𝙤𝙜𝙜𝙚: la mappa elaborata dagli amici di Meteored mostra la sommatoria delle precipitazioni previste da oggi e per le prossime 36 ore.
Non fissatevi sui numeri: gli accumuli sono indicativi. Ma osservate bene le aree più viola: saranno quelle maggiormente coinvolte, e cioè crotonese, catanzarese, vibonese ionico e reggino ionico.
Un elemento da non sottovalutare è l’effetto 𝙎𝙏𝘼𝙐, che conoscete ormai bene, ma lo rispiego in due parole: quando venti umidi incontrano i monti, sono costretti a salire, si raffreddano e scaricano pioggia in modo continuo e insistente.
Lo stau interesserà Serre, Sila, Presila Piccola e Aspromonte.
A causa del movimento della depressione verso nord-est, i venti di scirocco e levante si intensificheranno sensibilmente, specie da domani pomeriggio-sera, soffiando tra moderati e forti sullo Ionio.
La depressione richiama aria umida dal Mediterraneo, che è una fonte ricca di vapore acqueo, e questo, combinandosi con l’aria più fredda in quota, favorisce la formazione di nubi cariche di pioggia, temporali e instabilità diffusa.
𝙀𝙣𝙩𝙧𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙤𝙧𝙖 𝙣𝙚𝙡 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙖𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚: da domani pomeriggio, il fronte caldo che precede la depressione porterà le prime piogge da nubi stratiformi, con un discreto carico di polveri desertiche.
Ma sarà dalla seconda parte del pomeriggio/sera che arriverà il clou del peggioramento.
Il fronte freddo, che segue, sarà più organizzato e attivo, generando temporali. Questo accade per via del contrasto tra l’aria calda preesistente e l’aria più fredda in arrivo. In quota, infatti, ci sarà un forte gradiente termico verticale: più freddo in alto e più caldo in basso, condizione perfetta per l’innesco dei temporali.
𝙑𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙨𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙘𝙖𝙩𝙚𝙜𝙤𝙧𝙞𝙘𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙖 che ho letto in giro: alcuni parlano di “mari caldi che accentuano i fenomeni”. 𝙁𝘼𝙇𝙎𝙊. Veniamo dall’inverno e i nostri mari sono ancora freschi, non certo caldi come in autunno. Quindi no, il calore marino non sarà un fattore determinante.
In conclusione, si parte da domani pomeriggio, sera, notte e per tutta la giornata di venerdì: saranno coinvolte tutte le zone ioniche calabresi e l’entroterra, in particolare: Presila, Serre, Catanzarese, Crotonese, Cirotano, Soveratese, basso reggino ionico e la Sila. Pioverà comunque, seppur in modo più debole e discontinuo, in tutta la regione.