L’ipocrisia sul genocidio di Gaza
L’informazione ufficiale-convenzionale e i ‘club’ politici del pensiero dominante, il cosiddetto ‘mainstream’, sulla questione genocidio a Gaza, si stanno prodigando in una piroetta a 180 gradi.
Oggi le stesse persone, politici compresi, che fino a ieri, per il semplice desiderio di compiacere Israele, condannavano ferocemente coloro che difendono le ragioni della Palestina, all’improvviso entrano in competizione a chi denuncia meglio e più forte le dichiarazioni antisociali dei disturbati mentali del governo israeliano, ma solo a parole, senza passare ai fatti, da parte dei governi, per esempio infliggere sanzioni e sospendere gli accordi di cooperazione militare con Israele e non mandare più armi, cominciando dai ‘nostri’. Forse il sistema dell’informazione scricchiola, malgrado i tentativi dei servi sciocchi di occultare una verità palese, ossia riprendersi per mezzo del terrorismo di stato, da parte di Israele, quel che resta della Palestina.
Il sistema corre ai ripari. Difronte alla catastrofe che sta avvenendo sotto gli occhi di tutto il mondo, ha fatto i propri calcoli. Il pericolo è quello di sciupare il poco di attendibilità che ancora conserva, allora forse è il caso di cercare qualcuno o qualcosa su cui concentrarsi. Cosa o chi, allora, meglio del carnefice d’Israele, e giustamente. E’ troppo esposto, ormai, non lo salverà neanche il ‘folle di Washington’ e prima o poi sarà isolato. L’ impresa mediatica, agevolata dagli ‘israeliti buoni’ della diaspora, è quella di incanalare l’indignazione nel nulla, addossando la colpa del genocidio alla banda di nazifascisti al governo per sviare l’attenzione dall’impegno economico e militare che ogni paese compreso quello italiano continua ad assicurare allo stato sionista d’Israele e eludere una amara realtà che consiste nell’appoggio di una parte consistente del popolo israeliano in tutto il mondo, alle politiche di sterminio dello stato d’Israele.
La falsità, infatti, di molti opinionisti ebrei, che ora fingono lacrime e rabbia ma non hanno mai condannato la pulizia etnica che va avanti dal 1948, è chiara e manifesta. Sembrerebbe, in realtà, che un sondaggio di qualche tempo fa rivelasse un 80% di ebrei, anche in Italia, propensi alla politica del governo e di conseguenza all’annientamento della Palestina, e mostra disprezzo per quei politici e intellettuali, ebrei e non, calunniandoli di essere ‘antisemiti’, che con coraggio e determinazione denunciano la ferocia del progetto d’Israele che, come ormai noto, è conquistare più territorio possibile, scatenando continuamente conflitti con la falsa giustificazione di essere costantemente l’obiettivo finale del mondo arabo. La Cisgiordania, ormai, è da tempo sotto scacco della mafia dei coloni. Gaza,invece, resiste e di conseguenza si rende impraticabile la colonizzazione. Hamas diventa, così, il movimento terrorista che ancora e come sempre, fa comodo al governo di TelAviv, per cui la striscia di Gaza rimane una ‘insidia’ da debellare a tutti i costi per la ‘sopravvivenza’ del popolo ebraico.
Ma quest’orrore finirà o almeno si attenuerà. Qualcuno, forse, pagherà, giusto qualcosa da offrire all’opinione pubblica. Il resto di questo clan di assassini farà finta di prendere le distanze. Rimarranno macerie su macerie per le tasche delle imprese capitalistiche della ricostruzione insieme ai resti di corpi sfigurati e putrefatti della barbarie dei nuovi nazifascisti. I palestinesi rimasti, nonostante il mondo si sia voltato dall’altra parte, ignorando perfino le migliaia di bambini uccisi o morti per fame, torneranno e ricominceranno dalle tende perché sono tenaci e resistenti e quella è la loro terra. A raccontare, invece, rimarranno gli ‘ebrei bravi’ e i servi del mainstream ripulito. Quelli che… con l’anima ipocrita, non hanno mai voluto ricordare come, molto prima del 7 Ottobre precisamente dal ‘48, anno della ‘nakba’, i palestinesi vivono sotto costante assedio in fazzoletti di terra supercontrollati simili a campi di concentramento.
Quelli che… gli ebrei sono l’unico popolo che ha subito un olocausto…, prima di ora. Quelli che… Israele ha tutto il diritto di difendersi. Quelli che… in Israele esiste l’unica democrazia del medioriente e bla bla bla. E alla fine ci saranno pure quelli che… sostengono l’invenzione menzognera dei due stati, sapendo benissimo che gli oltre 800.000 coloni insediati in Cisgiordania non andranno più via perché nessun organismo internazionale sarà disposto a compensare il trasferimento con lauti indennizzi. Così il grembo del sionismo e del nazifascismo rimarrà ancora fecondo.
Pasquale Aiello