L’ANPI loda Caulonia per il riconoscimento dello Stato di Palestina e stigmatizza Locri e Gerace

L’ANPI loda Caulonia per il riconoscimento dello Stato di Palestina e stigmatizza Locri e Gerace

Mentre il Consiglio comunale di Caulonia – primo nella Locride – ha scelto di compiere un gesto di dignità e umanità, riconoscendo simbolicamente lo Stato di Palestina e dissociandosi dai crimini commessi a Gaza, a Locri e Gerace le richieste di prendere posizione su questo tema sono cadute nel vuoto.
L’ANPI di Locri-Gerace aveva presentato, lo scorso ottobre, una proposta ai due sindaci. A Locri è stata subito fatta propria da un gruppo di opposizione e portata in consiglio comunale, ma una volta giunta in aula, dopo una breve discussione, la maggioranza ha deciso di ritirarla, per non meglio precisati approfondimenti. Da allora, la mozione è semplicemente sparita.

A segnare il tono, il monologo del capogruppo di maggioranza con una visione storica distorta e nostalgica della destra radicale. Il silenzio complice degli altri consiglieri di maggioranza e l’assenza di un reale slancio da parte del sindaco hanno completato il quadro.
Anche a Gerace era stata inviata una proposta simile. Nessuna risposta. Nessuna parola. Nessuna assunzione di responsabilità.
Oggi che – in Italia, in Europa, nel mondo – sempre più istituzioni scelgono di non restare indifferenti di fronte al dramma palestinese, ci chiediamo perché proprio Locri e Gerace, culle della storia e della cultura del nostro comprensorio, hanno deciso di non esserci, di non dire nulla, mentre bambini continuano a morire ogni giorno a Gaza. Non solo negli ultimi anni, dopo il violento attacco di Hamas – da cui prendiamo le distanze con assoluta chiarezza – ma da decenni, da quando la Palestina vive il dramma di un attacco sistemico da parte di Israele.
Nessuna azione può giustificare l’annientamento di un popolo. Nessuna difesa può fondarsi sullo sterminio di civili, sulla fame imposta, sull’uso della guerra come punizione collettiva.
Il futuro si costruisce con scelte coraggiose e, oggi, restare in silenzio non è neutralità…ma complicità!

Ufficio Stampa – ANPI Locri-Gerace

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