Consiglieri di “Roccella in Comune” contro le tariffe TARI: «Serve più equità per famiglie e commercianti»

Consiglieri di “Roccella in Comune” contro le tariffe TARI: «Serve più equità per famiglie e commercianti»

I consiglieri di “Roccella in Comune – prima le persone” nell’ultimo consiglio comunale hanno votato contro e si sono opposti fermamente al piano economico finanziario e alle tariffe della TARI conformati a quelli del 2024.

Confermare le tariffe e il piano finanziario tari del 2024 significa ribadire gli spropositati e assurdi aumenti applicati l’anno scorso, ossia del 22% rispetto al 2023 e, addirittura, del 45% rispetto al 2022.

Aumenti ingiustificati visto che l’alibi del rincaro del prezzo della Regione Calabria per il conferimento del rifiuto indifferenziato è senza fondamento. Perché, se aumento c’è stato, tutti i Comuni calabresi ne sono stati coinvolti, e nessun Comune ha fatto schizzare così tanto il piano finanziario. Aumenti minimi in qualche Comune, in altri addirittura ribassi, molti comuni con senso di responsabilità hanno coperto il minimo aumento dei costi della Regione con risorse del bilancio comunale, per non fare pesare le bollette sui cittadini.

Proprio in merito ai conferimenti alla Regione Calabria, il Comune di Roccella vive nel paradosso, poiché ha nei confronti dell’Ente Regione un cospicuo debito che dal 2016 ad oggi ammonta a 606 mila euro e, addirittura, il 16 settembre dello scorso anno il Consiglio Comunale è stato chiamato a deliberare per dilazionare 134 mila euro (di cui 6 mila euro di soli interessi) per i conferimenti dovuti alla Regione Calabria per gli anni 2016/2017. Cifre che i cittadini hanno già pagato con il tributo in quegli anni e che oggi gli stessi cittadini devono ripagare l’acconto dato di 60 mila euro, e, per i prossimi sei anni, con rate di 6 mila e 800 euro ogni sei mesi!!!

Questa morosità nei confronti della Regione ha fatto perdere al Comune un cospicuo finanziamento di 200 mila euro sempre della Regione Calabria da utilizzare per l’ampliamento del cimitero, ossia quello che è uno dei lavori pubblici più urgenti del nostro paese (se ne parla dal 2007) e che, purtroppo, non vedrà la luce per i prossimi anni.

Si pretende che i cittadini paghino tributi altissimi, fuori controllo e troppo gravosi, considerato il basso reddito medio delle famiglie e delle attività commerciali roccellesi, quando il Comune è il primo cattivo pagatore tanto da non onorare i debiti.

Ritornando al piano finanziario e alle tariffe del 2025 uniformate a quelle del 2024 c’è da dire che, da qualche giorno, è stato distribuito il calendario estivo della raccolta differenziata che, rispetto agli anni scorsi, è senza il giro di raccolta pomeridiano. Tre ritiri in meno che significano quattro turni di lavoro in meno per tre volte la settimana, ossia 4 operatori stagionali in meno (da 10 a 6), minore carburante per via della mancata circolazione dei mezzi nei turni pomeridiani. Se a questo ci aggiungiamo un minor conferimento del secco, considerato che la percentuale di differenziata ci dicono sia salita dall’anno scorso dal 69,5 al 73,5, è evidente che quest’anno ci sarà un forte risparmio che di certo non verrà tradotto a beneficio nelle bollette dei roccellesi.

Già dall’anno scorso abbiamo sollecitato il Comune ad attivarsi per il nuovo sistema di calcolo della TARIP (tariffa puntuale sui rifiuti), già adottato da molti Comuni in Italia ed anche in Calabria, che premia chi produce meno rifiuti, facendo pagare di meno a chi meglio differenzia.

I cittadini quindi si devono preparare a ricevere un nuovo salasso con le bollette che arriveranno a casa nei prossimi giorni.

La Corte dei Conti ha riferito che a non pagare la TARI è il 47% delle utenze, noi pensiamo che questa percentuale sale se prendiamo in considerazione le attività commerciali molto sofferenti nel nostro paese.

Siamo d’accordo nel recupero dell’evasione fiscale ma non nei termini e modi che l’amministrazione sta adottando, con le sanzioni e la mora che superano il tributo e che non consentiranno mai alle famiglie e ai commercianti di pagare.

Ci sono altre soluzioni più morbide per il recupero dei crediti per quelle famiglie e commercianti che non ce l’hanno fatta in passato, ed invitiamo ad adottarle per evitare anche il collasso dei conti del Comune oltre a quello delle famiglie roccellesi.

Infine è sotto gli occhi di tutti che la pulizia del paese lascia a desiderare. Il paese andrebbe pulito tutto l’anno e non soltanto per i mesi estivi, perché i cittadini meritano di vivere nel decoro urbano e non solo i turisti; quest’anno, più che mai, le vie del paese sono fin troppo sporche e trascurate, per non parlare delle periferie in cui la vegetazione copre marciapiedi e strada, oltre alle montagne di detriti, rifiuti e pezzi di eternit sparsi ai bordi delle strade nelle frazioni.

Crediamo sia necessario sollecitare anche gli organi superiori a trovare delle risorse per bonificare questi luoghi e successivamente adottare ogni sistema per fare in modo che gli scarichi di materiali pericolosi ed inerti non avvengano più. Sistemi sia di videosorveglianza e sanzioni ma anche creare le condizioni affinchè ogni rifiuto, di ogni genere, possa essere conferito regolarmente a norma di legge.

“Roccella in Comune – prima le persone”

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