Caulonia piange Luciano Roccisano, il ricordo di Giovanni Di Landro

Caulonia piange Luciano Roccisano, il ricordo di Giovanni Di Landro

Quando ho appreso la notizia della scomparsa del carissimo amico Luciano Roccisano nella tarda serata del 13 luglio, è stato come un fulmine a ciel sereno! Lo sapevamo tutti che Luciano era malato da tempo e ormai da anni lottava contro i suoi problemi di salute che lo affliggevano, ma Luciano non aveva mai mollato, non aveva mai perso la speranza, ha affrontato ogni difficoltà con tenacia, con determinazione, e anche nei momenti più difficili ha sempre dimostrato una grandissima forza interiore e una grande resistenza fisica e psicologica.

Oggi però il grande Luciano non c’è più, e “grande” non è un aggettivo di circostanza, ma Luciano “grande” lo era davvero! Amico di tutti, grande professore di musica e storico componente della Banda musicale di Caulonia, grande conoscitore della storia e delle tradizioni di Caulonia, sempre presente ad ogni avvenimento, storico membro della Banca Maggiore dell’Arciconfraternita del SS. Rosario, sempre pronto a dare un consiglio buono, a mettere pace, a consigliare per il bene.

Con Luciano siamo stati quasi 12 anni insieme nel Direttivo dell’Arciconfraternita del SS. Rosario, fianco a fianco, abbiamo lavorato tanto insieme a tutti gli altri membri del Direttivo e ai Confratelli; un destino strano ha voluto che Luciano, più di 30 anni fa, fosse uno dei “giovani” che entrava per la prima volta nel Direttivo dell’Arciconfraternita del SS. Rosario quando mio padre allora era tra i “membri anziani” e poi io, a distanza di molti anni, entrai a far parte, questa volta io come “giovane”, di un Direttivo di cui Luciano fu il Priore.

Grande uomo, grande padre, grande musicista, punto di riferimento per tutti i compaesani, nessuno escluso, che gli hanno sempre voluto bene ed ai quali lui ha sempre voluto bene. Un pensiero oggi va alla sua famiglia, a Susanna Panetta, ai figli Ilario e Alessandro che lo hanno sempre assistito nei momenti di difficoltà e di sofferenza anch’essi con grande forza e grande tenacia.

Ci mancherai Luciano, e questa volta questa non è una frase di circostanza che spesso si usa in queste occasioni, ma ci mancherai veramente Luciano! Ci mancherai quando in piazza Mese cercheremo uno sguardo amico con cui colloquiare, ci mancherai quando entrando sul sagrato della Chiesa del SS. Rosario ci sembrerà strano non vederti più girare tra chiesa e sacrestia per sistemare qualcosa o per mettere ordine in qualche funzione, e ci mancherai carissimo Luciano a Pasqua, ci mancherà non sentir più la tua voce intonare il Miserere o quando ad ogni festa del nostro patrono S. Ilarione abate non sentiremo più la tua voce potente intonare il tradizionale canto al Santo che tu conoscevi in ogni sua strofa, o quando non ti vedremo più accanto alla tua amatissima Vergine Addolorata.

Ci mancherai ma non ti dimenticheremo, tutti ti ricorderanno Luciano, ed un giorno ci rivedremo caro Luciano, perché Cristo, quel Cristo al quale tu eri devotissimo e verso il quale non hai mai perso la speranza, è risorto, e ci insegna dunque che anche noi risorgeremo, ma Cristo per risorgere è passato però dalla Croce, e questo ci insegna anche che tutti noi dobbiamo passare per la “propria Croce” prima di giungere alla risurrezione ed alla vita eterna.

Che Dio ti abbia nella sua Gloria amatissimo Luciano!

Giovanni Di Landro

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