Violi: “In Italia la campagna elettorale non finisce mai. È diventata un’arma contro gli avversari”
di Francesco Violi
Ormai non ci facciamo più caso, ma da molti anni ormai nel nostro paese la campagna elettorale è permanente. Nell’ultimo periodo, in vista delle elezioni regionali d’autunno che coinvolgono m0lte regioni, si sta scatenando una vera e propria guerra mediatica per il potere . Le destre sostenute da una squadra di pseudo giornalisti stanno facendo uscire scandali veri o presunti in varie località, contro la giunta comunale di Milano in primis, con obiettivo la giunta Sala. Poi è la volta di Pesaro con l’ex sindaco Matteo Ricci, ora candidato regionale, indagato per le sue attività quando era sindaco. Tra le motivazioni dell’avviso di garanzia, scrive qualcuno, pare che ci siano le attività culturali e manifestazioni popolari pubbliche che gli hanno consentito di “accrescere il consenso” tra la popolazione: è una vecchia storia e ne sa qualcosa Domenico Lucano . Non commentiamo. Infine c’è il sindaco di Taranto che si è trovato nel fuoco incrociato tra le destre ipocrite e un gruppo di ambientalisti imbecilli per le vicende dell’ILVA, ora ferma, dal futuro incerto. Almeno diecimila lavoratori rischiano di perdere il lavoro e una vasta area, con buona pace degli ambientalisti, rimarrà a marcire e a spargere veleni per decenni su quelli che rimarranno ad abitare nelle vicinanze. Difficilmente in vicende di questo tipo, visto i precedenti e considerato che è stato abolito il reato di abuso di ufficio emergeranno illeciti gravi e condanne verso i soggetti interessati: il tutto sembra essere fatto apposta per manipolare le elezioni e prendersi tutto. Perché le destre che a livello nazionale hanno buoni risultati nei sondaggi, ultimamente hanno parecchi grattacapi con le elezioni comunali nelle grandi città ma anche nelle regionali. A proposito di sindaci, continua lo stillicidio del sindaco di Reggio accusato per qualsiasi cosa che fa o non fa. E’ evidente che non c’è alcuna collaborazione con la regione, unicamente perché è a capo di una giunta di sinistra. Ultimamente per una sua affermazione, confermata anchea da N. Irto , sull’alta velocità. Ha detto che non esiste ancora un progetto da Praia a Reggio. Subito è stato “smentito” dalla Minasi, esponente della lega, che ha detto che sono stati finanziati i progetti del treno e della 106 tra Catanzaro e Reggio. Siamo ancora nelle fasi di progetto! Speriamo che, per la ferrovia, si scelga un tracciato parallelo a quello attuale, che è ottimo pur non essendo adatto all’alta velocità per la sovrapposizione con il traffico locale, e si evitino i campanilismi del passato che, per l’autostrada, hanno portato il tracciato a lambire la città di Cosenza compromettendo la percorribilità dell’intera arteria.
Un altro governatore di sinistra attaccato ultimamente in conclusione del suo mandato, è De Luca in Campania per la vicenda dell’invito al compositore russo ad esibirsi, poi revocata. La vicenda sembra aver provocato una ondata di russofobia, non tanto sostenuta dal governo che tace sulla vicenda, ma da quasi tutti i giornali, anche quelli non allineati come Repubblica. La reazione della portavoce di Putin ( come c’era da aspettarselo) non si si è fatta attendere: ha fatto pubblicare una lista di “proscrizione” deplorevole che contiene anche il nome del Presidente della Repubblica di cui conosciamo le opinioni contro l’aggressione in Ucraina.
Tra le altre vicende vi è la guerra di Gaza che per colpa di Israele ( della sua leaderschip) ha assunto un connotato di genocidio: la gente muore per fame e sete e per le infezioni oltre alle bombe, anche a causa del caldo, vista la stagione. Questo sta provocando una reazione di condanna da parte dell’opinione pubblica internazionale ma anche da parte degli governanti dei grandi Stati Occidentali tranne l’Americano. Alcuni paesi come Francia, Spagna, Inghilterra, Paesi Bassi stanno per riconoscere lo Stato di Palestina pur essendo potenzialmente alleati (e fornitori di armi) di Israele. L’Italia tentenna e rimanda, sembra che ai tre Leader, pur condannando a parole gli atti Israele, siano succubi di Trump e incapaci di prendere decisioni autonome. . Dal basso e dalle bistrattate opposizioni, che in tre anni di governo non sono riuscite a cambiare una sola parola alle leggi e decreti ignobili che sono stati introdotti dal governo, cercano di correre ai ripari e invitano la Premier a riconoscere la Palestina. Anche le associazioni umanitarie e i comuni stanno facendo altrettanto: il comune di Gioiosa I. ha messo in ordine del giorno del Consiglio Comunale, 31 Luglio- 1 Agosto, una risoluzione per il riconoscimento e la definizione dei confini dello Stato di Palestina. Purtroppo la reazione dalla popolazione alla vicenda sta portando ad atti ignobili di “antisemitismo” contro gli israeliani in viaggio per l’Italia e l’Europa da reprimere immediatamente condannando i colpevoli.
Un’altra vicenda che sta tenendo banco riguarda i dazi di Trump che nelle trattative con la von der Leyen ( imboccata dagli altri Leader europei) ha ottenuto un accordo a suo favore con dazi sulle importazioni verso USA del 15% e aumento di vendite verso l’Europa del gas americano che costa di più. Le opposizioni si allarmano per la prima parte dell’accordo e chiedono al governo sostegno alle imprese che esportano. Pare che, per una volta la Leader abbia recepito e abbia deciso di stanziare un cifra astronomica del PNRR per sostenere le imprese, sperando che i soldi vadano nel verso giusto. Salvini sfegatato antieuropeista, tuona contro la Von der Leyen, come sempre, ma non per l’accordo con Trump che adora (come ama Putin anche se non lo dice), per la sospensione del Green Deal e per il ritorno ai motori termici che hanno portato ormai il pianeta verso un riscaldamento disastroso. Sarà per questo che, mentre il mondo va da tutt’altra parte, verso il progresso, in Italia si continuano a vendere solo macchine termiche che non solo emettono CO2 ma calore e gas di scarico che ammorbano l’aria provocando malattie gravissime? Sarà per distogliere i potenziali utenti delle macchine elettriche che le innumerevoli colonnine per la ricarica pubblica hanno un interfaccia utente astrusa (e diversa per ogni fornitore) da rendere quasi impossibile la ricarica? Ritornando ai dazi, invece di gridare al disastro perché non ci rivolgiamo ad altri paesi, specie con i prodotti agricoli, con i quali abbiamo deficit commerciali enormi come Cina e India e lasciar perdere Trump e l’America tutta, che pensa solo a se a stessa?
Per fare il Medico ci vuole la laurea in Medicina, specializzazione e concorso, per fare l’Avvocato o il Giudice ci vuole la laurea e concorso specifico e così per fare l’Insegnante, il commercialista il notaio l’ingegnere e tante altre, e per fare il politico? R. La chiacchiera e le “amicizie”!. Va bene qualsiasi laurea, se c’è, nella perfetta ignoranza su come affrontare i compiti assegnati. Perché per i politici non è richiesta una laurea almeno in scienze politiche che darebbe una infarinatura in economia, in relazioni internazionali, in diritti civili, e costituzionali, (perfettamente sconosciuti) e in etica ecc.? Così i politici fanno le leggi per tutti i professionisti senza avere l’idea dei problemi da affrontare solo per fare favori spesso ai più ricchi trascurando i bisogni reali dell’intera popolazione a cui impongono doveri e danno sempre meno diritti. I doveri sono specifici per ogni nazione; i diritti variano pure ma sono quelli sanciscono l’eguaglianza di trattamento tra i cittadini e le libertà fondamentali se esistono. Oggi, sono sempre meno anche in Italia, complice una popolazione distratta e dedita ai social. I diritti fondamentali: diritto alla vita, al sostentamento, al rispetto della persona, all’autodeterminazione ecc., sono universali e dovrebbero valere in tutti gli stati del mondo. Ma oggi vengono rispettati sempre meno e sono la causa principale di tutti gli innumerevoli conflitti sparsi per in tutti i continenti.