L’ex assessore regionale Musmanno replica a Gallo: “Parlano gli atti, eviti figuracce”

L’ex assessore regionale Musmanno replica a Gallo: “Parlano gli atti, eviti figuracce”

Ho letto con curiosità le dichiarazioni dell’assessore Gianluca Gallo. Presumo che abbia risposto per conto del presidente Occhiuto in qualità di titolare della delega al Trasporto Pubblico Locale (TPL), un ruolo che ho ricoperto anche io nella Giunta Oliverio, dal luglio 2015 al febbraio 2020, sento la responsabilità e il dovere di intervenire. Lo faccio con spirito di chiarezza, cercando di offrire un contributo oggettivo.

Se, in futuro, uno storico dovesse tracciare un bilancio dell’operato della Giunta Oliverio, non potrebbe trascurare il fatto che uno dei pilastri strategici fu proprio il settore dei trasporti. Il Piano Regionale dei Trasporti, l’unico ad aver ricevuto il parere positivo persino dalla Commissione Europea, ha rappresentato la cornice di riferimento per lo sviluppo infrastrutturale e dei servizi di mobilità in Calabria. Allo stesso modo, la Legge Regionale sul Trasporto Pubblico Locale (TPL) del 2015 – indicata dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati come esempio di innovazione da proporre anche alle altre Regioni – fornì la base normativa per avviare una riforma del settore, fondata sull’integrazione dei servizi ferro–gomma.

Questi due strumenti, approvati all’unanimità dal Consiglio regionale dell’epoca, hanno consentito di programmare il futuro della mobilità con una visione di lungo periodo, nella consapevolezza che una riforma radicale del settore richiederebbe almeno due consiliature e non può prescindere né dal miglioramento delle infrastrutture, né dall’affidamento dei servizi su gomma tramite gara pubblica, superando le proroghe ultradecennali che impediscono l’integrazione dei servizi e delle tariffe.

I risultati concreti, limitandoci solo al settore ferroviario, parlano chiaro:

 * Studio di prefattibilità dell’Alta Velocità in Calabria, trasmesso al MIT, con proposte innovative come la stazione AV (Alta Velocità) di Lamezia Terme sotto l’aeroporto, per favorire l’intermodalità aereo–treno.

*Estinzione del debito di 130 milioni di euro che la Regione Calabria aveva accumulato fino al 2014 con Trenitalia, con conseguente arrivo dei primi tre treni Swing sulla linea jonica. 

 * Progetto e cantierazione di ammodernamento e di elettrificazione della linea jonica, scongiurando l’ipotesi – allora in discussione – di trasformarla in pista ciclabile.

 * Accordo RFI–Regione per l’eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria jonica.

 * Potenziamento infrastrutturale del porto di Gioia Tauro, con il raccordo ferroviario di San Ferdinando e la nascita della prima Zona Economica Speciale del Mezzogiorno.

 * Creazione della prima “stazione ferroviaria virtuale” in Italia, con nodi di trasporto strategici (aeroporto di Lamezia, Cittadella Regionale, Università della Calabria) integrati ancora attualmente nei sistemi di bigliettazione ferroviaria.

 * Avvio del Frecciargento Sibari–Bolzano, grazie a un finanziamento regionale di start-up: una nostra scommessa che ha avuto un successo tradotto in una enorme domanda da parte dell’utenza. 

In questo contesto, si colloca il Contratto di Servizio tra Trenitalia e Regione Calabria, firmato alla fine del 2019. A tal proposito, mi sembra doveroso rispondere a un’osservazione dell’assessore Gallo che ha liquidato questo risultato con una semplice “firma” dell’amministrazione Oliverio. Ciò non è rispettoso del lavoro svolto a monte durato circa due anni, di grande delicatezza, mole e responsabilità. La complessità della materia ha richiesto numerosi atti preliminari e pareri da parte di autorità nazionali come l’ART e l’AGCM, dando vita a una procedura amministrativa impeccabile del valore complessivo di oltre un miliardo di euro, che non ha mai visto ricorsi o impugnazioni. Il tutto realizzato senza ricorrere a costose consulenze esterne.

Un contratto di tale portata, con una copertura quindicennale (10 + 5), non è semplicemente un atto formale, ma un Piano Economico Finanziario che impegna la Regione per 15 anni. E voglio essere chiaro: la copertura finanziaria a garanzia dell’intero periodo fu approvata a tutti i livelli ed ebbe la firma dei dipartimenti regionali preposti. La durata del contratto ha consentito alla Regione Calabria un risparmio sul costo dei servizi ferroviari, spalmando gli investimenti in materiale rotabile su un più lungo orizzonte di pianificazione. Senza il contratto di servizio con Trenitalia la Regione non avrebbe acquistato neanche un treno. 

Tutto questo lavoro, purtroppo, non è stato riconosciuto dai governi regionali successivi e le parole dell’assessore Gallo ne sono la conferma. È un peccato, perché la buona politica dovrebbe saper dare merito a ciò che è stato pianificato e avviato da precedenti amministrazioni, indipendentemente dal colore politico. Approfitto di questa occasione, per porre alcune domande sul tema trasporti all’attuale Giunta:

 * Che fine ha fatto il programma RFI–Regione per l’eliminazione dei passaggi a livello sulla ferrovia jonica, causa primaria di scarsa affidabilità del servizio? Le decine di interlocuzioni promosse dalla Regione tra Rfi e gli amministratori locali interessati che seguito hanno avuto?

 * A che punto è l’elettrificazione della linea jonica, avviata nel 2018, con il completamento della posa dei tralicci nella tratta che va da Sibari a Catanzaro Lido? Come mai, sono trascorsi 5 anni, ed ancora non si vede la stesura del cavo elettrico, neanche tra Sibari e Rossano, impedendo di fatto al Frecciargento (ora Freccia Rossa) Sibari–Bolzano di attestarsi come meriterebbe a Rossano e ancora giù a Crotone fino a Catanzaro Lido? 

Eppure l’Accordo Quadro sottoscritto nel 2018 tra Rfi e Regione Calabria prevedeva la conclusione dei lavori di elettrificazione tra Sibari e Catanzaro Lido e tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme entro il 2023.

 * Che iniziative concrete sono state prese per sostenere l’Alta Velocità in Calabria e perché è stato cancellato, nel silenzio generale, lo studio da 40 milioni di euro per portare l’Alta Velocità a Reggio Calabria attraverso il nodo di Tarsia? Come si intende spiegare tutto questo ai cittadini calabresi, alla luce delle notizie dei giorni scorsi circa la inesistenza dei fondi per l’Alta Velocità da Battipaglia a Reggio Calabria?

Sono domande legittime, che riguardano il futuro della mobilità calabrese e il diritto dei cittadini a un servizio moderno, efficiente e integrato.

Roberto Musmanno

CATEGORIES
TAGS
Share This