
Palestina, Israele e tanta ipocrisia. L’opinione di Pasquale Aiello
Dopo due anni di genocidio del popolo palestinese, protagonisti della politica e dello spettacolo, ma anche semplici comparse, ‘fulminati sulla via di Damasco’, si ammantano fintamente col velo dei ‘giusti’, ma solo fino a qualche giorno addietro la propria ambiguità e silenzio per non dire omertà, li caratterizzava. Tentano di lavare la propria coscienza e vorrebbero essere ricordati autoconvincendosi di stare dalla parte giusta.
Condannano solo ora Israele perché ‘Adesso comincia a esagerare’. Falsi e ipocriti. Da circa due anni, per non tornare al ‘48, lo stato sionista d’Israele ha fatto strage di ventimila bambini oltre alle migliaia di altre vittime civili, medici, giornalisti, attivisti. Dichiarano sostegno alla ‘Flottilla’ di Sumud, che porterà viveri e quant’altro per la sopravvivenza della gente, soprattutto bambini, di Gaza, ma dimenticano di chiedere al governo di proteggere, come Costituzione impone, l’imbarcazione italiana dagli attacchi dello stato terrorista d’Israele.
Tutta questa falsità irrita chi già dal primo giorno di questo terribile genocidio, senza attendere l’imput del padrone di turno, lotta continuamente a fianco della resistenza palestinese, anche solo con una bandiera. Ma tant’è. In ogni caso, tutto concorre all’obiettivo, quello di discutere sempre più sul problema Gaza e tentare di far rinsavire chi, fin’ora, convintamente appassionato allo stadio e muscoloso sui social ma probabilmente carente di autodeterminazione, ha preferito non accorgersi di ciò che succede.
A Gaza vige un regime di apartheid, è in atto uno sterminio che, per i metodi brutali con i quali si commette, riporta all’olocausto del nazismo e a tutti gli altri genocidi della storia. Il popolo di Palestina lotta per resistere a una occupazione delle terre palestinesi e la cacciata, quando non l’uccisione, dei nativi, con forza e violenza da parte della mafia sionista e dei coloni giudaicomassoni, che dura da 77 anni. La Sumud Flottilla, purtroppo a rischio attacchi, visto che il governo israeliano ha dichiarato di considerare gli attivisti come attentatori alla ‘pseudodemocrazia’ israeliana, va sostenuta e protetta da tutti gli stati di riferimento con sempre maggiore solidarietà internazionale.
Coloro che sono a bordo, sostituendosi ai propri paesi, mettono a repentaglio la propria pelle per portare cibo e acqua per la sopravvivenza della gente di Gaza, e richiamano gli stati alleati di Israele, primo fra tutti quello italiano, affinché passino dai proclami opportunisti ai fatti, magari con sospensione di accordi commerciali e sanzioni per far chiudere questa macelleria israeliana. La spedizione di Sumud Flotilla rappresenta tutti e impone a quel pezzo di mondo ipocrita e servo del potere sionista, di svegliarsi e unirsi alla lotta contro gli assassini sanguinari d’Israele, perché fermare il genocidio dei palestinesi vuol dire salvare l’intera umanità.
La distruzione di Gaza e il suo popolo, oltre a essere una devastazione umanitaria locale, è una questione universale per cui il rischio in futuro, tra sionismi,nazionalismi,colonialismi e democrature varie al comando, sarà quello di un forte restringimento degli spazi vitali, diritti e libertà per tutti, particolarmente per quelli che ogni giorno lottano contro l’imperialismo, per un mondo migliore, di solidarietà, giustizia sociale e fratellanza tra i popoli.
Pasquale Aiello