L’associazione Gente in Aspromonte organizza un’escursione “A Strata di Carri”

L’associazione Gente in Aspromonte organizza un’escursione “A Strata di Carri”

Primo Raduno: Ore 9:30 presso il parcheggio all’uscita autostradale A3 di Bagnara, poi si prosegue in direzione Sant’Eufemia – Solano

Secondo Raduno: Ore 10:15 alla Fontana Guglielmazzo

Partenza Escursione: Ore 10:30

Cenni sul Percorso: La costa dal mare violaceo, “perigliosa a causa degli scogli affioranti, delle forti correnti e degli improvvisi vortici”, fa da cornice a questo suggestivo paesaggio viticolo – terrazzato, che affascina chi si ferma ad osservare una natura straordinariamente intatta, tra sentieri a picco sul mare. Alcune parti del percorso, che conserva ancora oggi il paesaggio di un tempo, ricalcano il tracciato originario della Via Popilia, segnato in alcuni punti dai resti della vecchia pavimentazione. Questi luoghi mostrano un territorio tipicamente plasmato dall’opera certosina dell’uomo di un tempo, quando il rispetto nei confronti della natura andava di pari passo con le necessità umane, al punto da tutelare e preservare il territorio dagli effetti dell’erosione, anche con la creazione di numerosi terrazzamenti. La peculiarità degli alberi, la loro imponenza e bellezza completano questi paesaggi e ancora una volta invitano al rispetto e all’ammirazione.

Descrizione sentiero: Il percorso proposto, seguendo vecchie mulattiere, sentieri di collegamento di povere case disabitate e antiche “piste di lavoro”, si snoda sui crinali meridionali dei Piani dell’Aspromonte affacciati sulla costa Viola.

Un territorio, questo, che un tempo per molte persone era il centro della vita e degli interessi. La gente si era affezionata a questa montagna dopo averla addomesticata con quotidiane e impagabili fatiche, permettendone lo sfruttamento anche dei versanti più scoscesi. In questi luoghi, attraverso una fitta rete di mulattiere e sentieri si trasportava la legna fino alle case o a valle; si trasportava con fatica la terra da riporto, per poter coltivare quel poco e magro terreno concesso da una natura avara.

Oggi la natura si è ripresa il suo spazio. Prati, un tempo ben visibili anche dal fondovalle, si sono trasformati in boschi di nocciolo, castagno, noce. Molte abitazioni sono scomparse, altre sono state tristemente abbandonate, ma altre ancora, grazie alla tenacia e alla caparbietà della gente del luogo, resistono al tempo ed alle modeste condizioni di vita. Il tracciato in questo territorio, tra mulattiere e valli, spettacolare per varietà e ricchezza di vegetazione porta a Puntone Guglielmazzo.

È uno fra i punti più panoramici e suggestivi dell’Aspromonte, con ampie vedute sulla costa tirrenica e sullo stretto di Messina. Un confine fra due mondi: la zona di fondovalle nella macchia mediterranea e, verso Solano, le alture coltivate dei Piani dell’Aspromonte. Si sale per un centinaio di metri in prossimità di un piccolo incrocio, si gira a destra per imboccare il sentiero della pineta Spatticchia, dopo 5 minuti siamo alle case Florio. Da qui il sentiero incomincia a scendere e dopo diversi tornati arriviamo in contrada Malavalle.

Si continua gradualmente tra castagni, lecci e querce per 300 metri fino alla località Terreno Rosso, da qui il sentiero incomincia ad essere pianeggiante. Dopo aver superato Piano Santo Anastasio ci immettiamo sui piani Santa Domenica, dopo pochi minuti siamo alle prime case della contrada Forchì, qualche centinaio di metri sulla strada asfaltata e siamo in contrada Runci. Da qui prendiamo una sterrata che in pochi minuti ci porta a Solano Superiore.

Salvatore Lacopo – Gente in Aspromonte

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