Aiello: “Dalle piazze la voce della pace: il risveglio delle coscienze per il popolo palestinese”

Aiello: “Dalle piazze la voce della pace: il risveglio delle coscienze per il popolo palestinese”

di Pasquale Aiello

L’immane sacrificio del popolo palestinese primo fra tutti, la ripugnanza nei confronti dei ‘mostri d’Israele’, artefici del genocidio a Gaza, ma anche verso tutti coloro che alle bestie sioniste offrono sostegno, come tutti quei politici nazifascisti che magari governano pure, cominciando dai campioni nostrani, e infine ma non ultima la missione umanitaria di ‘Flottilla’, hanno risvegliato coscienze sopite da anni e ci restituiscono l’idea di umanità come consistenza interiore. Un concetto che riempie di nuovo, come da tempo non accadeva, le piazze della protesta e dell’indignazione, proprio per sottolineare l’urgenza di tornare a essere umani. Fratellanza e solidarietà, che una marea di gente, stanca di cotanta violenza gratuita invoca in modo completamente spontaneo. Una vicinanza genuina al popolo Palestinese che richiama valori antichi e che necessariamente devono farci recuperare  il vero significato della prassi politica, quella che si prende cura dei bisogni sociali, dei diritti di tutti e non rincorre l’autorità e la prepotenza del potere fine a se stesso. Una umanità rinnovata che indispensabilmente dovrà coniugarsi con una nuova dimensione politica che configuri solidarietà uguaglianza pace e fraternità in quanto connaturati a un ideale collettivistico e che senza ombra di dubbio richiama le idee di condivisione e partecipazione alla vita governativa della società. Una politica attiva e partecipata, da opporre a quella opportunista e calcolatrice di ciarlatani che criminalizzano la solidarietà e sostengono il terrorismo di stato continuando a seguire le direttive del padrone anglogiudaicoamericano. Una coscienza umanitaria che rielabori una visione di futuro la quale deve innegabilmente comprendere un reale mutamento dello stato attuale delle cose e sia il vero propulsore per coltivare la speranza e migliorare  veramente il mondo, cominciando da un impegno di rinascita individuale in senso rivoluzionario così da costituire una effettiva vitalità sociale e dimostrare che una strada alternativa esiste. Una coscienza innovativa di appartenenza al genere umano che impegni tutti nella ricerca di una nuova civiltà, che metta al centro l’uomo e non il profitto, il lavoro ‘vero’, la sanità pubblica, i diritti di tutti e non i privilegi di pochi, la difesa degli ultimi, la protezione dei bambini. Un mondo nuovo libero da tutti gli imperialismi che aborri lo sfruttamento sull’uomo, che respinga ogni forma di bieco annientamento dell’altro e allontani la barbarie del capitalismo, vero nemico della civiltà umana che  schiaccia tutto e tutti, mostro finanziario che umilia e annichilisce la dignità dell’uomo, il genocidio in corso in Palestina è la dimostrazione concreta che chiunque può vedere, tranne coloro che non vogliono perché traggono benefici e vantaggi.  L’unica speranza è che questo risveglio sia reale e non effimero, che progredisca fino a diventare una vera forza organizzata per salvaguardare i diritti universali dell’uomo, camminando tutti insieme sulle strade dell’internazionalismo affinché si metta all’angolo il sistema capitalistico, per realizzare davvero il ‘mondo migliore’ e proteggere l’umanità da una atroce devastazione.

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