Aiello: “A Gaza si firma un trattato di pace senza la voce del popolo palestinese”

Aiello: “A Gaza si firma un trattato di pace senza la voce del popolo palestinese”

di Pasquale Aiello

Trattato di pace per Gaza 2025 con la grande assente, la Palestina. Un circo mediatico, come al solito, per presentare al mondo l’ennesimo stratagemma che serve solo a continuare il colonialismo in forma ‘legale’, una nuova fase, magari mettendo in campo strumenti più ‘carezzevoli e ammissibili’ per domare meglio le coscienze e controllare l’economia di quel pezzo di terra,  come del resto avviene dal ‘48. Certo, nell’immediato qualunque soluzione va bene purché a Gaza non si muoia più per i bombardamenti, la speranza è che duri, anche se forse moriranno ancora per le conseguenze. Chissà quanti bambini si sono salvati tra tutti quelli che imploravano pace e salvezza dalle bombe mentre erano in fila per una manciata di riso. Dopo due anni di efferato genocidio durante il quale hanno fatto un  deserto di macerie, terreno fertile per le bande criminali locali, ‘lorsignori’ hanno deciso che può bastare. Da ora in poi si chiamerà pace. Hanno inscenato una farsa sotto forma di accordo, ma solo per salvare il culo dalla rabbia e l’indignazione del mondo intero. Quando la calma tornerà, riprenderanno gli affari sporchi loschi e insanguinati, compresa la ricostruzione con le multinazionali del cemento dei propri stati. Tutti i protagonisti del genocidio, feroci assassini e loro complici, sono schierati per attribuirsi il merito di aver contribuito alla fine di uno sterminio che loro stessi hanno praticato, sponsorizzato, armato e reso più cruento negli ultimi due anni, dopo averlo portato avanti e pianificato fin dal 1948. Questa enorme carneficina ha messo a nudo un mondo, soprattutto quello politico, che predica la giustizia ma agevola e foraggia l’oppressione. Ora, dopo averla distrutta,  dopo aver negato al suo popolo la pace, il godimento dei diritti e della vita stessa, tutti dicono di voler salvare Gaza.  Fino a ieri criminali sanguinari, oggi artefici della pace. Misteri della vita. La storia, però, li ha già giudicati e condannati. Gaza non è salvata da loro, ma è salva, per ora, grazie alla tenacia, alla fermezza e alla resistenza collettiva che la contraddistingue, poiché non ha ceduto a una sporca narrazione che la descriveva come covo di terroristi, ma ha difeso la propria dignità di popolo con uguali diritti di tutti gli altri. Gaza ha resistito, ha lottato col sostegno di una immensa società civile mondiale che dall’inizio è andato sempre incrementandosi al suo fianco fino alle indignazioni, alle proteste di piazza per finire alle ‘flottille’ solidali. Il governo nazifascista d’Israele, il paranoico ‘tycoon’ dal maestoso ‘ciuffo giallo’, la mafia dei coloni ebrei e tutti i governi seguaci, tra cui quello italiano, hanno sovvenzionato questo orribile e atroce massacro. Ora si ergono a liberatori e costruttori di pace. Bisognerà candidarli all’oscar per la clemenza e la generosità. Per non aver infierito oltre…Come sono umani! 

La sopravvivenza di Gaza la si deve alla propria resistenza, alla ostinazione e alla perseveranza che neppure le bombe hanno spezzato. Ora, il futuro dovrà essere la completa autonomia per una Palestina laica e democratica con la fine dell’occupazione e senza la supervisione straniera. Non potrà esserci vera liberazione fino a quando non cesserà l’occupazione e l’apartheid anche in Cisgiordania, fino a quando il popolo di Palestina non potrà godere pienamente della propria libertà e autodeterminazione. I palestinesi hanno il diritto, dopo tante sofferenze, di stabilire e organizzare la propria libertà. Israele sionista, tra gli applausi dei propri accoliti sparsi nel mondo, ha commesso il misfatto più grave che si possa compiere. 

Ci sarà un giudice a Berlino…Forse.

Photo by Ahmed Abu Hameeda on Unsplash

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