Caulonia, Caraffa alla DS: “Rammarico per il tono della sua risposta. Quel che conta è che nessun bambino sarà escluso dal concerto di Natale”

Caulonia, Caraffa alla DS: “Rammarico per il tono della sua risposta. Quel che conta è che nessun bambino sarà escluso dal concerto di Natale”

Gentile Dirigente,
desidero innanzitutto esprimere il mio rammarico per il tono della Sua risposta, che ho trovato sorprendentemente accusatorio, non solo nei miei confronti. La mia lettera aperta, rivolta proprio a Lei, non nasce da superficialità né tantomeno da malafede. Essa riflette timori condivisi da molte famiglie e si è voluta configurare come un invito al dialogo, fondato su trasparenza e ricerca di confronto e collaborazione.

Ritengo infatti che le questioni che riguardano la vita scolastica dei nostri figli meritino di essere affrontate pubblicamente, con rispetto delle forme ma anche con chiarezza di intenti.
Sono convinta, dunque, di aver agito in coscienza e nel pieno rispetto delle modalità istituzionali previste.

I contenuti da me riportati non sono frutto di semplici “voci di corridoio”, ma comunicazioni riportate in modo formale e sistematico dalle rappresentanti di classe e di Istituto a tutte le famiglie.
Le rappresentanti di classe sono le nostre orecchie e la nostra voce nel dialogo con la scuola dei nostri figli. Non ho messo, e mai metterò, in discussione la loro correttezza e la loro affidabilità, farlo, a mio avviso, equivale a sminuire l’intero processo di partecipazione attiva che la scuola stessa promuove.

Se quanto è stato comunicato alle famiglie dalle rappresentanti non riflette le effettive disposizioni della scuola e se qualche insegnante “abbia potuto esprimere attraverso canali non ufficiali considerazioni simili a quelle contestate” questo fatto – di per sé – dovrebbe essere oggetto di una seria riflessione.
È, a mio giudizio, responsabilità della Dirigenza vigilare affinché le informazioni che giungono alle famiglie, per qualunque canale esse transitino, siano corrette, coerenti con l’indirizzo della scuola e non diano adito a fraintendimenti o timori infondati.

Prendo atto, tuttavia, con grande sollievo, del chiarimento secondo cui non esiste alcuna “disposizione impartita ai docenti” in merito a progetti extracurriculari, e che dunque nessun bambino sarà escluso dal concerto di Natale. Questo è, in effetti, ciò che davvero conta.

Mi auguro, infine, che in futuro il dialogo tra scuola e famiglie possa avvenire con maggiore apertura e reciproca considerazione, nell’interesse esclusivo dei nostri figli.

Cordialmente,

Antonella Caraffa

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