
Nicola Frammartino: “Si stia vigili e pronti ad impedire con la forza, se dovesse essere necessario, il ripetersi del dramma fascista”
di Nicola Frammartino
Nel corso di una riunione svoltasi a Caulonia subito dopo la vittoria del centro destra, alle elezioni politiche, ho espresso l’opinione, che oggi giudico assolutamente sbagliata, che dalla vittoria della destra non sarebbero venuti per il Paese grossi problemi, al massimo, dicevo, una minore attenzione ai diritti. Grave sottovalutazione: le cose in questi anni sono andata assai diversamente. Non mi sento di sostenere che i Governi precedenti abbiano tenuto comportamenti esemplari e nemmeno la Sinistra (almeno quella che ho conosciuto io). Per questa ragione mi sforzo di essere equilibrato nei giudizi: né odio, né rabbia, né verso la Meloni, (né facili assoluzioni verso la sinistra, che conserva gli antichi vizi), né verso nessuno, ché in fondo ha saputo trarre profitto della struttura di fondo del nostro Pese che, come affermava Piero Gobetti, prima di essere assassinato dalle squadre fasciste, ha una biografia che richiama il fascismo. Perciò, pur non volendo incolpare nessuno di questa situazione, mi illudo che le masse, solo le masse ricche di una cultura democratica e popolare, stiano vigili e pronte a impedire anche con la forza se dovesse essere necessario, (ché il fascismo solo con la forza potrebbe affermarsi) di ripetersi il dramma fascista. Non sono pessimista, perché non vedo, come qualcuno sostiene, il nostro Paese assopito. Anzi vedo attive forze inaspettate. Sarà che, come già successo nel ventennio, i neo-fascisti stiano tirando la corda al di là di ogni ragionevolezza? Non lo so. Però vedo un Paese sveglio e vivace. Ciò mi dà conforto
