
Caulonia, Cagliuso potrebbe dimettersi come Occhiuto per approfittare dell’impreparazione delle minoranze?
Ieri ho scritto delle minoranze di Caulonia che, se si votasse a breve per le elezioni comunali, sarebbero assolutamente impreparate e rischierebbero di andare incontro ad una sconfitta, nonostante le potenzialità che l’unione (ad oggi lontana perchè non realmente voluta) garantirebbe.
Oggi vorrei concentrarmi sul sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso, forte di una maggioranza risicata ma apparantemente compatta.
Alla luce della mossa di Occhiuto alla Regione (dimissioni e ricandidatura immediata) se mi trovassi al posto di Cagliuso valuterei un’iniziativa simile, pur con alcuni dubbi.
L’opportunità sarebbe costituita dall’inadeguatezza attuale delle minoranze, atomizzate in diversi rivoli, con il Partito Democratico che potrebbe fare la voce grossa alla luce del risultato elettorale alle regionali di Caterina Belcastro ma con la difficoltà di unire le altre forze di opposizione, che vanno ben oltre il gruppo Rinnoviamo Caulonia. Quest’ultimo a volte sembra fare un’opposizione parziale. Gli attacchi della minoranza consiliare sono sempre rivolti al sindaco e alle persone a lui più vicine (per quanto ne siano rimaste davvero pochi) e raramente ad altri componenti della giunta. Inoltre la minoranza, per scelta, è rimasta incredibilmente in silenzio su temi importanti. Per esempio se si eslcudono le dichiarazioni di Antonio Marziano, che pur stando nel gruppo unico di minoranza fa parte del Partito Democratico, Rinnoviamo Caulonia non si è mai espressa sull’edizione 2025 del Kaulonia Tarantella Festival, tacendo sulle gravi dichiarazioni di Morgan e rinunciando al proprio ruolo di opposizione. Un’ambiguità che i cittadini colgono e che non viene affatto apprezzata. Considerando poi che le divisioni tra la capogruppo Luana Franco e il Partito Democratico cauloniese ad oggi non si sono ridotte, il momento sarebbe propizio per Cagliuso per andare a nuove elezioni in primavera. Avrebbe gioco facile per vincere e batterebbe sul tempo i suoi oppositori che avrebbero pochissimi mesi, visto che ne hanno sprecati fin troppi, per organizzarsi e costruire una squadra (e soprattutto un progetto credibile) che possa avere qualche possibilità di giocarsela.
Cagliuso approfitterebbe anche dell’effetto traino delle regionali con la vittoria schiacciante delle destre. Se aggungiamo anche l’effetto positivo che avrebbe il consigliere regionale Salvatore Cirillo, che dopo l’incredibile risultato elettorale (oltre 19mila voti) sembra dirigersi verso un ruolo autorevole come quello di Presidente del Consiglio Regionale, Cagliuso dovrebbe solo calcolare bene i tempi e poi dimettersi.
Tra l’altro sembra che la macchina amministrativa del comune si stia inceppando, tra dipendenti che prendono l’aspettativa dal lavoro, le volontà di dimissioni di dipendenti e dirigenti e le richieste di revoca dall’incarico di responsabile oltre ad un malumore generalizzato riscontrabile negli uffici. Una situazione che richiamerebbe anche simbolicamente quella che ha portato Occhiuto, che sosteneva di avere una macchina burocratica paralizzata, alle dimissioni.
Questi gli elementi a favore di un’eventuale iniziativa del genere da parte del sindaco.
A sfavore c’è però l’incertezza sul fatto che Forza Italia lo ricandidi. I malumori, verso il sindaco e l’andamento generale dell’amministrazione, da parte di chi viene dall’ex gruppo “Dipende da noi” non sono certo un mistero. E questo potrebbe portare ad una scelta differente come candidato a sindaco, che potrebbe ricadere su Ninni Riccio, attuale vicesindaco e già sindaco o sull’assessore Antonella Ierace.
Ma c’è da dire che questo scenario potrebbe verificarsi sia in caso di dimissioni anticipate sia in caso di conclusione del mandato. La riconferma di Franco Cagliuso non è scontata.
Anche questa situazione rimanda a quella di Occhiuto, la cui coalizione non intendeva ricandidarlo e con le dimissioni e l’annuncio della ricandidatura il Presidente ha forzato la mano ai partiti di destra. Cagliuso, che non è certo uno sprovveduto, potrebbe ispirarsi anche in questo ad Occhiuto.
Quindi, in definitiva, i “pro” di un’operazione del genere potrebbero superare i “contro”.
