
Luana Franco scrive a Giovanni Maiolo: “I cauloniesi chiedono una gestione amministrativa seria. Lasciamo alle spalle le bandiere ideologiche”
Caro Giovanni Maiolo ,
ho letto con attenzione il tuo intervento
Ne apprezzo il percorso personale e l’impegno civile. Su alcuni passaggi, però, propongo una diversa impostazione, con l’unico obiettivo di essere utili a Caulonia in questo momento delicato. Intanto sento di dover riconoscere che l’apertura dei mercati e la circolazione di idee e tecnologie abbiano favorito l’innovazione e la crescita, contribuendo in molte aree del mondo alla riduzione della povertà.
Tuttavia, come te, non posso ignorare i costi sociali, ambientali e democratici che hanno colpito persone e territori, soprattutto quando le regole sono mancate o sono state troppo deboli. Per questo motivo non invoco scomuniche né abiure, ma credo sia necessario un serio bilanciamento. Il mercato e la libertà economica sono strumenti, non obiettivi in sé, e richiedono regole chiare, trasparenza e responsabilità pubblica.
La nostra comunità, oggi, chiede risultati, non dichiarazioni di principio. Chiede strade asfaltate, un’illuminazione pubblica efficiente, acqua potabile – davvero potabile! –, servizi sociali che funzionino, scuole e impianti sportivi in buono stato, una gestione attenta del bilancio, la capacità di attrarre fondi europei e regionali e una cura costante del territorio.
Si tratta di esigenze condivise, che non appartengono a una parte politica. Sono semplicemente ciò che definisce una buona amministrazione.
Nel tuo intervento parli di “Progetto Paese” (richiamando un’idea del Prof. Ilario Ammendolia), di ideali e prospettive di lungo periodo. Concordo sull’importanza di avere una visione. Tuttavia, mi permetto di dissentire rispetto al contenuto che questa visione dovrebbe assumere.
Caulonia, in questa fase storica, non ha bisogno di importare le grandi battaglie del radicalismo globale. I cauloniesi, le famiglie, i giovani, gli anziani, chiedono con urgenza una gestione amministrativa seria, che affronti le difficoltà quotidiane in modo diretto ed efficace.
Non servono narrazioni ideologiche, ma interventi puntuali. Servono strade asfaltate, impianti funzionanti, servizi efficienti, amministrazione trasparente e rispetto per i cittadini. C’è bisogno di competenza nella gestione del bilancio comunale, capacità progettuale per accedere ai fondi disponibili e attenzione alle infrastrutture.
Sono questi gli elementi che cambiano davvero la vita delle persone. Non i grandi racconti, ma la somma dei piccoli atti di una macchina amministrativa che funziona, risponde e si prende cura del proprio territorio.
Qui risiede la forza di questa visione: rimettere in sesto una strada non è né di destra né di sinistra. Garantire acqua potabile in ogni quartiere non ha colore politico. Tenere pulito il paese o rispondere ai cittadini in tempi accettabili non è questione ideologica. È ciò che ogni amministrazione dovrebbe fare.
Siamo una comunità piccola con problemi grandi, spesso sproporzionati rispetto alle nostre forze. Il declino demografico, che anche tu hai richiamato, non si arresta con slogan o manifesti ideologici. Si ferma solo creando condizioni dignitose di vita, offrendo a chi se n’è andato un motivo per tornare e a chi arriva da fuori una ragione per restare.
Hai scritto che le opposizioni sono frammentate e dovrebbero unirsi. Sono pienamente d’accordo. Ma l’unità non può fondarsi su un’ideologia, per quanto nobile o benintenzionata. Deve poggiare su obiettivi condivisi, riconoscibili da chiunque abbia a cuore il bene del paese.
Vorrei contribuire a dare a Caulonia una buona amministrazione, indipendentemente dalle convinzioni politiche personali di chi vi partecipa. Questo rappresenta, a mio avviso, la vera alternativa: non uno scontro tra visioni contrapposte, ma una proposta diversa nel metodo. Un metodo fondato su competenza, trasparenza, merito e ascolto.
Non vogliamo far cadere l’amministrazione Cagliuso per principio, come tu stesso hai notato. Vogliamo offrire a Caulonia la possibilità di scegliere un’amministrazione che metta al centro i problemi quotidiani delle persone, non le etichette o le appartenenze.
Hai evocato la forza che avete sperimentato nei Social Forum “stando insieme”.
Io ti propongo di riscoprire la forza di un altro stare insieme: quello che nasce dal lavorare fianco a fianco per far funzionare davvero questo paese. Non è necessario puntare a cambiare il mondo; è sufficiente (e allo stesso tempo molto ambizioso) voler migliorare Caulonia, renderla un luogo più vivibile, accogliente, capace di offrire opportunità a chi ci vive.
Per riuscirci, serve accantonare le ambiguità, le ambizioni personali e i giochi di potere. Ma serve anche lasciarsi alle spalle le bandiere ideologiche, le fedeltà di corrente, i riferimenti astratti. Servono umiltà, realismo e la disponibilità a guardare ai problemi per ciò che sono, non attraverso filtri precostituiti.
Hai scritto che l’elettorato, in tutto l’Occidente, ha lanciato un messaggio alla sinistra moderata. Io credo che il messaggio sia più ampio: i cittadini sono stanchi delle narrazioni complesse, delle battaglie simboliche. Vogliono risultati. Vogliono amministratori capaci. Vogliono una politica che torni ad occuparsi, senza enfasi né retorica, della quotidianità.
Concludi auspicando che le opposizioni all’Amministrazione in carica smettano coi tatticismi e inizino a collaborare. Accolgo il tuo invito, e lo rilancio. Lavoriamo insieme, ma non su basi ideologiche. Costruiamo una proposta amministrativa concreta, basata sulla buona gestione. Mettiamo da parte ciò che divide e concentriamoci su ciò che può unire.
Perché una cosa, la storia ce l’ha insegnata: le ideologie passano, i problemi, invece, restano.
E Caulonia ha bisogno urgente di chi questi problemi li affronti, non di chi li osservi da lontano.
Con stima e speranza
Luana Franco
