
Luana Franco a Gloria Petrolo: “Se c’è stato un fraintendimento, me ne faccio carico. Il mio un invito a collaborare”
Cara Gloria,
ti ringrazio per la franchezza e per le parole di stima con cui hai letto e commentato il mio intervento.
Ho accolto il tuo messaggio con rispetto e affetto, e mi prendo la responsabilità di spiegarmi meglio, perché il confronto sincero è sempre un’occasione di crescita.
Non mi sento “agnostica” della politica, tutt’altro. Credo profondamente nel valore della visione e dei principi, che considero la bussola irrinunciabile di ogni azione pubblica. La mia lettera non voleva mettere tra parentesi gli ideali, ma portarli sul terreno della concretezza: per me, buon governo significa legalità, equità, trasparenza, tutela dell’ambiente, inclusione sociale, partecipazione attiva dei giovani, lavoro e molto altro. Sono parole impegnative, certo, ma sono anche il cuore pulsante della politica, quella vera.
Quando dico che a Caulonia siamo all’anno zero, non lo dico con rassegnazione ma con il desiderio di ricominciare. Di guardare a quello che manca e provare a metterlo insieme con impegno quotidiano e visione politica partendo proprio da prioritá: acqua potabile, scuole sicure, strade percorribili, impianti funzionanti, raccolta rifiuti, fondi europei ben usati. Questo per me è “fare politica” e non ha nulla di rinunciatario.
Non è una rinuncia alla visione: è un modo per renderla tangibile. I grandi ideali, se non si traducono in risultati concreti, rischiano di restare sospesi nel vuoto.
Hai ragione quando dici che il pensiero globale non può essere ignorato. Lo condivido appieno perché come te ritengo che è il respiro lungo che ci deve guidare. Ma senza un passo dopo l’altro, senza scelte amministrative serie e capaci, la strada resta tutta teoria. Qui stiamo cercando, ogni giorno, di cambiare le cose, davvero.
Quanto alla frase “le ideologie passano, i problemi restano”, capisco che possa averti colpita. Non voleva essere una provocazione, né tantomeno un invito a spegnere le passioni. Era, piuttosto, un richiamo al fatto che le idee devono camminare con le gambe delle persone altrimenti anche le migliori intenzioni rischiano di perdersi.
Questa è la passione che mi ha mosso in campagna elettorale, e che oggi cerco di tradurre in efficacia amministrativa.
Se c’è stato un fraintendimento, me ne faccio carico. E ti chiedo, con sincerità, di leggere le mie parole per ciò che vogliono essere: un invito a collaborare, a unire forze e le diverse visioni su obiettivi comuni. Un’apertura non a un cartello ideologico ma a un percorso comune.
Le differenze – anche quelle ideologiche – non sono un ostacolo, ma una risorsa. Purché ci si ascolti. Purché si lavori insieme.
Se il mio messaggio è sembrato freddo o poco appassionato, me ne dispiaccio. Ma ci tengo a dirti che il mio impegno e la mia passione ci sono tutti. Oggi, piu di ieri e meno di domani, lo metto al servizio di ció che possiamo davvero costruire, spero insieme.
Grazie per avermi spinta a chiarire pubblicamente.
Io e te continueremo il nostro dialogo davanti al nostro caffè del “Venerdi”.
Con affetto,
Luana
