
Caulonia, il discorso con cui Caraffa ha annunciato il gruppo autonomo: “Scelgo un percorso diverso, lontano da una politica che non mi rappresenta più”
Signor Sindaco, colleghi consiglieri, cittadini,
come ho già dichiarato più volte, ritengo che all’interno di questa Amministrazione — e del Consiglio comunale tutto, in effetti — si respiri, da qualche tempo, un’aria profondamente diversa.
Ho rassegnato, ormai da mesi, le mie dimissioni da assessore comunale nella speranza che la mia scelta, e la mia denuncia politica, potessero dare vita a un autentico momento di confronto.
Ciononostante, né in questa sede né altrove si è mai aperta una riflessione sulle ragioni profonde di quella decisione, né mai ne è seguita una vera discussione che entrasse nel merito delle scelte amministrative.
Si è parlato, piuttosto, di equilibri, di ruoli, di assetti — ma poco, quasi nulla, di politica nella sua accezione più alta e più nobile.
La politica non può ridursi a un mero esercizio amministrativo, né alla gestione del potere che deriva dal consenso. Alla politica serve un orizzonte, una visione — come mi ha sempre detto, con convinzione, anche il nostro Sindaco.
Come ci ricordava Norberto Bobbio, essa è l’arte di conciliare la libertà con l’autorità, l’interesse individuale con il bene comune.
Ritengo urgente che questo Consiglio torni a essere un luogo aperto al dialogo, all’ascolto, alla partecipazione; un luogo dove si compiano scelte — scelte coraggiose — e dove le discussioni siano sincere, non frenate da chiusure, da paure o da assordanti silenzi.
Non possiamo permetterci di trasformare le istituzioni in spazi autoreferenziali: la democrazia vive di confronti, scontri, vive di pluralismo.
Per questi motivi, oggi, ho deciso di costituire un gruppo consiliare autonomo.
La mia scelta nasce dalla consapevolezza di essere ormai su un percorso diverso, lontano da un modo di intendere la politica che non mi rappresenta più, e dalla volontà di restituire al confronto politico un respiro autentico, libero, trasparente — quello che dovrebbe sempre ispirare la buona politica.
Il mio sarà un gruppo aperto: aperto a chiunque senta l’urgenza di riaffermare quei principi di democrazia e di partecipazione che, troppo spesso, sembrano smarriti dietro logiche di gestione verticistica.
Intendo continuare a servire Caulonia con lo stesso impegno e con la stessa serietà di sempre — ma con una maggiore indipendenza di giudizio, nella convinzione che solo una politica libera da condizionamenti possa davvero rispondere al bene comune.
La storia insegna che i momenti di discontinuità, se affrontati con lealtà e senso delle istituzioni, possono diventare occasioni di rinascita.
È questo l’augurio che rivolgo a tutti noi: che il dibattito torni a essere strumento di crescita collettiva, e non di sterile contrapposizione.
Grazie.
Antonella Caraffa
