
Niceforo: “A Caulonia capoluogo installati 7 fili di luminarie solo dopo le proteste”
di Erminio Niceforo
Tante persone, follower sui social e amici amministratori dei paesi limitrofi — e non solo — mi hanno scritto nei giorni scorsi manifestando una sincera preoccupazione e ovvero come mai Caulonia Capoluogo restasse ancora completamente al buio.
Mi corre quindi d’obbligo rassicurare e rasserenare questi amici, con i quali esiste un rapporto diretto e personale: anche Caulonia Capoluogo oggi ha qualche lucciola!
Dicono che “Dio disse: ‘Sia la luce’ e la luce fu” (Genesi 1:3).
A Caulonia Capoluogo, invece, la luce è arrivata solo dopo una protesta pubblica, uno scritto e un diffuso malcontento sui social. E solo allora, finalmente, qualcosa si è acceso…
A seguito delle segnalazioni, l’Amministrazione ha provveduto a installare sette fili di luminarie — sì, sette — nel cuore del Centro Storico.
Forse un caso o forse un numero simbolico richiamato nella Bibbia: se Dio ha fatto la luce al settimo giorno, sette fili bastano a illuminare il Capoluogo… almeno un po’.
Non uno spettacolo da cartolina né un grande investimento, ma quanto basta per poter affermare che anche il Capoluogo non è rimasto del tutto al buio.
Il punto, però, resta centrale: non si è trattato di una dimenticanza, bensì di una gestione discrezionale dei servizi e degli investimenti, che ha privilegiato la frazione Marina lasciando Caulonia Capoluogo in secondo piano, come se fosse una semplice frazione.
Eppure, Caulonia è una sola.
Noi lo riconosciamo, lo rivendichiamo e pretendiamo che venga amministrata come un’unica Comunità, senza distinzioni di comodo.
Lo dimostra anche lo stemma araldico del Comune di Caulonia, che raffigura il Castello del Principe Carafa e l’intero complesso perimetrale delle mura di cinta della città storica di Castelvetere. Un simbolo che racconta chiaramente dove affondano le radici dell’identità cittadina: nel Capoluogo.
Eppure, quello stesso stemma viene utilizzato sui profili social istituzionali per promuovere manifestazioni calendarizzate quasi esclusivamente nella frazione Marina. È quindi doveroso ribadirlo: si parla del Comune di Caulonia, non del Comune di Caulonia Marina.
Proprio per questo motivo, e proprio perché Caulonia è una sola, sarebbe stato auspicabile che almeno una parte delle manifestazioni natalizie fosse ospitata nella Piazza Mese, cuore pulsante di Caulonia Capoluogo.
Ci dispiace che ciò non sia avvenuto, ma — come si suol dire — “ogni ficatedu i musca è sustanza”. A piccoli passi, anche questo arriverà.
Resta tuttavia un dato difficilmente contestabile: la protesta civile funziona.
Quando la cittadinanza segnala, documenta e rende pubblico il disagio, le istituzioni intervengono.
Magari con sette fili.
Ma intervengono.
Dio disse: “Sia la luce”, e luce fu.
A Caulonia Capoluogo, invece, ci è voluta la voce dei cittadini per ottenere anche solo sette fili di luminarie. Non sarà tutta la luce che meritiamo, ma dimostra una cosa chiara: il buio non è inevitabile, è una scelta. E quando serve, possiamo correggerla.
Da oggi in poi, ogni minima negligenza, ogni dimenticanza sarà segnalata e resa nota. Perché il Capoluogo non merita scorciatoie: merita dignità!

