

Ma di cosa stiamo parlando? Una polemica assurda, fondata sul nulla, fomentata da pochi e amplificata da alcuni organi di informazione, che hanno scelto di accontentarsi dei “si dice”, abdicando al loro compito di accertamento della realtà dei fatti. Uno sparuto gruppo di ambulanti, in fase di allestimento della fiera in occasione della festa in onore della Madonna del Carmine, si è ribellata alle tariffe stabilite già nel mese di Marzo e ha ritenuto di non dover montare le proprie strutture. Ma, a questo punto, sorge la domanda: ma di cosa stiamo parlando? Le tariffe deliberate dall’Amministrazione comunale non sono un capriccio e non sono state costruite sul nulla, ma rappresentano un elemento di ponderazione tra i costi importanti di una fiera significativa, quale è quella della Madonna del Carmine, e l’esigenza di non gravare eccessivamente sui rivenditori. Le tariffe, come dicevamo, erano note già dal mese di Marzo. In più sono state presentate in occasione di un’assemblea svoltasi alla fine del mese di Luglio, dove era presente una cospicua rappresentanza dei venditori ambulanti. In cosa consistono queste tariffe? Una bancarella di 20 metri quadrati avrebbe pagato per due giorni di fiera non più di 114 €, su alcuni organi di stampa abbiamo letto di presunte tariffe per 200 € al giorno, una follia. 114 euro per uno spazio pubblico significativo, che poi va ripulito e sistemato e i cui costi gravavano su tutti i contribuenti di Marina di Gioiosa Ionica. 114 euro che per gli ambulanti presenti settimanalmente al mercato del lunedì diventano circa 74 euro.
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