Giornata del Rifugiato a Gioiosa, con Gatto e Macagnino

Giornata del Rifugiato a Gioiosa, con Gatto e Macagnino

Celebrata anche a Gioiosa Jonica la “Giornata Mondiale del rifugiato”, istituita nell’anno 2000 e calendarizzata annualmente al 20 di Giugno.

Presso il cortile esterno di Palazzo Amaduri, il Comune di Gioiosa Jonica – in stretta collaborazione con ReCoSol, ente gestore del Progetto SPRAR – ha voluto presentare i risultati finali di “Darbor”, un progetto finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Percorsi d’Accoglienza” e finalizzato a prodotti comunicativi sull’accoglienza e l’integrazione dei migranti.

Luca Ritorto, Giovanni Maiolo e Alberto Gatto

Luca Ritorto, Giovanni Maiolo e Alberto Gatto

Presentazione iniziale a cura di Luca Ritorto (Assessore alla Cultura), Giovanni Maiolo (coordinatore Progetto SPRAR), Alberto Gatto (regista). Tutti e tre, ognuno dal suo specifico angolo di visuale, hanno insistito sulla scelta politica e culturale – oggi così poco popolare, anche e soprattutto a causa della becera strumentalizzazione di tanta politica italiana –  di scommettere sull’accoglienza, di provare a vincere la sfida del futuro imparando a vedere negli stranieri un arricchimento e non una minaccia.

Il pubblico presente, subito dopo, ha potuto assistere alla visione di un cortometraggio opera del regista gioiosano Alberto Gatto e con la partecipazione straordinaria di Nick Mancuso – attore canadese di origine mammolese. Il Progetto “DARBOR” prevede anche una raccolta fotografica (anch’essa esposta presso il cortile di Palazzo Amaduri) a cura del fotografo gioiosano Frank Armocida e uno specifico testo narrativo. Importante ricordare che a “DARBOR” hanno partecipato anche i ragazzi della quarta classe del Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica e gli allievi della Scuola Etica e Libera di Educazione allo Sport (SELES).

Fabio Macagnino e la Jasmine Coast Band

Fabio Macagnino e la Jasmine Coast Band

Dopo la proiezione del cortometraggio di Gatto e Mancuso, è stata la volta di Fabio Macagnino e della sua “Jasmine Coast Band”. In un’ora e mezza di concerto, Fabio Macagnino – musicista cauloniese assoluto protagonista della scena musicale locridea negli ultimi 20 anni – ha ripercorso parte del suo repertorio e della sua identità artistica, fatta di sonorità blues e rock che si intrecciano perfettamente con l’intensità del dialetto calabrese declinato in versione moderna. Macagnino e la sua “Jasmine Coast Band”, difatti, rifiutano nel concreto qualsiasi etichetta escludente, praticando una musica senza limitanti definizioni e con un’apertura mentale e spaziale che va ben oltre il mero dato etno-localistico (che Macagnino, in ogni caso, conosce personalmente e apprezza). Voce graffiante, sonorità aspre, testi intensi e ironici: lo spettacolo gioiosano di Macagnino – già presente nella nostra cittadina lo scorso mese di Marzo, per la presentazione della sua splendida ninna-nanna intitolata “SIRICU” – non tradisce le attese, celebrando in maniera più che brillante la “Giornata Mondiale del Rifugiato”.

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Nota critica (e non è la prima volta): la scarsa partecipazione di pubblico, soprattutto gioiosano. Forse, non sarebbe male indagare le ragioni di questa disaffezione da parte dei gioiosani verso una certa offerta culturale: per analizzare, per capire, per migliorare.

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