La ricostruzione del furto ai danni del benzinaio. Si cerca il terzo complice

Riceviamo dalla “Legione Carabinieri Calabria, Gruppo di Locri” e pubblichiamo:

ROCCELLA JONICA. RAPINARONO IL TITOLARE DI UN DISTRIBUTORE DI CARBURANTE MENTRE STAVA PER DEPOSITARE L’INGENTE INCASSO DELLE FESTIVITÀ PASQUALI: I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI ROCCELLA JONICA SOTTOPONGONO A FERMO D’INDIZIATO DI DELITTO 2 DEI 3 PRESUNTI AUTORI DEL REATO.

Rapinatori prima di entrare in azione

Rapinatori prima di entrare in azione

Alle prime luci dell’alba, in Gioiosa Jonica, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, con il supporto di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Calabria”, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri, Dottor Concezio ARCADI, nei confronti del 41enne Elio RIELA e del 24enne Vincenzo Cosimo FUDA, entrambi di Gioiosa Jonica, indagati – a vario titolo – per concorso in rapina aggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, ricettazione continuata, lesioni aggravate ed evasione, presumibilmente da loro commessi lo scorso 7 aprile a Roccella Jonica nei confronti del titolare di un grosso distributore di benzina della zona, sorpreso nei pressi della Banca CARIME della stessa Roccella Jonica, in pieno centro abitato, mentre stava andando a depositare gli incassi del fine settimana di Pasqua (quasi 30mila €uro), e che nella circostanza rimase anche ferito, riportando un trauma cranico.
L’indagine – condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia con il supporto dei colleghi della Stazione di Roccella Jonica, che per primi intervennero sul posto, rinvenendo importanti elementi indiziari – ha permesso di dimostrare come il RIELA, unitamente a un’altra persona tuttora in corso d’identificazione, a bordo di un motorino Piaggio Exagon di colore rosso – risultato rubato pochi giorni prima a Reggio Calabria – con volto travisato da casco e armato di pistola, dopo averlo pedinato, hanno aggredito l’imprenditore, asportandogli l’ingente somma di denaro trasportata e colpendolo violentemente con il calcio di una pistola.

Rapinatori in fuga

Rapinatori in fuga

La necessità di dare un’immediata risposta al grave reato ha portato a mettere in campo adeguate risorse per sviluppare approfondite indagini, sia tradizionali (mediante numerose perquisizioni e riscontri testimoniali), sia tecniche, analizzare numerosi tabulati telefonici e le tante immagini registrate da 22 telecamere installate nella zona teatro del delitto, lungo la Strada Statale 106 e nei Comuni di Marina di Gioiosa Jonica e Gioiosa Jonica, ovvero lungo le presumibili vie di fuga percorse dai malfattori. Gli ulteriori, decisivi riscontri investigativi così meticolosamente acquisiti hanno permesso di ricostruire dettagliatamente (e, per alcuni versi, fotogramma per fotogramma) la vicenda, nonché d’individuare le vie di fuga utilizzate dai malfattori, e identificare due dei presunti autori del gesto. In particolare, gli uomini dell’Arma hanno appurato che i due, dopo aver posto in essere la rapina, si sono rapidamente allontanati per le strette vie del centro storico e, dopo aver abbandonato lo scooter nei pressi della spiaggia di quella Contrada Barruca, sarebbero stati raggiunti dal FUDA (nonostante ristretto in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione, dovendo egli scontare una condanna per truffa) a bordo di un’utilitaria a lui in uso, all’interno della quale – attraverso l’estrapolazione di un fotogramma – è stato riconosciuto con certezza uno dei caschi utilizzati dai rapinatori, per poi definitivamente dileguarsi in direzione di Marina di Gioiosa Jonica.

Perquisizioni

Perquisizioni

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Locri, in attesa dell’interrogatorio di garanzia e della successiva udienza di convalida.

Perquisizioni 2

Perquisizioni 2

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