Logozzo: “Questa è vera solidarietà”

Riceviamo e pubblichiamo:

comma tre 2

Ieri siamo stati nei locali della Unicef. Questi locali ospitano la sede dell’Unicef ma è stato stabilito con il Comune che per utilizzare al massimo i locali -e sopratutto per evitare il “fermo produttivo” della struttura nei periodi “vuoti” – che detti locali possono essere utilizzati -previa domanda e successiva autorizzazione del Comune- anche dalle altre associazioni o organizzazioni che temporaneamente hanno necessità di fare attività, riunioni, convegni ecc. Nel rispetto di questo principio, a domanda motivata di Comma Tre – accompagnata da un progetto operativo, preceduto da riunioni preparatorie ed illustrative dell’iniziativa a Palazzo Amaduri tempo fa – il Comune ha concesso i locali all’Associazione Comma Tre (che si interessa delle disabilità) temporaneamente, limitatamente a due volte la settimana (martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30) per l’attività di incontro, socializzazione, attività di laboratorio e di musicoterapia (Cooperativa Intermezzo di Reggio Calabria) dei ragazzi e delle famiglie di Comma Tre, non solo di Gioiosa ma di tutti i paesi dell’Unione dei Comuni e di altre località (per esempio vengono anche da Caulonia). Abbiamo incontrato Sara Jacopetta, collaboratrice del giornale on-line “Ciavula” della Recosol, mentre intervistava i ragazzi. Oltre ad aver apprezzato i lavori manuali dei diversabili, ci ha molto sorpresi favorevolmente una novità: la presenza di un ragazzo, Emanuele di Marina di Gioiosa Jonica, facente parte degli Scout di Gioiosa Jonica, che ha scelto di vivere queste giornate con i diversabili di Comma Tre. Li aiuta in tutto per per tutto, facendo volontariato gratuito spontaneo. Un grande esempio di amorevole (e non pietosa) devozione e maturità.Ce ne siamo resi conto conversando con lui. E ci ha stupiti per la lucidità e la incisività dei motivi e dei sentimenti che lo hanno spinto a dedicarsi ai diversabili di Comma Tre. Lo abbiamo intervistato per il TG di Telemia, non per fare spettacolo certamente o per dargli visibilità individuale, bensì per narrare la sua “storia”, la sua visione del problema della disabilità e della integrazione con loro. E’ una storia da raccontare e da proporre al grande pubblico televisivo. Ed abbiamo pure visto con piacere l’interesse umano dei migranti che passavano di là, si soffermavano e scambiavano un saluto o una parola d’amicizia. Sono fatti che vogliamo evidenziare per entusiasmare e stimolare la partecipazione anche di altre persone volontarie e delle nostre Associazioni, che possono offrire tanta compagnia e tanta integrazione, ricevendo dai ragazzi -come cambio- sensazioni ed esperienze nuove, genuine, di grandissimo valore umano e grande esempio del modo di affrontare la vita pur in condizioni “non ottimali”. E’ impressionante, infatti, come vivono con serenità il loro status. Senza dare fastidio a nessuno. Il nostro volontario degli Scout è entusiasta di questa esperienza e svolge la sua attività con grande amore, umiltà e propositività. Ci ha raccontato questa sua esperienza; l’intervista andrà in onda sui TG di Telemia del 1° maggio. Fatti e non parole. Questo significa fare rete e solidarietà. Al contrario di chi lo predica e non lo fa o si dilegua.

Vincenzo Logozzo Presidente Consulta Associazioni di Gioiosa Jonica

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