Antonio Chiera, il cauloniese che ha messo in imbarazzo la Juventus

Antonio Chiera, il cauloniese che ha messo in imbarazzo la Juventus

Antonio Chiera è uno di quei cauloniesi che quando in paese non c’è si sente. Si sente un’assenza, si sente che c’è un vuoto, si sente che quella voce sempre pronta a commentare tutto e particolarmente lo sport tace. Quella voce Caulonia l’ha prestata ad altri, Antonio è finito per diventare un commentatore per alcune tv del network 7 Gold e per diverse testate piemontesi. Lo abbiamo intervistato.

antonio chiera d

Antonio, ormai possiamo dire che sei un cauloniese che dà voce allo sport piemontese. Raccontaci della tua carriera giornalistica e delle tue collaborazioni con diverse testate e reti televisive.

Ciao e Grazie dell’intervista prima di tutto. Diciamo pure che questo è il proseguimento di quanto avevo iniziato a Caulonia collaborando con Stadio Radio e TeleMia, seguendo il calcio dilettantistico e anche la Reggina quando ancora era in serie B. Due anni fa mi sono trasferito a Torino, non iniziando subito l’attività giornalistica. Dopo, come sempre succede, parlando con amici e qualche collega che lavora in tv e radio a carattere regionale, cosa che mi è sempre piaciuto fare, si è aperto un mondo nuovo. All’inizio è stato difficile passare dal calcio dilettantistico al professionistico, è inutile dirvi le tante difficoltà… Confrontandosi con colleghi da serie A, c’è sicuramente un minimo di sudditanza all’inizio, fare domande a Ventura, Conte, Allegri, Cairo e tutti i big della serie A non è semplice per chi come me arriva dai campi di periferia… Diciamo pure, che le difficoltà esistono ancora oggi, ma con passione e tantissimi sacrifici è possibile a volte arrivare a qualcosa di incredibilmente bello .

Attualmente stai seguendo il giro d’Italia?

Si. Quest’anno però per impegni vari mi sono limitato solo alle tappe più vicine ma confesso che è lo sport che vivo con più passione perché secondo me è più vicino alla gente, lo senti e lo tocchi con mano sempre. Per esempio nella penultima tappa, la n. 20 con arrivo al Sestriere di Sabato con la vittoria di Fabio Aru, è stata da brividi, un’autentica ovazione”

Antonio Chiera con Eugenio Alaface di Brancaleone, che corre per la Trek

Antonio Chiera con Eugenio Alaface di Brancaleone, che corre per la Trek

Hai realizzato uno scoop che ha messo in imbarazzo la juventus, parlacene. (Si può leggere QUI)

In imbarazzo addirittura!!! Non credo. So come si dice in questi casi, che la notizia ha fatto tanto rumore perchè è stata ripresa da tutti i media a livello nazionale finendo anche sul giornale satirico Striscia la Notizia. In breve è successo che nel pullman di proprietà della Juventus che accompagna nelle trasferte la squadra primavera, a volte anche usato dalla prima squadra, il tricolore dell’ultimo scudetto e stato attaccato in modo scorretto, invertendolo e cioè rosso, bianco e verde, anziché verde, bianco e rosso partendo da sinistra. Per la società più titolata d’Italia cadere in questo errore, mi è sembrato quanto meno ridicolo…

Ti manca caulonia?

Certo che si. Penso e credo come tutti… Guarda, proprio in occasione del giro d’Italia si ricorda sempre che il giro è il più bello del mondo, nel paese più bello del mondo. Ed è precisamente come Caulonia. Io ho sempre detto che Caulonia è una bomboniera di pregevole valore, e dunque resto sempre più convinto di questa mia idea.

In bocca al lupo ad Antonio per il suo lavoro!

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