Ciavula è colpevole!

Si, siamo colpevoli.

Siamo colpevoli di tante cose, ma non necessariamente di ciò di cui veniamo accusati.

Tra tanto sostegno e affetto che sentiamo intorno alla nostra testata giornalistica ovviamente non mancano le critiche e le polemiche.

Per fare un esempio: il mare di Caulonia di tanto in tanto si sporca, noi lo scriviamo e allora Ciavula, secondo qualcuno, diventa responsabile del fatto che la stagione balneare di Caulonia rischia di vedere poche presenze.

Anche a causa di certa stampa, che sostiene posizioni scandalose, noi locridei ci siamo assuefatti a guardare il dito invece della luna. Nel caso specifico, invece di prendersela con chi ha delle responsabilità sul fatto che ci siano scarichi inquinanti che finiscono in mare o agendo in prima persona per porre fine a tale scandalo, ce la si prende con chi quella criticità la evidenzia. Senza pensare che chi ha puntato i propri riflettori su quella tematica magari lo fa al fine di spingere chi di dovere a muovere il culo per trovare una soluzione.

Pensate che se Ciavula non dice che il mare è sporco e nessuno di noi lo dice e andiamo felici, contenti e silenti a fare il bagno nell’acqua sporca arriveranno masse di persone in villeggiatura a Caulonia? O forse le poche presenze estive dipendono dal fatto che ogni anno, ad agosto, il più delle volte non ci si può fare il bagno?

E’ la stessa stupida logica per cui quando viene commissariato un comune per mafia ci si incazza perchè si limita la democrazia e si accusa lo stato di avere commissariato un consiglio comunale invece di incazzarsi coi membri del consiglio comunale che hanno preso i voti dei mafiosi!

E allora si, siamo colpevoli anche di evidenziare le brutture dei nostri paesi. Ce ne assumiamo la responsabilità in maniera totale. E lo facciamo perchè crediamo che denunciare quello che non funziona, invece di fingere omertosamente di non vedere e di non sapere, è già parte della soluzione del problema.

Se si sfogliano le nostre pagine si vedrà che non mancano le positività, sono quelle che vogliamo soprattutto raccontare e sottolineare, perchè vogliamo sostenere non coloro che si piangono addosso alla maniera meridionale e meridionalista ma coloro che si rimboccano le maniche e agiscono per migliorare e costruire. Ma non per questo possiamo fare gli struzzi.

Personalmente non ho mai nascosto di avere votato a Caulonia per l’amministrazione in carica. Ma questo non vuol dire che la testata che dirigo debba essere morbida con Riccio solo a causa delle mie simpatie politiche. Tra l’altro credo che una voce critica, che non critica per demolire, possa essere un utile strumento anche per gli amministratori che possono confrontarsi con quello che i propri cittadini pensano. Molte delle criticità che abbiamo evidenziato fino ad ora in effetti non sono nate nelle riunioni di redazione ma dal materiale che le persone ci inviano. Non pubblichiamo tutto, ovviamente filtriamo, altrimenti saremmo una bacheca e non un giornale, ma i lettori e le lettrici hanno un ruolo importante su Ciavula. La maggior parte di coloro che ci fa delle segnalazioni non vuole essere citato, ci chiede di non pubblicare il suo nome, e pur rispettandolo di questo sono dispiaciuto, perchè come comunità dobbiamo crescere anche in questo, dobbiamo imparare ad esporci in prima persona quando si tratta del bene della collettività.

Evidenziare un problema non significa volere dare addosso ad un’Amministrazione comunale (che nel caso di problematiche grosse ha oggettivamente responsabilità relative) o ad una parte politica. Lungi da noi (tranne che con Salvini, ma da fieri terroni proprio non possiamo farne a meno). Significa semplicemente fare una segnalazione che magari può essere colta in positivo da chi amministra.

Tutto questo pippone per dire che siamo responsabili di volere che Caulonia e Gioiosa diventino sempre più accoglienti per chi ci vive e per chi le visita d’estate. Per dire che non importa che si stia politicamente in maggioranza o in minoranza ma su queste pagine tutti troveranno sempre spazio in positivo quando agiranno per il bene collettivo.

Ma anche per dire che non facciamo sconti a nessuno.

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