L’artigianato perduto di San Nicola

L’artigianato perduto di San Nicola

Riceviamo da Cecilia Piscioneri e pubblichiamo:

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“In illo tempore” a San Nicola di Caulonia, in tutte le frazioni di Caulonia compreso lo stesso centro, pullulava l’artigianato femminile, come in tutti i paesi calabresi.

Conosco l’artigianato di ambo i sessi ma quello femminile m’e’ piu’ consono e per essere piu’ esatta e’ quello che ho studiato con piu’ attenzione.
Vedo poco la televisione, ma stamattina mentre ero intenta ai lavori femminili l’ho aperta e ho visto una trasmissione su vari paesi aquilani dove si parlava di artigianato. Il fatto che mi ha colpito ancora di piu’ è il modo di pensare di molti giovani: “voglio riprendere le tradizioni di famiglia”. Mi ha colpito molto la loro determinazione.

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Invece da noi non avverto questo impulso. avevamo un artigianato fiorentissimo, la gente ci viveva di questi capolavori che vedete nelle foto. Provengono dalla fatica, dalle esperte mani di donne di San nicola e di Caulonia, donne che sapevano leggere e scrivere, rare, ma c’erano anche quelle che di scuola non sapevano niente, l’analfabetismo era dominante in particolare tra le donne, ma erano grandi artiste nel tessere e in altri lavori. Chi vede queste coperte pensa che il lavoro sia facile da svolgere ma dietro la tessitura c’e’ un percorso, un processo molto lunghi ed elaborati. Il pregio di questi laboriosi era l’accomunare, il vivere in coralita’, l’aiuto vicendevole, l’ emozione che si provava nel sentire il battito della cassita che si diffondeva ” nte stritti” al quale si accompagnava ad intermittenza il canto di stornellate. Oggi non c’e’ piu’ niente, non c’e’ chi “manganja” (maciulla con la gramola), chi pettina la stoppa con i pettini chiodati e chi davanti gli usci di casa lavora a maglia, all’uncinetto o ricama. I quadri di vita “fermentata” sono scomparsi al di la’ del tempo passato che non potra’ mai tornare perche’ il tempo si evolve. Io penso che se la politica invece di papparsi il denaro pubblico lo avesse investito sui giovani a saper creare lavoro anche artigianale, ad incrementare attivita’ lavorative la Calabria avrebbe in sede, le braccia e le menti giovanili sul suo suolo e non altrove. Oggi il signor ministro Alfano ha detto: “molti migranti saranno rimpatriati, cosi’ non rubano il lavoro agli italiani” e che lavoro ci rubano… lasciamo sti politicanti nel loro brodo.

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Questa mia nota e’ un omaggio alle lavoratrici di un tempo di San nicola e delle frazioni del comune di Caulonia.

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