Le urla che devastano la quiete di Caulonia marina

Le urla che devastano la quiete di Caulonia marina

Una notte insonne quella degli abitanti di Via degli Emigrati a Caulonia marina.

CarabinieriEVIDENZA

Intorno alle 2 della scorsa notte, quando la calura asfissiante di questi giorni lascia spazio a una temperatura meno opprimente, tutta Via degli Emigrati si svegliava perchè urla lancinanti provenivano dalla strada. Tutti sui balconi a capire cosa fosse successo: una ragazza, probabilmente straniera, accasciata in mezzo alla strada e attorniata da alcuni ragazzi, urlava in maniera forsennata. Difficile capire cosa stesse succedendo, qualcuno dal balcone ha chiesto se fosse il caso di avvisare un’ambulanza ma i ragazzi che la circondavano si sono prodigati in spiegazioni sostenendo che la stavano riportando a casa e che non c’era da preoccuparsi. Ma le urla hanno proseguito per almeno un’ora, poi dalla strada sono riusciti a spostare la ragazza sul marciapiede. Alla fine qualcuno ha comunque ritenuto di avvisare i carabinieri e sono arrivate due pattuglie che hanno chiamato l’ambulanza che è arrivata dopo un’ora dalla telefonata dei militari dell’Arma. Sempre accasciata la ragazza a un certo punto si è forse assopita ed ha smesso di urlare, fino all’arrivo della guardia medica, chiamata visto il ritardo spropositato dell’ambulanza. La concitazione è durata fino all’alba, quando finalmente è arrivata l’ambulanza, sulla quale però la bionda ragazza urlante si è rifiutata di salire. Il cielo era ormai chiaro e il caldo stava tornando quando il medico di guardia riusciva a fare salire nella sua auto la ragazza probabilmente per portarla in ospedale. Non è dato sapere quale fosse il problema, probabilmente la ragazza si trovava in stato confusionale per non meglio definiti motivi.

Alle 5 e 30, finalmente, tornava la calma. Ma una notte insonne a quanto pare non basta, perchè stanotte gli abitanti di Via degli Emigrati non potranno nemmeno dormire a causa della musica da discoteca che fino all’alba farà tremare le loro case.

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